venerdì 29 luglio 2011

Forum Free Consult: Digital Divide italiano

Milano, 29 Luglio 2011 - Si è tenuta la sedicesima convention semestrale della Free Consult, l'associazione dei consulenti free lance. Nel corso dell'evento, si è svolto il forum "Digital Divide in Italia", che ha visto la partecipazione, come special guest estero, di Bernhard Meier, esperto tedesco di information technology. I lavori del forum sono stati preceduti dalla consueta elezione biennale che ha visto confermata a larga maggioranza la presidenza di Marco Mancinelli. Il dibattito su "Digital Divide in Italia" ha focalizzato l'attenzione degli associati presenti sul ritardo italiano relativo alla diffusione della banda larga. I vari interventi hanno sottolineato l'assoluta urgenza di poter usufruire di una rete telematica in grado di consentire una migliore connessione on line volta a rendere più veloce la trasmissione dei dati in un'ottica maggiormente competitiva rispetto a quella attuale. Bernhard Meier ha affermato che "la logica prevalente dello scenario attuale e futuro dell'information technology non potrà che essere orientata verso una consistente estensione dell'utilizzo telematico verso lo sviluppo di nuovi servizi specializzati, il cui nucleo centrale si baserà sulla capacità di velocizzare le caratteristiche tecniche di connessione alla grande rete, arricchindone la qualità stessa". Inoltre, ha aggiunto che "se si parla di Europa come blocco economico, occorre guardare anche alla crescente capacità tecnologica che si fa sempre più evidente nei Paesi asiatici". Il Presidente Free Consult, Marco Mancinelli, dopo aver presentato e moderato i lavori del forum, ha sottolineato: "l'Italia soffre di un grave e preoccupante ritardo sul versante della banda larga e ciò è quanto meno un fatto curioso, dal momento che, da più parti, si parla della reale necessità di dotare il Sistema Italia di appositi e ulteriori plus competitivi. Sarebbe il caso, una buona volta, che la classe dirigente di questo Paese si occupasse di un tema serio come quello del divario digitale italiano, sempre che si abbiano davvero a cuore le sorti e le aspettive future relative alla nostra competitività tecnologica e complessiva".
La prossima convention dell'associazione è prevista per il Dicembre 2011.



Francesca Ross
Free Consult Press Office
francy.rosset@gmail.com

martedì 26 luglio 2011

Tostapane IT 320 di Kenwood



Treviso, 19 luglio 2011 – Kenwood pensa proprio a tutti, anche a chi non vuole rinunciare a una merenda sana e veloce. Con il Tostapane IT 320 si può preparare, in un attimo, uno spuntino appetitoso e genuino.

La sua struttura dalle forme arrotondate è realizzata con rifiniture in acciaio e materiale termoisolante, mentre le due pinze a filo di acciaio presentano un’impugnatura ergonomica di colore nero.

Il modello IT 320 è provvisto di pratico avvolgicavo e timer elettronico con avvisatore acustico di fine cottura, indispensabile per evitare di cuocere troppo o di bruciare i toast. Inoltre, il cassettino raccoglibriciole estraibile permette una facile e veloce pulizia.

Il Tostapane IT 320, dalla potenza di 500 W, è disponibile al prezzo di 40 euro.

Incontro con Andrea Tornaghi, architetto



Il settore dell’architettura vive una fase di evoluzione permanente: nello specifico, si tratta di uno scenario in cui emergono sempre nuove esigenze di tipo abitativo civile (per i privati) e di tipo business (per le superfici retail, per le sedi aziendali e per location di eventi), uno scenario complesso che vede impegnati diversi professionisti nel realizzare progetti ad hoc per l’organizzazione ottimale e funzionale degli spazi.



Ne parliamo con l’architetto Andrea Tornaghi, monzese, classe 1967, professionista con un significativo background maturato sia in Italia che all’estero negli ambiti edilizia, ristrutturazioni, interior design, retail and hospitality design, certificazioni energetiche e industrial design.

Dottor Andrea Tornaghi, oggi, cosa significa essere architetto?

"Essere architetto è un privilegio che porta con sé molte responsabilità. Significa poter inventare ogni giorno spazi e oggetti nuovi, ma, soprattutto, confrontarsi con chi dovrà fruire ciò che noi, per suo conto, progettiamo. Il “Design”, non solo industrial, deve rispettare sia forma che funzione, troppo spesso, quest'ultima, dimenticata. Significa anche, sempre di più, attenzione ai nuovi materiali e tecnologie: solo pochi anni fa, nessuno sapeva cosa fosse un “cappotto” e, ora, costruiamo case con consumi energetici estremamente ridotti e sempre più orientate verso l'autosufficienza energetica"

Che ruolo svolge l’architettura nell’ambito della società contemporanea?

"Davvero una bella domanda. L'architettura è portatrice di una forza dirompente, è una delle ultime discipline umanistiche in grado di cambiare il nostro modo di vivere e il nostro territorio. Nel corso dei secoli, ha prestato la sua arte sia per luoghi di culto che per fortificazioni ed edifici monumentali e celebrativi. Oggigiorno, perlomeno in Italia, sembra un po' svilita quasi fosse inutile. I nuovi monumenti sono diventati i centri commerciali e le amministrazioni non si prodigano di certo per creare veri luoghi di aggregazione e concreti spazi pubblici. Sono stato di recente a Barcellona ed è stata una boccata d'aria: la città vive e ogni edificio pubblico è pensato per la collettività anche negli spazi accessori. Quanto ai centri commerciali di cui sopra, è stato appena inaugurato in Piazza di Spagna quello realizzato dalla mano di Foster al posto della Plaza de Toros o, meglio, dentro di essa: un esempio di come sia possibile integrare una funzione nuova e moderna nel mezzo della storia della città"

In base alla sua pluriennale esperienza, come nasce un progetto architettonico e quali sono le sue principali linee guida?

"La partenza sono le necessità del cliente e i suoi desideri che trovano espressione e guida nel nostro intervento. Sia che si tratti di un'abitazione, di uno spazio retail o di un albergo, muovo dai volumi, dal generale scendendo, poi, via via fino al minuto particolare. Ci sono però idee che permeano di sé il progetto fin dall'inizio, quali i materiali che si intendono usare o il tipo di percezione che si desidera avere dei volumi"

A suo avviso, quale deve essere il risultato finale di un progetto architettonico?

"Il benessere. Come dicevo prima, l'architettura influenza la nostra vita e lo fa spesso fisicamente. Le faccio un esempio: a Milano, in Via Montenapoleone, c'era un negozio di Versace estremamente decorato, in stile neoclassico del quale molti sono stati detrattori. Gli spazi erano però molto ben progettati e soprattutto vi erano armonia e proporzione: dentro quel negozio si stava molto rilassati, a proprio agio. L'obiettivo era stato raggiunto completamente. Per contro, vi sono edifici che ci fanno stare male: a Basilea, vi è lo Schaulager, edificio progettato come magazzino di opere d'arte, aperto per alcuni mesi l'anno come museo. L'edificio è interessante, senza dubbio un ottimo magazzino, ma, per il visitatore, risulta stressante e claustrofobico: durante la visita, sono stato colto da nausea crescente, scomparsa una volta uscito all'aperto"

Sul versante dell’impatto visivo, che cosa deve comunicare ai propri fruitori la realizzazione finale di un progetto architettonico ottimale?

"Non credo ci possa essere una risposta univoca a questa domanda. Ognuno di noi ha una propria sensibilità estetica, a volte, molto sviluppata e, altre volte, pochissimo sviluppata. Inoltre, differenti sono le richieste in partenza. In linea generale, dovrei rispondere “appagamento” per il risultato raggiunto: qualcosa che rispecchi e, se possibile, superi le aspettative del cliente. Si tratta di fattori quali la freschezza per un negozio, l’autorevolezza per uno studio legale, la magnificenza per uno spazio celebrativo..."

Lei è anche designer di interni, in particolare, per il settore furniture. Quale deve essere il valore aggiunto di un prodotto di design?

"La comodità, la semplicità e la logica di fruizione. Un qualsiasi prodotto viene prima disegnato e il riconoscimento del creatore è storia recente. C'è stata una corsa all'oggetto di “design” inteso come accattivante, strano, esteticamente riuscito: in questo ambito, Alessi ha fatto storia. Questo ha, però, portato all'esasperazione e alla riduzione, spesso, del design a una valenza puramente estetica, mentre è vero il contrario: la parte tecnica ha un’enorme importanza. Quindi, il valore aggiunto, ciò che rende un prodotto di design degno di tale nome è il perfetto amalgama tra forma e funzione, quasi diventassero una cosa sola"

In assoluto, qual è il progetto al quale lei sente di essere maggiormente legato?

"In realtà più di uno, ma forse l'ultimo, che mi sta dando molte soddisfazioni. Una ristrutturazione di un edificio industriale trasformato in residenza dove la sintonia con la committenza è stata totale e in cui abbiamo potuto utilizzare materiali naturali come il sughero e la lana e ci siamo confrontati con spazi forse rigidi ma ampi: con una serie di aperture, abbiamo realizzato dei cannocchiali per cui da ogni locale si leggono due, tre piani in profondità e si percepisce come un costante fluire di un locale dentro un altro, fino al giardino"



Info:

tornaghi@vf10.it
http://it.linkedin.com/pub/andrea-tornaghi/27/363/956

Crescita diffusa per ABB Italia nel primo semestre del 2011

Sesto San Giovanni (Milano), 21 luglio 2011 – ABB ha annunciato oggi i risultati a livello mondiale del primo semestre 2011. Il comunicato stampa di Gruppo è disponibile sul sito www.abb.it.
ABB Italia chiude il primo semestre 2011 con i ricavi pari a 1.326 milioni di euro con un aumento del 21% rispetto allo stesso periodo del 2010 (1.100 M€). Gli ordini si sono attestati a 1.317 milioni di euro, in crescita del 13% rispetto allo stesso semestre del 2010 (1.169 M€). La redditività si è mantenuta su buoni livelli e la percentuale di export sui ricavi è pari al 56 per cento.
Nel commentare questi risultati Barbara Frei, Country Manager e Amministratore Delegato di ABB SpA, ha dichiarato: “Questi numeri confermano la buona performance che avevamo già registrato in apertura dell’anno. Considerando i risultati generati dalle singole divisioni, assistiamo ad una crescita diffusa della nostra intera organizzazione, ancora più accentuata sul mercato Italiano, guidata soprattutto da trend positivi nel mercato dell’automazione, delle rinnovabili, dei trasporti e del marine.”
Tra gli ordini più significativi acquisiti nel corso di questo secondo trimestre emergono quello da 19 milioni di dollari relativo alla fornitura di sei sottostazioni mobili per Terna e quello da 25 milioni dollari per la fornitura alla società svizzera Etrion Corporation di una soluzione chiavi in mano (parte elettrica e automazione) per due impianti fotovoltaici con una potenza complessiva di 10 MW in costruzione in Puglia.
Rimanendo nel campo del power, segnaliamo la fornitura di quadri di media tensione destinati all’impianto misto idro-eolico-solare che alimenterà l’isola di El Hierro nelle Isole Canarie, la prima al mondo completamente autonoma sotto il profilo energetico con tecnologie a zero emissioni. Particolarmente interessanti per il tipo di destinazione le forniture di apparecchiature di media tensione per il nuovo autodromo di Mosca e per l’aeroporto internazionale russo di Sochi, una delle infrastrutture in via di realizzazione per le prossime Olimpiadi invernali del 2014. Non da ultimi vanno ricordati un’importante commessa all'estero del valore di 17 milioni di euro per Saipem relativa alla fornitura di quadri di bassa tensione, comprensivi di azionamenti a velocità variabile, destinati al settore dell'oil and gas e, sul fronte del service, un accordo per la manutenzione ordinaria e straordinaria di centrali elettriche E.ON.

ABB (www.abb.it) è leader nelle tecnologie per l'energia e l'automazione che consentono alle utility e alle industrie di migliorare le loro performance, riducendo al contempo l'impatto ambientale. Le società del Gruppo ABB operano in oltre 100 Paesi e impiegano circa 130.000 dipendenti.

Nostromo torna OnAir con la seconda campagna dedicata ai Sughi Freschi

Modena, 21 luglio 2011 – Al via la seconda campagna TV del 2011 di Nostromo che sarà trasmessa dal 24 luglio al 6 agosto sulle maggiori emittenti televisive italiane. Gli spot della campagna vedono l’ormai noto e sempre affascinante Nostromo confrontarsi con Nettuno ribadendo all’antica divinità che c’è un nuovo Re dei Mari e ripresentando al grande pubblico i gustosi sughi freschi di mare: “Nostromo. Sa tutto di mare” è il consolidato pay off che conclude lo spot e che accompagna tutte le comunicazioni del brand. “Nostromo presenta l’offerta di prodotti ittici più ampia del mercato, consolidata negli ultimi anni con il lancio di prodotti realmente unici per il mercato italiano” dichiara Matteo Candotto, Direttore Marketing Nostromo S.p.A. “Le ottime performance che i Sughi Freschi hanno raggiunto in fatto di vendite e gradimento del pubblico ci hanno spinto a raddoppiare la nostra comunicazione con uno spot che ne sottolineasse l’unicità e l’alta qualità”. La campagna TV pianificata da Media Italia ha un valore complessivo di 3.000.000 euro. Confermando lo stile riconoscibile, ironico e cinematografico degli spot precedenti, la pianificazione prevede 4.300 passaggi, sui canali RAI, Mediaset, La7, La7D, SKY, cielo, Real Time, Alice, IRIS, Joi, Mya e Premium Cinema. La regia degli spot, ideati da Max Information con la direzione creativa di Roberto Cappelletti e girati dalla casa di produzione Filmmaster, è affidata allo spagnolo Placido Castaño – già firma delle campagne precedenti - gli effetti speciali sono curati da Tobago di Milano e la musica è di Lorenzo Montanari.