«Il futuro della moda è nel life style», ossia uno stile di vita tutto griffato. Parola di Manuele Malenotti, vicepresidente e responsabile comunicazione di Belstaff. È così che il marchio più indossato dai vip di tutto il mondo, si appresta a firmare ben oltre i giubbini ultrafamosi. Dopo l’esperienza con Audi (martedì la nuova «A3 cabriolet style by Belstaff» sarà presentata nella boutique di via del Babuino a Roma con un mega evento), ecco la prima linea di underwear, appena arrivata fresca fresca nei negozi e nei monomarca. E a breve, entro il 2010, nelle gioiellerie sbarcheranno gli orologi realizzati in collaborazione con Lorenz e nelle profumerie una linea beauty e una di essenze. Si appresta a diventare un marchio globale, il vostro. «Sì. Vogliamo rappresentare una filosofia di vita che vada ben oltre la moda. Si spazia dall’auto, alla vela al cinema sino alle beneficenza: sono numerosi i progetti ai quali aderiamo. Con Audi già al Festival del cinema di Venezia abbiamo collaborato con la «Q7» per le vittime del Darfur. Partecipiamo alle iniziative delle due fondazioni di George Clooney e presto vorremmo collaborare con quella di Leonardo DiCaprio che si occupa di ecologia». Belstaff è sempre stato legato al mondo del cinema, sin dai suoi esordi. Le celebri giacche del marchio saranno in mostra da dicembre alla Tate Gallery di Londra. Non avete mai pensato di portare in Italia quei pezzi storici? «Sì, ci piacerebbe portare la mostra proprio a Roma dove ci sono location meravigliose. E potremmo anche inaugurarla qui subito dopo Londra». Quali sono i pezzi «forti» in esposizione? «C’è un modello indossato da Che Guevara, un altro da Laurence d’Arabia e poi i giubbini di Marlon Brando, Steve McQueen, Harrison Ford. E infine quello che ci ha fatto vincere l’Oscar nel 2004 con “The aviator”. Le produzioni cinematografiche alle quali abbiamo partecipato sino ad oggi sono più di 80. E quest’anno festeggiamo gli 85 anni del marchio nato in Inghilterra nel 1924 ma oramai completamente made in italy». Quale film le ha dato maggiore soddisfazione? «Un po’ tutti. Mio nonno è stato un grande produttore cinematografico e i successi di Belstaff nel cinema sono un orgoglio per noi». I divi di Hollywood sono anche suoi amici personali. Ci dice qualcosa dei tre più «intimi»: Clooney, DiCaprio, Pitt? «Con George c’è in comune la grande passione per la moto. Facciamo spesso viaggi insieme e siamo impegnati attivamente con la beneficenza. Anche Brad e Angelina amano le moto e Valentino Rossi, i nostri argomenti preferiti, assieme alla famiglia. Leonardo è mio coetaneo quindi abbiamo più passioni comuni, dai viaggi ai divertimenti all’ecologia». Lei e suo fratello Michele avete vestito il ruolo di Cupido nella storia tra Clooney ed Elisabetta Canalis. Ma sono davvero in procinto di sposarsi? «Io posso parlare solo per me, non per loro». Ma la nave da crociera che si dice sia già stata prenotata per la cerimonia? «Mi sembra molto improbabile che si sposino in nave».
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