mercoledì 29 maggio 2013

Whirlpool EMEA aderisce a Energy@home

Le case intelligenti in un prossimo futuro ci aiuteranno a risparmiare energia grazie a un nuovo e più funzionale approccio alla gestione, anche da remoto, degli apparecchi domestici. Questo grazie ad una nuova generazione di elettrodomestici e apparecchi tecnologici connessi alla rete di telecomunicazioni che permetteranno una partecipazione attiva del consumatore nella gestione dei propri consumi. Affinchè questo sia possibile però, prodotti diversi e di marche diverse devono "parlare" una lingua comune, ossia dialogare attraverso un protocollo di comunicazione aperto e standard. A questo sta lavorando Energy@home (www.energy-home.it), associazione no profit fondata nel 2012 che raccoglie importanti aziende del settore elettrico, delle telecomunicazioni e dei prodotti domestici nonché importanti produttori di chip. Energy@home ha come scopo di sviluppare e promuovere tecnologie e servizi per l'efficienza energetica nelle case intelligenti basati sull'interazione fra le apparecchiature domestiche e le infrastrutture elettriche e di telecomunicazione. All'associazione ha aderito in questi giorni Whirlpool EMEA che, come azienda leader nel settore elettrodomestici, è da anni soggetto attivo nello sviluppo degli elettrodomestici 'smart', a livello globale. «Aziende diverse, da quelle degli elettrodomestici a quelle delle telecomunicazioni e dell'energia, hanno deciso di dialogare nella consapevolezza che il consumatore avrà sempre in casa prodotti diversi e non di una sola marca -spiega Marco Signa, Energy Strategy Manager di Whirlpool EMEA e membro del gruppo di lavoro di Energy@home. Le case del futuro dovranno puntare sempre più all'efficienza energetica, all'integrazione delle funzioni di apparecchiature diverse anche controllabili da remoto da parte dell'utente con smartphone o tablet, ma per far questo è indispensabile uno standard condiviso». L'associazione Energy@home, anche se italiana, ha un respiro europeo e si pone come obiettivo la creazione e la standardizzazione di protocolli per l'utilizzo di apparecchiature elettriche ed elettroniche in ambiente domestico; apparecchiature che spaziano dagli elettrodomestici ai sistemi di sicurezza, dai pannelli solari alle funzioni domotiche. «Non possiamo ripetere quanto fatto decenni fa con le prese elettriche, per cui non esiste a oggi uno standard europeo -aggiunge Signa-; l'esempio da seguire è quello dell'informatica, dove per la connessione alla rete internet mediante protocolli IP non ci sono differenze fra i Paesi del Vecchio continente. Oggi, nell'ambito di una sempre maggiore condivisione e standardizzazione delle regole all'interno Comunità Europea, dall'economia all'ambiente all'energia, far parlare lingue diverse ai diversi prodotti nella casa pregiudicherebbe lo sviluppo e la diffusione di opportunità che vanno a beneficio dell'utente, del sistema energetico e, quindi, dell'ambiente». Un impegno strategico, quello che punta sugli elettrodomestici intelligenti e sulle smart grid, che è stato al centro dell'intervento del CEO di Whirlpool Corporation, Jeff Fettig, che ha aperto l'Energy Efficiency Global 2013 tenutosi a Washington lunedì 20 maggio e che ha delineato la politica di responsabilità ambientale della multinazionale.

www.whirlpoolcorp.com
www.whirlpool.it

 

lunedì 27 maggio 2013

ABB, preparare San Paolo per la FIFA World Cup

La FIFA World Cup attrae più telespettatori televisivi di qualsiasi altro evento sportivo mondiale. La competizione si tiene ogni quattro anni e vede la partecipazione delle più famose squadre di calcio del mondo che si confrontano in un torneo a eliminazione diretta. La prossima World Cup sarà ospitata per oltre 31 giorni dal Brasile e avrà inizio a giugno del 2014. San Paolo è la piu' grande città del Brasile, la sua capitale finanziaria e industriale ed è anche una delle sedi principali dei Mondiali di calcio 2014. Diversi miliardi di dollari sono stati investiti nelle infrastrutture della città in preparazione del grande afflusso di tifosi, turisti e media provenienti da tutto il mondo. Uno di questi progetti infrastrutturali riguarda la sottostazione Edgar de Souza, lo snodo principale del sistema energetico di San Paolo che fornisce energia elettrica a una significativa parte della città. La sottostazione è di proprietà di Cia de Transmissao de Energia Eletrica Paulista (CTEEP). CTEEP ha recentemente assegnato ad ABB un contratto per la fornitura di un sistema avanzato di automazione, protezione e controllo per la sottostazione al fine di migliorare l'affidabilità dell'erogazione di energia in tempo per l'inizio della World Cup. La soluzione ABB integrerà i dispositivi di protezione, controllo e misurazione, consentendo agli operatori di controllare le apparecchiature sia dall'interno della sottostazione che da una postazione remota. La conformità allo standard mondiale IEC 61850 per l'automazione delle sottostazioni, garantirà un'efficace comunicazione fra i dispositivi all'interno della sottostazione indipendentemente dal produttore. L'uso di questo standard consentirà anche una significativa riduzione della quantità di cablaggio in rame richiesto. L'uso della fibra ottica ad alta capacità al posto di cavi in rame riduce l'ingombro, migliora l'affidabilità e riduce i costi di installazione e manutenzione. Un altro vantaggio della soluzione ABB è che le nuove tecnologie saranno installate senza interruzioni nel funzionamento della sottostazione. Mantenere la continuità del servizio su una linea di trasmissione di tale importanza è una priorità per il cliente. Con un'economia in forte espansione e l'incremento del tenore di vita nel paese, la domanda di energia elettrica in Brasile nell'ultimo decennio è aumentata di circa il 5 per cento all'anno. L'attuale rallentamento economico globale ha avuto poca influenza su questo trend e, mentre l'economia brasiliana continua a crescere, è ampiamente riconosciuto che il sistema elettrico del Paese avrà bisogno di espandersi e ammodernarsi per tenere il passo. ABB ha una vasta esperienza sia in progetti greenfield che in interventi di ammodernamento/retrofit per l'automazione di sottostazioni e fornisce strategie di migrazione sostenibile graduale, oltre a progetti sia di ripristino sia di riqualificazione. Con la sua attività in oltre 100 paesi e un ufficio appena fuori San Paolo, ABB è particolarmente ben posizionata per sostenere CTEEP in questo progetto.
 

mercoledì 15 maggio 2013

Ducati scalda i motori a MakeForum

Ducati parteciperà alla prima edizione di MakeForum, evento dedicato alla stampa 3D. Info su www.makeforum.it

 

Ducati Motor Holding spa - la società Italiana leader mondiale nella progettazione, produzione e commercializzazione di motociclette sportive - conferma la propria partecipazione a MakeForum, evento dedicato alla stampa 3D che si terrà il 21, 22 e 23 maggio presso il Campus Bovisa del Politecnico di Milano. Obiettivo della manifestazione è mostrare i vantaggi che le  tecnologie di stampa 3D (meglio conosciute con il termine "Additive Manufacturing") possono offrire ad innumerevoli settori industriali (automotive, meccanica,architettura, edilizia, gioielleria, medicina, moda, nautica) nel realizzare prototipi di alta qualità a costi molto contenuti. L'evento è strutturato in sessioni di tutorial, workshop e conferenze, con interventi di specialisti qualificati e l'analisi di alcune case study.

La partecipazione di Ducati si concretizza il 22 maggio all'interno della sessione ADDITIVE MANUFACTURING, dove verrà illustrata una case history aziendale intitolata DAL PROGETTO ALLA REALIZZAZIONE DI PARTI IN PLASTICA, COMPOSITI E METALLO.

A farne da portavoce interverrà Piero Giusti (settore ricerca e sviluppo), che da oltre 20 anni si occupa di prototipazione rapida e più specificamente di FDM (fused deposition modeling), una tecnica di tipo additivo che rende possibile la produzione in poche ore, e senza l'uso di utensili, di oggetti di geometria complessa direttamente dal modello matematico realizzato su sistemi CAD 3D, con costi decisamente inferiori alla realizzazione di prototipi in modo tradizionale.

 

Per conoscere l'agenda completa dell'evento: www.makeforum.it/agenda_make

 

Domenico Piazza, Senior Partner di ITER (la società organizzatrice) ha dichiarato: "La partecipazione di Ducati Motor alla prima edizione di MakeForum è per tutti noi motivo di orgoglio e rappresenta un'occasione per conoscere le ultime novità nell'ambito dell'automotive e per scoprire le tecniche di stampa 3D che stanno dietro i motori ruggenti di questo importante brand internazionale."

 

Per maggiori informazioni su MakeForum e per iscriversi all'evento, il sito internet è www.makeforum.it

venerdì 10 maggio 2013

Alitalia potenzia l’offerta sulla totta Roma - Abu Dhabi

Dal 13 giugno, Alitalia incrementerà la propria offerta sulla rotta Roma - Abu Dhabi, operata in codesharing con Etihad Airways, aumentando da 4 a 5 i collegamenti settimanali tra le due Capitali. Le due compagnie hanno anche ampliato il numero delle destinazioni in codesharing servite dai rispettivi hub. Le 5 frequenze settimanali Roma Fiumicino – Abu Dhabi di Alitalia vengono effettuate con i nuovi Airbus A330 configurati nelle tre classi di viaggio Magnifica, la Business Class, Classica Plus, la Premiun Economy e Classica, l'Economy. Gli orari dei voli assicurano le migliori coincidenze per raggiungere un gran numero di destinazioni in connessione dagli hub di Abu Dhabi e di Roma Fiumicino. L'incremento dei collegamenti tra Roma e Abu Dhabi, inaugurati da Alitalia il 1° dicembre 2012, è stato possibile grazie ai positivi risultati, ampiamente sopra le previsioni, riguardanti il numero dei passeggeri trasportati e il tasso di riempimento degli aerei, in continua crescita su questa rotta. In questi giorni, inoltre, l'accordo di codesharing fra Alitalia e la compagnia emiratina si è esteso anche alle destinazioni Giacarta e Colombo e, nelle prossime settimane, ulteriori destinazioni asiatiche verranno incluse in questo accordo. Grazie all'ampliamento del codesharing con Etihad, Alitalia oggi applica il suo codice AZ, oltre al collegamento diretto Etihad Milano Malpensa - Abu Dhabi, ai voli operati da Etihad in partenza da Abu Dhabi verso 14 destinazioni nel mondo: Bahrain, Bangkok, Colombo, Giacarta, Johannesburg, Khartoum, Kuala Lumpur, Muscat, Melbourne, Malè, Nairobi, Seychelles, Singapore e Sydney. A queste si aggiunge Dubai, raggiungibile con un servizio navetta "luxury coach". Etihad Airways applica il suo codice EY ai voli Roma - Abu Dhabi operati di Alitalia e ai collegamenti della compagnia italiana verso 17 destinazioni in Italia e in Europa (Atene, Barcellona, Belgrado, Bucarest, Budapest, Francoforte, Ginevra, Madrid, Malaga, Malta, Milano, Monaco, Sofia, Tirana, Venezia, Vienna e Zurigo). "Siamo molto soddisfatti del rafforzamento della partnership commerciale con Etihad Airways e dei risultati del volo Alitalia fra Roma e Abu Dhabi: in più di 4 mesi dall'inizio del collegamento, Alitalia ha trasportato sulla rotta più di 17 mila passeggeri" - ha dichiarato Giancarlo Schisano, Vice Direttore Generale Business di Alitalia -. "Il successo del volo è sicuramente legato anche alla possibilità, per i nostri passeggeri in partenza dall'Italia, di raggiungere non solo gli Emirati Arabi, ma anche numerose mete turistiche in Australia, nel Sud Est Asiatico, nell'Oceano Indiano, nella Penisola Araba e in Africa del Sud, grazie all'ampliamento dell'accordo di codesharing fra Alitalia ed Etihad Airways". Kevin Knight, Chief Strategy and Planning Officer di Etihad Airways, ha dichiarato: "Abbiamo fatto un altro passo ancora più positivo nella nostra crescente partnership con Alitalia. L'aumento dei collegamenti diretti tra le due Capitali, un incremento del numero di destinazioni servite in codesharing, insieme a un'offerta di bordo simile in business class, che vede le stesse poltrone-letto usate da ambedue le compagnie, sottolineano come Etihad e Alitalia stiano offrendo valore, in modo omogeneo, ai propri passeggeri e a entrambi i vettori.

 

MEETING ANNUALE GRUPPO FAMIGLIE DRAVET A BURAGO MOLGORA

Quest'anno sarà la Lombardia e per la precisione Burago Molgora ad ospitare il 3° INCONTRO delle famiglie aderenti all'associazione Gruppo Famiglie Dravet Onlus. All'incontro, che si svolgerà nelle giornate di sabato 11 e domenica 12 maggio 2013, parteciperanno le famiglie aderenti all'associazione e provenienti da tutte le regioni italiane. Nella giornata di sabato il programma prevede interventi medico scientifici relativi alle Biobanche genetiche ed alla ricerca clinica e di base sulla Sindrome di Dravet. Nella mattinata della domenica si svolgerà invece l'assemblea delle famiglie e saranno presentati i progetti dell'associazione. La sindrome di Dravet (epilessia mioclonica severa dell'infanzia) è una rara ed invalidante forma di epilessia farmaco resistente che colpisce i bambini generalmente entro il primo anno di vita. La vita di questi bambini è condizionata da ripetute crisi epilettiche che richiedono numerosi ricoveri in ospedale soprattutto nei primi anni di vita. Inoltre è presente un rischio di morte improvvisa, in particolare nell'età compresa tra i 2 e 4 anni, ed il decorso della malattia è caratterizzato da ritardo nello sviluppo psicomotorio. Dal 2001 è stata dimostrata la causa genetica della Sindrome di Dravet. Si tratta di una mutazione del gene SCNIA. Attualmente non esiste cura. Il "Gruppo Famiglie Dravet" si è costituito nell'ottobre del 2010, con lo scopo di creare una rete tra le famiglie, divulgare la conoscenza della malattia e sostenere e stimolare lo studio e la ricerca. Nel corso di questi due anni circa 80 famiglie sparse in tutta Italia hanno contattato l'Associazione e solo 10 in tutta la Lombardia. Ad oggi non è ancora nota la reale frequenza della malattia nella popolazione. Per le famiglie questo incontro sarà una occasione molto importante per potersi confrontare sui problemi quotidiani della convivenza con la malattia e rompere il senso di isolamento e solitudine che spesso prova chi è colpito da una malattia rara.
1° incontro Fiorenzuola D'Arda (PC), 2° incontro Corridonia (MC), 3° incontro Burago Molgora, sempre e solo con la solita idea in testa:
NOI INSIEME OGGI PERCHE' IL DOMANI SIA DEI NOSTRI FIGLI
 
 
Info:

giovedì 9 maggio 2013

Premio OMI 2013 per la Miglior Monografia Istituzionale d'Impresa

Le tre aziende vincitrici della prima edizione del "Premio OMI 2013" appartengono a tre diverse tipologie di mercato: Ballarini, per la produzione di casalinghi e antiaderenti, Vinavil, notissima marca operante nel settore dei collanti ed Electrolux Italia, specializzata nella fornitura di elettrodomestici professionali. Altre tre imprese hanno meritato le "Menzioni Speciali". Completata anche la lista delle finaliste. E ora si attende il gran finale a Riva del Garda.

 

È podio per la monografia istituzionale dell'azienda Ballarini Paolo & Figli spa, seguita, al secondo posto dall'opera di Vinavil spa (Gruppo Mapei)che tende la mano alla terza classificata, la monografia della Electrolux Appliances spa - Divisione M.A.Italia. Queste le vincitrici assolute della prima edizione del "Premio OMI 2013, Alla migliore Monografia Istituzionale d'Impresa" che mercoledì 17 aprile 2013 ha visto riunite le due giurie Juniores e Seniores, nella sede della Camera di Commercio di Verona, per valutare le 54 opere ammesse al concorso conclusosi lo scorso 29 marzo. Aperte, lette, scrutate, insomma letteralmente scansionate dagli occhi attenti dei due gruppi di giurati, le monografie sono state le protagoniste dell'atèlier che le ha viste "sfilare" una per una, passando dalle mani accorte e dagli occhi vigili dei 15 "Seniores", tra docenti universitari, professionisti della comunicazione, rappresentanti delle associazioni di categoria della comunicazione e imprenditori, e dei 30 studenti provenienti alcuni dall' "Università degli Studi di Verona", altri dall' "Istituto Universitario Salesiano di Venezia" (IUSVE), dall' "Internazionale dell'Editoria- Scuola del progetto, delle tecniche e degli strumenti editoriali" e Centro studi e Ricerche Andrea Palladio di Verona. Coerenza con la definizione di Monografia Istituzionale d'Impresa, design, creatività e valorizzazione del fattore umano: queste le "lenti" attraverso le quali ciascun giurato è stato chiamato a valutare con attenzione ciascuna opera, assegnando un valore da 1 a 10 a seconda del minor o maggior grado di affinità riscontrata. Una responsabilità che i Seniores  e, soprattutto gli studenti, hanno affrontato con evidente interesse, decretando una rosa di 15 finalisti, fra i quali sono poi stati votati i vincitori finali.

Menzioni speciali

Sono stati assegnati tre menzioni speciali. Una nuovamente alla monografia della Ballarini spa per il "miglior concept creativo" che sta alla base dello sviluppo, sia figurativo che letterario dell'opera. Alla monografia di Hangar Design Group srl per la migliore art direction e quindi la miglior piattaforma creativa. La terza menzione è andata - per le migliori soluzioni adottate nella produzione – all'opera presentata da IFI spa, per le migliori soluzioni adottate nella produzione.

 

"Sono opere veicolate attraverso la carta e in questo periodo di eccessiva digitalizzazione avere come sponsor un'azienda leader nel settore cartiero, quale Cartiere del Garda, ci fa davvero molto

piacere - sostiene Mario Magagnino, docente di Comunicazione aziendale alla Facoltà di Scienze della Comunicazione dell'Università degli Studi di Verona e ideatore dell'iniziativa - .  L'altro importante sponsor che ha creduto nel progetto – ha proseguito Magagnino - è il Centro Fiere Congressi di Riva del Garda che ospiterà il Convegno finale il prossimo 28 maggio, durante il quale, oltre allo svolgersi di una Tavola Rotonda sul tema della cultura di impresa di "ieri" e di "oggi", saranno consegnati ufficialmente i premi alle opere vincitrici e alle destinatarie delle "Menzioni Speciali" - .

La prima edizione del "Premio OMI" si è rivelata un grande successo, soprattutto perché ha saputo valorizzare l'intreccio tra la "cultura d'impresa", l'azienda, e l' "impresa della cultura", l'Università, creando una forte sinergia tra due mondi che, in questa occasione, si sono incontrati e stretti la mano, dando ai giovani, soprattutto, la possibilità di sentirsi parte attiva di quell'universo "autorevole" fatto di imprese, ruoli, storia e memorie che li ha coinvolti in un percorso formativo ed esperienziale di rilievo. 

Il progetto è stato portato avanti in modo totalmente privato, grazie alla grande volontà del Comitato organizzativo, al supporto dell'Università degli Studi di Verona e agli imprenditori che hanno creduto nel progetto.

Un particolare ringraziamento alla Camera di Commercio di Verona, nella persona di Riccardo Borghero, dirigente Area Affari Economici presente alla cerimonia di apertura dei lavori; al Ferdinando Marcolungo, Ordinario dell'Università degli Studi di Verona, al Preside del corso IUSVE, Arduino Salatin e agli enti e alle istituzioni patrocinanti, quali la Presidenza della Repubblica Italiana, la Presidenza del Consiglio dei Ministri, il  Ministero dello Sviluppo Economico, l'Università degli Studi di Verona, la stessa Camera di Commercio di Verona e un grazie anche per la collaborazione alle principali associazioni italiane del mondo del marketing e della comunicazione: FERPI, ASSOREL, TP,  UNICOM, AISM, ASSOCOM, ASSOPROCOM.

L'appuntamento è per il 28 maggio a Riva del Garda.

 

 
Ufficio Stampa Monografie d'Impresa

Festa della mamma: famiglia e lavoro, un binomio possibile

Festa della mamma: famiglia e lavoro, un binomio possibile
Le storie di chi ce l'ha fatta. Il caso Amc Italia.

L'esperienza di una bi-mamma di Treviso e una tri-mamma di Cosenza, collaboratrici di Amc Italia: «Riusciamo a conciliare impegni personali con un lavoro che ci piace»
 

Conciliare la gestione della famiglia con il lavoro. Un obiettivo ancora difficile da conquistare, al Sud come al Nord dell'Italia, dove le mamme sono quotidianamente alle prese con difficili equilibrismi per riuscire a far convivere la sfera professionale con quella personale. Fanno eccezione alcune realtà dove avere dei figli non è considerato uno svantaggio, ma anzi una possibilità in più. Succede in Amc Italia, azienda della vendita diretta che vende pentole o, più correttamente, sistemi di cottura per cucinare cibi sani senza rinunciare al gusto e in tempi ridotti, che, in occasione della Festa della mamma, ha voluto raccontare l'esperienza di due collaboratrici di successo, una di Treviso e una di Cosenza. Entrambe hanno dei figli e riescono a gestire l'attività lavorativa in modo brillante.
Florida Lami vive a Treviso, ha 35 anni, una figlia di 13, Gloria, e una di due, Jessica. Ha iniziato a collaborare per Amc Italia nel 2009, affiancando questa attività al lavoro che già svolgeva per una cooperativa: «Essere consulente per Amc consiste nell'organizzare dei party tra amici, soprattutto la sera - afferma Lami -. Si trascorre qualche ora in un'atmosfera cordiale e rilassata, chiacchierando, cucinando e poi assaggiando i piatti realizzati con il sistema di cottura Amc. È un lavoro che mi è subito piaciuto e, quando è terminato il periodo di maternità della mia secondogenita, ho messo sulla bilancia diversi fattori e ho scelto di fare quello che mi appagava di più: ho lasciato la cooperativa e ho iniziato a lavorare a tempo pieno per Amc». I vantaggi sono la possibilità di gestire il tempo in modo autonomo, incastrando colloqui con i professori, la gestione di una bimba piccola e appuntamenti con i clienti: «Trascorro la mattina a casa con la piccola, poi all'una arriva anche la grande, che frequenta le scuole medie. L'aiuto a fare i compiti e poi sto con le mie figlie fino alle 4, quando ritorna mio marito e io inizio a lavorare. È una scelta di cui sono felicissima, perché mi consente di lavorare e anche di seguire le mie figlie nella crescita. È impegnativo, certo, ma mi dà molte soddisfazioni: adesso ho un piccolo gruppo di cui sono responsabile e spero di crescere ancora professionalmente».
Maria Francesca Misasi, vive a Cosenza, ha 43 anni e tre figli: Valentina, 22, Orlando, 16, e il piccolo Gabriel, di appena due. Ha iniziato a lavorare in Amc nel 2009 e ha continuato a organizzare party anche con il pancione. Dopo la maternità, ha ripreso l'attività compatibilmente con i tempi e gli impegni di una famiglia numerosa. «Riesco a conciliare la gestione della casa con il lavoro, pianificando bene i miei appuntamenti - afferma la tre volte mamma -. È un lavoro che mi piace molto, in quanto mi consente di essere sempre a contatto con la gente e in cui ci sono possibilità reali di crescita e di guadagno. Anche in un periodo di crisi, la gente non rinuncia a investire in salute e per questo i nostri prodotti continuano ad avere molto successo. Anzi: essendo mamma, riesco a entrare più in sintonia con le famiglie, coinvolgendo i bambini. Tra l'altro è un metodo facile e veloce che piace molto alle mamme che lavorano. Non solo: vedendo che io riesco a lavorare pur avendo tre figli, molte mamme che partecipano ai party decidono di provarci e sono così diventate collaboratrici Amc».
«Nel nostro lavoro è importante sapersi organizzare bene e le mamme sono tra le migliori a "incastrare" appuntamenti e impegni. Negli ultimi anni è cresciuto il numero di mamme che hanno scelto di lavorare con noi, ottenendo ottimi risultati e facendo carriera» afferma Paolo Petris, direttore marketing di Amc Italia.

AMC. L'azienda è nata in Germania nel 1963 ed è presente in Italia dal 1970. Amc International possiede 35 società di vendita nel mondo e società di produzione in Europa, con una rete vendita di oltre 18.000 collaboratori e 12 milioni di clienti. La sede italiana è a Milano, dove svolge l'attività da oltre 40 anni. Amc propone un rivoluzionario metodo di cottura a circolazione chiusa che permette di cucinare senza aggiunta di acqua e di arrostire senza oli e grassi, con tempi ridotti. Fin dalla sua fondazione contribuisce a sostenere da protagonista la filosofia del "Mangiare meglio. Vivere meglio".

martedì 7 maggio 2013

ABB realizzerà un sistema di immagazzinamento dell'energia in Italia

Una soluzione containerizzata di immagazzinamento per migliorare la qualità dell'energia,
l'integrazione delle rinnovabili e l'utilizzo intelligente delle infrastrutture di trasmissione e distribuzione
 
Considerando che il contributo medio da fonti rinnovabili alla generazione di energia in Europa nel 2005 ammontava a un esiguo 15,2 per cento (fonte Enerdata), l'obiettivo di raggiungere il 21 per cento entro il 2010 sembrava piuttosto ambizioso. Oggi, Paesi come l'Italia hanno superato gli obiettivi medi grazie a un apporto da fonte rinnovabile prossimo al 30 per cento, con un forte impatto sul mix da fonte rinnovabile. All'inizio era la generazione idroelettrica a costituire circa il 70 per cento dell'energia rinnovabile, mentre ad oggi il mix è cambiato a favore dell' eolico e del solare (Fonte: GSE-2012). Il passaggio da fonti più stabili quali l'idroelettrico ad altre non programmabili perché influenzate dalle condizioni atmosferiche, ha evidenziato l'importanza dell'immagazzinamento energetico per bilanciare la domanda e la fornitura di energia. Finora, lo stoccaggio da impianti idroelettrici con pompaggio dell'acqua è sembrata l'unica via percorribile per l'immagazzinamento di grandi quantità di energia, ma gli sviluppi recenti nelle tecnologie degli accumulatori hanno aperto la strada a soluzioni a batteria che consentono l'integrazione efficiente di energia rinnovabile distribuita e intermittente. Per consentire che il Sud dell'Italia possa usufruire di tali soluzioni, ABB fornirà a Enel Distribuzione un sistema sperimentale di immagazzinamento dell'energia elettrica per studiarne i benefici all'interno della rete di distribuzione.
Il sistema sarà integrato nella cabina primaria di distribuzione situata in Contrada Dirillo nella provincia di Ragusa, nella Sicilia meridionale, avrà una potenza nominale di 2 megawatt (MW) e sarà in grado di erogare potenza fino a 30 minuti. e sarà alloggiata in tre container preassemblati in fabbrica, due dei quali destinati ai blocchi di batterie al litio e il terzo ai sistemi di conversione e gestione. Il sistema di controllo consente il monitoraggio locale e da remoto dell'installazione dal centro di controllo di rete Enel. Il convertitore trasforma la corrente alternata utilizzata in rete in corrente continua necessaria alle batterie, e viceversa. L'infrastruttura contribuirà al mantenimento della stabilità della rete attraverso soluzioni quali la regolazione di frequenza, migliorando al contempo la qualità dell'energia e fornendo energia per far fronte ai picchi della domanda. Questa soluzione containerizzata è stata progettata per rispondere a norme specifiche sull'inquinamento acustico ed elettromagnetico (EMC), e naturalmente per adattarsi alle condizioni ambientali di Dirillo, zona soggetta ad alte temperature e attività sismiche. Grazie alla sua compattezza, la soluzione ha un ingombro ridotto, e può essere trasferita in alti siti per ulteriori studi di fattibilità. ABB ha installato tecnologie simili in tutto il mondo, sviluppando la propria competenza nella realizzazione di sistemi di immagazzinamento energetico realizzando una soluzione di riserve rotanti per la Golden Valley Electric Association (Alaska) con batterie al nickel-cadmio, in grado di fornire 27 MW di energia per 15 minuti o 46 MW per 5 minuti. Ciò offre alla utility il tempo necessario per immettere l'energia generata in loco in rete. Analogamente, ABB ha fornito alla utility svizzera EKZ il più grande sistema di immagazzinamento energetico a batteria del Paese e il primo in Europa. Per consentire la fornitura di energia addizionale nella rete, ABB ha fornito e installato una soluzione che utilizza batterie Lithium-ion (Li-ion) e può erogare 1 MW di potenza per 15minuti. La struttura è stata integrata alla rete di distribuzione di EKZ ed è in fase di sperimentazione in aree chiave quali il bilanciamento dei picchi di carico, la fornitura di energia intermittente e la fattibilità della soluzione stessa in un'ottica di ottimizzazione della rete. Grazie a oltre dieci anni di esperienza nello sviluppo di sistemi di immagazzinamento energetico a batteria e alla vasta esperienza nel campo delle sottostazioni, ABB offre a operatori che cercano soluzioni di stoccaggio energetico tutta la competenza nei settori della connessione e gestione della rete, oltre che la fornitura chiavi in mano di soluzioni per una vasta gamma di applicazioni come il peak shaving, il livellamento del carico, la stabilizzazione dei flussi di potenza e le riserve rotanti.
 
 

sabato 4 maggio 2013

WELSH LAMB IGP: 10 anni di indicazione geografica protetta

L'IGP ha contribuito notevolmente a promuovere la qualità dell'agnello gallese in tutta l'Unione Europea.

Già ad inizio 2013 le esportazioni verso l'Italia registrano un +29%.

 

Sono passati 10 anni da quando l'agnello gallese, pregiata carne ovina proveniente dai verdi pascoli d'oltremanica, ha ottenuto il marchio di Indicazione Geografica Protetta e da quando, proprio in virtù di questo importante riconoscimento, ha cominciato a tutti gli effetti la sua avventura sui mercati europei e in quello italiano, in modo particolare. Il marchio IGP, come ormai è noto, definisce un prodotto originario di una specifica regione le cui caratteristiche possono essere legate proprio all'origine geografica. Il Welsh Lamb, che ha ottenuto questo riconoscimento nel luglio del 2003, proviene da aziende agricole garantite, da allevamenti nati e cresciuti nel Galles e viene lavorato solo in macelli controllati. "L'ottenimento del marchio IGP è stata una bellissima notizia per tutta l'industria gallese degli ovini" ricorda Jeff Martin, responsabile HCC Meat Promotion Wales in Italia. "Questa industria è una componente vitale per l'economia rurale del Galles. L'agnello gallese è un prodotto speciale e l'IGP ha contribuito notevolmente a promuovere questa carne in tutta l'Unione Europea. Si è trattato di un vero e proprio suggello della grande qualità che contraddistingue l'agnello delle nostre regioni". Del resto, il marchio IGP conferma il riconoscimento che i produttori di agnello gallese meritano per gli elevati standard qualitativi che sono tenuti a rispettare in tutta la filiera produttiva — dall'allevamento alla macellazione e lavorazione — conferendo al Welsh Lamb una garanzia di origine, qualità e metodo di produzione. L'utilizzo del marchio IGP ha rappresentato per il mercato delle carni in Galles un ulteriore rafforzamento della propria immagine nei confronti dell'Europa e continua a rappresentare, tutt'oggi, un valore aggiunto. Ne sono testimonianza i dati relativi alle esportazioni di Welsh Lamb, sempre in crescita nonostante la difficile situazione economica e nonostante il crollo dei consumi che ha riguardato molto da vicino il comparto carne: già nel mese di gennaio il Galles ha esportato verso l'Italia quasi 300 tonnellate di carne, facendo registrare un aumento del 29% rispetto allo stesso periodo nel 2012 (dati HCC). In Italia, di fatto, il Welsh Lamb IGP è molto gradito per il suo gusto caratteristico e prelibato, la sua freschezza e genuinità. La qualità di questa carne è data anche dal fatto che l'animale viene cresciuto ed allevato unicamente con l'obiettivo di produrre carne di alto livello e non viene sfruttato per ottenere altri prodotti. L'esclusività è data anche dallo sviluppo muscolare ben definito dell'animale che conferisce alla carne quella  tenerezza e quel sapore tanto ricercati. Non solo: il Welsh Lamb è molto apprezzato dal consumatore italiano anche per la qualità e la varietà dei suoi tagli che possono essere preparati e adattati secondo la stagione ed il gusto. Non da ultimo, lo stato di Indicazione Geografica Protetta che garantisce il prodotto anche in termini di provenienza e severità nei controlli.

"Il marchio IGP –prosegue Martin- ha una grande forza comunicativa nei confronti del consumatore italiano e veicola la qualità del prodotto stesso. Anche la distribuzione italiana è consapevole del valore aggiunto che rappresenta il marchio di indicazione geografica protetta e il fatto di poter identificare il Welsh Lamb IGP sui punti vendita è per noi un fattore di grande importanza". Conclude Martin: "L'obiettivo di HCC è quello di continuare con la politica di promozione di questo prodotto dalle eccezionali qualità organolettiche, fino a farlo diventare un vero e proprio marchio riconosciuto in tutto il mondo".

giovedì 2 maggio 2013

ABB: ordine di 25 milioni di dollari per fornitura presso uno dei maggiori impianti fotovoltaici in Sud Africa

ABB, gruppo leader nelle tecnologie per l'energia e l'automazione, si è aggiudicata un ordine del valore di 25 milioni di dollari per la fornitura di sistemi elettrici e di automazione per un nuovo impianto fotovoltaico da 75 MW nella provincia Northern Cape in Sud Africa. L'ordine è stato registrato nel primo trimestre. Di proprietà di WBHO, società leader Sudafricana, e di Building Energy, operatore e sviluppatore italiano nel settore delle energie rinnovabili, l'impianto é ubicato nel deserto del Kalahari, nei pressi della città di Kathu e di Sishen, una delle più grandi miniere di  ferro a cielo aperto al mondo. L'impianto fotovoltaico Kathu rientra nella prima tranche di progetti del programma per lo sfruttamento di energie rinnovabili in Sudafrica, il cui scopo è la diversificazione del mix energetico del Paese oltre che la riduzione dell'impatto ambientale. Una volta entrato in servizio, nel 2014, Kathu sarà uno degli impianti fotovoltaici con sistema di' inseguimento ad asse singolo più grandi al mondo. Avrà una capacità di generazione di circa 146 GWh e l'energia solare pulita, immessa nella rete nazionale, sarà sufficiente per soddisfare il fabbisogno di oltre 40.000 abitanti, con una riduzione di emissioni di anidride carbonica di circa 50.000 tonnellate l'anno. "Le fonti rinnovabili, come il sole, hanno un ruolo chiave nell'affrontare la crescente richiesta di energia riducendo al contempo l'impatto ambientale," ha commentato Brice Koch, responsabile della divisione Power Systems di ABB. "Abbiamo una  comprovata esperienza sul campo nella fornitura di soluzioni chiavi in mano per l'energia e l'automazione che ottimizzano gli impianti fotovoltaici in tutto il mondo". La soluzione chiavi in mano di ABB ottimizzerà le prestazioni dell'impianto di Kathu per massimizzarne la produzione, assicurandone al contempo l'affidabilità in condizioni sfidanti.  La soluzione include una vasta gamma di prodotti ABB quali gli interruttori in media e bassa tensione, i trasformatori di distribuzione e i dispositivi di protezione e controllo così come i prodotti di protezione e controllo distribuito della famiglia Symphony™ Plus. ABB si occuperà di progettazione, ingegneria, fornitura, installazione e messa in servizio del progetto. Tra le caratteristiche principali della soluzione ABB, ricordiamo l'integrazione delle apparecchiature elettriche dell'impianto e della sottostazione in alta tensione con il sistema di controllo distribuito (DCS) Symphony Plus di ABB in conformità con lo standard IEC 61850 per l'automazione di sottostazione. ABB fornirà anche un sistema di inseguimento avanzato con algoritmo che ottimizza i movimenti dell'inseguitore riducendo al contempo le ombre prodotte dai  pannelli. La soluzione si caratterizza anche per un sistema di raccolta dati che traccia tutti gli input degli inseguitori, degli inverter, delle cassette di monitoraggio delle stringhe e della sottostazione per consentire le operazioni da remoto e la manutenzione, riducendo così la necessità di personale in sito. ABB ha un portafoglio diversificato di prodotti, sistemi e soluzioni di service a servizio di tutta la catena del valore dell'industria solare e ha fornito oltre 50 impianti fotovoltaici chiavi in mano al mondo.  

ABB (www.abb.com) è leader nelle tecnologie per l'energia e l'automazione che consentono alle utility e alle industrie di migliorare le loro performance, riducendo al contempo l'impatto ambientale.
Le società del Gruppo ABB impiegano circa 145.000 dipendenti in oltre 100 Paesi.