lunedì 22 giugno 2015

Nel 2016 il mercato delle App costituirà il 2,5% del PIL italiano

Entro il  2018 le App saranno le principali fonti di guadagno per i business digitali, ma in Italia si investe poco

Ciaglia (Haamble): "I primi riconoscimenti ci sono arrivati dall'estero, in particolare da Microsoft, che ha voluto incubare la nostra App"

 

La mobile economy in Italia continua a far registrare tassi positivi, costituendo, ormai, l'1,65% del PIL, ovvero 25,7 miliardi di euro di fatturato. Al suo interno, cresce e acquista potenza il mercato delle app, al punto che gli economisti stimano che il valore complessivo di questo settore raggiungerà i 40 miliardi nel 2016, pari al 2,5% del Pil. Secondo le ultime stime statistiche, alla fine del 2015 in Italia ci saranno 40 milioni di Smartphone e 10 milioni di Tablet, le reti LTE a banda larga copriranno l'80% della popolazione, 18 milioni di utenti unici si connetteranno ogni giorno a Internet dai propri Smartphone e Tablet, contro meno di 13 milioni, collegati da PC.
Il contesto economico sta cambiando velocemente, diventando sempre più digital. Delle StartUp innovative avviate nel 2014, il 46% ha per oggetto progetti tecnologici, con prevalenza dell'ambito ITC, ma solo il 4% delle aziende censite ha come core business lo sviluppo di un app, lasciando di fatto, scoperta buona parte di un segmento di mercato in continua e costante crescita. Lo scorso anno, il fatturato delle Mobile App "Freemium" e quello della pubblicità interna alle App (In-App Advertising) ha registrato un incremento di oltre il 70%, facendo ipotizzare agli esperti che entro il  2018 saranno queste le principali forme di monetizzazione per i business digitali.
"Abbiamo notato che in Italia si tende ad investire meno nel mercato delle App rispetto ad altri paesi, temendo che si tratti di qualcosa di poco concreto e poco redditizio. – Ha commentato Massimo Ciaglia, Presidente di Haamble, il primo urban social network, la cui app è stata lanciata sul mercato pochi mesi fa, ma che ha già superato i 60.000 downloads. – Negli Stati Uniti e in paesi europei come Germania e Inghilterra si punta molto su questo settore, che potrebbe diventare nei prossimi anni il potenziale traino della digital economy. Haamble nasce in Italia, dal lavoro di un team di professionisti tutti italiani, ma i primi apprezzamenti ci sono arrivati da altri paesi, in particolare da Microsoft, che ha incubato la nostra app all'interno del suo programma di accelerazione BizSpark, nato per sostenere lo sviluppo delle start up più promettenti. Solo in un secondo momento siamo stati contattati da due fondi di inv estimento che hanno chiesto ed ottenuto di entrare nel capitale."
Haamble è il primo urban social network a livello worldwide, che consente di connettere gli utenti, fornendo servizi di socializzazione e geomarketing, con caratteristiche uniche. Haamble, infatti, consente anche lo sviluppo di attività di proximity marketing. Attraverso l'app è possibile indirizzare contenuti a tutti gli utenti di una determinata età e sesso presenti in un determinato momento in luoghi ben precisi (palestre, centri sportivi, etc..). Ogni utente è geolocalizzato e la sua posizione è visibile su un radar insieme ai luoghi e agli altri utenti più vicini a lui in quel momento. L'app, già vincitrice come miglior UX nell'ambito del contest europeo AppCampus, promosso da Microsoft, sta per essere lanciata anche nei mercati di Francia, Germania, Spagna, Regno Unito, USA e Brasile.

 

DESIGN +TECNOLOGIA = APP

Grande successo per Domitalia al recente Salone del Mobile di Milano
che ha visto l'azienda friulana presentarsi all'appuntamento milanese con una collezione di alto livello.


In particolare, il tavolino App, è una verà novità, perché coniuga il design (di RADICEORLANDINI | designstudio) alla tecnologia.

App infatti è un tavolino ironico ed elegante composto da un vassoio (nero o bianco) in poliuretano rigido stampato al quale vengono innestate 4 gambe in legno. A chiusura parziale del vassoio vi è un pratico piano d'appoggio disponibile sia nella versione in legno (rovere naturale o laccato colorato) oppure in vetro. Il nome della creazione e la forma quadrata con gli angoli tondeggianti del vassoio prendono ispirazione proprio dal mondo delle App degli smartphone. In più, proprio la presenza di un passacavo nascosto rende App un punto molto pratico dove poter tenere in carica il proprio telefono o appoggiare una lampada, coniugando la classica funzione del tavolino fianco divano alla necessità di avere i propri dispositivi sempre a portata di mano.

Epilessia 2015, l'OMS ha deciso: è l'ora dei piani nazionali

Approvata dall'assemblea dell'Organizzazione Mondiale della Sanità appena conclusasi una risoluzione che raccomanda agli Stati di rafforzare l'assistenza e la cura delle persone con epilessia: politiche pubbliche per diagnosi precoce, accesso ai trattamenti farmacologici, appropriatezza delle cure, agenda della ricerca, lotta a stigma e discriminazione che gravano sulla persona con epilessia, la patologia neurologica più diffusa e che tra queste è la più grave.
In Italia, sono circa 500.000 le persone che ne soffrono, 35.000 i nuovi casi ogni anno e 150.000 le persone che non rispondono alle terapie farmacologiche attuali.
L'Italia è tra le nazioni artefici della risoluzione, anche grazie all'impegno della FIE congiuntamente al lavoro della comunità dei medici e all'impegno delle istituzioni. "Un momento storico- commenta a caldo Rosa Cervellione, presidente FIE, network di 23 associazioni di lotta all'epilessia che lavorano sul territorio- "la risoluzione fornisce raccomandazioni per definire un piano nazionale da costruire insieme a medici, ricercatori e ai decisori: un percorso da avviare rapidamente anche perché da subito può dare risultati concreti".
La risoluzione approvata dall'Assemblea lo scorso 26 maggio ha visto la delegazione dell'Italia prendere la parola e sostenere l'impegno del nostro Paese a formulare e quindi recepire questa risoluzione. Questo risultato è frutto dell'impegno congiunto di quelle nazioni che per prime si sono fatte parte attiva per colmare il gap tra domanda e offerta di salute in tema di epilessia, nonchè del lavoro congiunto dell'ILAE (International League Against Epilepsy) – la società scientifica che raccoglie al proprio interno medici e ricercatori di tutto il mondo- e dell'IBE (International Bureau for Epilepsy) – l'associazione che a livello mondiale raccorda l'azione delle organizzazioni "laiche", cioè composte da pazienti, di cui è membro anche la FIE. Soddisfatto il presidente dell'ILAE, il prof. Emilio Perucca, ordinario di farmacologia presso l'Università di Pavia: "Un lavoro di rete che parte da lontano, dalla consapevolezza che molto già da subito può esser fatto per migliorare appropriatezza di diagnosi e terapia, certamente a livello mondiale ma anche nel nostro paese", spiega il presidente e aggiunge "si tratta di un'occasione da non perdere. La ricchezza del percorso, che ha coinvolto i professionisti della salute, l'associazionismo che raccoglie le persone con epilessia e il Ministero della Salute, sta nell'aver collaudato la praticabilità di ponti relazionali per l'obiettivo comune della lotta contro l'epilessia".
In Italia, la situazione della domanda di salute delle persone con epilessia e dei loro familiari è a macchia di leopardo, con situazioni suscettibili di forti margini di miglioramento nella formulazione delle risposte. La risoluzione approvata dall'OMS, rappresenta una grande opportunità per il nostro Pase e "sono convinto – conclude il prof Perucca – sia un successo da intendersi non come un punto d'arrivo, ma come un punto di partenza".
In questo senso, conclude la presidente della FIE Cervellione, "costituirà la bussola e la cartina tornasole con cui indirizzare e misurare il nostro impegno futuro".

 


FIE - Federazione Italiana Epilessie
info@fiepilessie.it
www.fiepilessie.it
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sabato 14 febbraio 2015

Bofrost, nuova sede nella zona di La Spezia e della Lunigiana

Taglio del nastro giovedì 5 febbraio alle 19 ad Arcola (SP) per la nuova filiale che oggi impiega 34 persone e punta su risparmio energetico e nuovi inserimenti.
Presenti l'amministratore delegato di Bofrost Gianluca Tesolin e il sindaco di Arcola Emiliana Orlandi

 

 

Una nuova sede più grande per far fronte alle richieste sempre crescenti dei clienti, ma anche attenta all'ambiente grazie all'impianto fotovoltaico. Bofrost, la più importante azienda italiana di vendita diretta di alimenti surgelati, ha inaugurato giovedì 5 febbraio ad Arcola (SP), in località Romito Magra, la nuova sede che servirà 12mila clienti nelle zone di La Spezia e della Lunigiana. Commenta l'amministratore delegato di Bofrost Gianluca Tesolin: «Si tratta di una scelta strategica che rientra in un piano di ampliamento dell'azienda, che prevede anche nuove assunzioni. In particolare per la filiale di Arcola, dove già lavorano 34 persone, prevediamo di inserirne altre 8 tra operatori di vendita e collaboratori incaricati alla vendita».

La storica sede di Bofrost nella zona di La Spezia, fondata nel 1989 sempre nel comune di Arcola, negli ultimi tempi non era più adeguata alle esigenze dell'azienda, sia per motivi di spazio, sia per le soluzioni tecnologiche. Da qui la scelta di aprire una nuova sede più grande e più moderna, con un impianto fotovoltaico in grado di soddisfare il fabbisogno energetico delle celle frigorifere.

Soddisfatta della novità anche Emiliana Orlandi, sindaco di Arcola: «Interventi come questo, capaci di mobilitare notevoli risorse, rappresentano un volano per la ripresa economica e sociale del nostro territorio, e apprendo con soddisfazione del potenziamento delle unità lavorative della filiale. L'Amministrazione comunale apprezza in modo particolare il lavoro fatto per la riqualificazione dell'area, che purtroppo fino ad oggi era rimasta in completo degrado dopo la chiusura della precedente attività, e la particolare attenzione dedicata alla sostenibilità ambientale».

Per inviare la propria candidatura basta visitare il sito dell'azienda (www.bofrost.it) e accedere all'area "lavora con noi", oppure scrivere una mail a selezione@bofrost.it specificando la filiale e il ruolo per cui ci si candida.

 

bofrost* Italia – È la più importante azienda italiana della vendita diretta a domicilio di specialità alimentari surgelate senza nessuna interruzione della catena del freddo. Ha sede a San Vito al Tagliamento (PN) e conta oltre 2.000 dipendenti e 300 collaboratori incaricati alla vendita. A oggi, sono oltre un milione le famiglie italiane che apprezzano e conoscono i prodotti di bofrost* Italia. La qualità, il gusto e un eccellente servizio rappresentano i fattori di successo di questa azienda.


www.bofrost.it

Giornata Internazionale per l'Epilessia

Il 9 Febbraio 2015, si celebra la Giornata Internazionale per l'Epilessia.
In oltre 125 Paesi, tra i quali l'Italia, sono state organizzate numerose iniziative per diffondere informazioni su questa grave malattia.
L'epilessia colpisce circa 65 milioni di persone ed è, pertanto, una delle malattie neurologiche più diffuse nel mondo.
Nonostante questi numeri, l'epilessia rimane un problema sommerso a causa degli irragionevoli pregiudizi che ad essa sono associati.
Seppure esistono numerosi farmaci che controllano le crisi consentendo a chi ne fa uso di condurre una vita normale, il 30% delle persone con epilessia non risponde alle terapie attualmente disponibili, con gravi ricadute sulla loro qualità di vita.
Nei Paesi meno ricchi, solo una piccola percentuale dei malati ha accesso alle terapie e non sempre in maniera regolare.
Tutto ciò fa dell'epilessia una vera e propria emergenza sanitaria e sociale.
In questo scenario, la Giornata Internazionale per l'Epilessia è l'occasione per portare fuori dall'ombra i problemi legati alla malattia.
Le principali organizzazioni che nel mondo si occupano di epilessia, l'International League Against Epilepsy (ILAE) e l'International Bureau for Epilepsy (IBE), hanno fortemente voluto questa celebrazione e stanno coordinando le iniziative in programma nei diversi Stati.
In Italia, la FIE (Federazione Italiana Epilessie), che riunisce 23 associazioni di portatori di interesse operanti in diverse regioni, organizza il 7 Febbraio, a Bologna, un convegno dedicato a temi scottanti della vita quotidiana dei malati.
"La nostra organizzazione ha l'obiettivo di restituire alle persone con epilessia la speranza di poter vivere pienamente la propria vita", ha commentato Rosa Cervellione, Presidente di FIE.
"Gli ostacoli che si frappongono alla realizzazione di questa possibilità sono molteplici ma siamo sicuri che la società civile saprà dare risposte adeguate ai bisogni espressi dalle 500 mila persone che in Italia soffrono di epilessia".
In questa direzione, FIE ha avviato una proficua interazione con le Istituzioni sanitarie del Paese e i primi frutti sono stati raccolti: è, infatti, di questi giorni la notizia dell'approvazione della prima risoluzione dell'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) sull'epilessia.
"La risoluzione rappresenta una pietra miliare", dichiara il Professor Emilio Perucca, Presidente dell'ILAE, "poiché chiede agli Stati Membri un intervento coordinato per ridurre l'impatto della malattia a livello nazionale e globale migliorando l'assistenza, garantendo il rispetto dei diritti civili e aumentando l'investimento in ricerca".
L'Italia ha contribuito all'esito di questa risoluzione rilasciando una dichiarazione formale all'OMS che ne sollecita l'appoggio per favorire specifici interventi socio-sanitari.
Alla vigilia della Giornata Internazionale dell'Epilessia, questo risultato è particolarmente significativo: infatti, la posizione assunta dall'Italia presso l'OMS, unica tra gli Stati dell'Europa Occidentale, insieme alla Grecia, ad appoggiare la risoluzione con una propria dichiarazione, è la risposta del Ministero della Salute alle istanze delle persone con epilessia delle quali la FIE si è fatta portavoce.
"Siamo riconoscenti al Ministero e alla Professoressa Marilisa D'Amico" – docente di Diritto Costituzionale, Presidente della 2° Commissione del Consiglio di Presidenza di Giustizia Amministrativa e amica della FIE – "che con la sensibilità dimostrata verso questo tema scottante hanno permesso l'importante risultato. Auspichiamo che sia l'inizio di una proficua collaborazione con le Istituzioni", conclude Rosa Cervellione.
 
 
Informazioni:
 
FIE - Federazione Italiana Epilessie
 
IBAN: IT79X0521601619000000000378
Iscritta al Prog. 64 del Registro Regionale dell' Associazionismo - Associazioni di Promozione Sociale Regione Lombardia
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Alce Nero torna protagonista a BioFach 2015 con una nuova linea di prodotti dedicata al mercato estero

Frollini semintegrali con gocce di cioccolato, pasta di semolato, sugo di pomodoro con ricotta, dado vegetale, olio extravergine di oliva: queste le principali novità bio che Alce Nero presenterà in anteprima al Salone Internazionale del biologico-alimentare, in programma dal 11 al 14 febbraio al Centro Esposizioni di Norimberga.

Alce Nero, marchio di oltre mille soci agricoltori biologici in Italia e nel Mondo, presenta la nuova linea di prodotti dedicata al mercato estero, 100% biologica e Made in Italy, in occasione di BioFach 2015, la 26°edizione della principale manifestazione internazionale del biologico, che avrà tema conduttore "Organic 3.0 – buone condizioni quadro per "più bio". Nell'ampio spazio espositivo al padiglione 6, stand 230, visitatori, operatori e buyer potranno conoscere le qualità nutrizionali e organolettiche delle novità Alce Nero realizzate nei nuovi formati, etichette e packaging ad hoc per l'estero. In particolare: i frollini semintegrali con gocce di cioccolato, gustosi, fragranti e ricchi di fibre, realizzati solo con olio extra vergine di oliva; la pasta di semolato ottenuta da farina biologica di grano duro proveniente dal Sud Italia, straordinaria fonte naturale di fibre. Fusilloni, gramigna, penne rigate e spaghettoni disponibili nei nuovi formati da 500g e da 5kg. Tra le novità, anche l'olio extra vergine di oliva presentato nell'innovativa bottiglia Papua da 250ml e 500ml, il dado vegetale delicato e saporito grazie ai quattro differenti tipi di ortaggi, totalmente privo di olio di palma e il sugo di pomodoro con ricotta, dove pecorino e ricotta si abbinano al gusto forte del pomodoro per creare una salsa dal sapore intenso che ben si sposa al formato di pasta preferito. Ma non è tutto. Nell'area Alce Nero si potranno assaggiare e conoscere anche gli altri prodotti della gamma bio Alce Nero, Cibo Vero che nutre bene, con gusto, frutto di un'agricoltura che rispetta la terra e il lavoro dell'uomo e non utilizza sostante chimiche di sintesi, come pesticidi ed erbicidi.
"A BioFach 2015 Alce Nero si concentrerà maggiormente sui mercati internazionali. Proporremo nuovi prodotti e strategie con l'obiettivo di sviluppare il posizionamento del brand in mercati strategici come Cina, Francia, Germania, Giappone, Polonia, Russia, ma anche Canada, Grecia, India, Messico, Spagna, Usa. Oltre a consolidare relazioni già esistenti, importanti e significative per Alce Nero, cercheremo di entrare in contatto con nuove realtà, conoscendo importatori e buyers di paesi e comunità sensibili al biologico", ha dichiarato Benoît Chauvel, International Department Director Alce Nero S.p.A

www.alceneroshop.com
www.alcenero.com

 

ABB Italia chiude un 2014 positivo

Redditività positiva, aumento di ordini e fatturato e forte presenza sui mercati internazionali. 
 
ABB Italia ha registrato nel 2014 ordini per 2.481 milioni di euro (+ 17% rispetto al 2013) e un fatturato di 2.372 milioni di euro (+ 13% rispetto al 2013). Questo dato tiene conto delle recenti acquisizioni.  Sostanzialmente stabile e positiva la redditività mentre cresce la percentuale dell'export sui ricavi che si assesta al 67% rispetto al 63% dell'anno precedente. Commentando i risultati di ABB Italia, Mario Corsi, che dal 1° gennaio ha assunto la carica di Amministratore Delegato di ABB SpA e anche il ruolo di responsabile dell'area composta da altri 17 Paesi tra cui Grecia, Turchia, Paesi Balcanici, Malta e Israele, ha dichiarato: "Chiudiamo bene un anno molto impegnativo e, al tempo stesso, molto soddisfacente. Per ottenere i risultati che annunciamo oggi abbiamo potuto contare sulla nostra forte posizione nei comparti dell'energia e dell'automazione, sul contributo delle recenti acquisizioni così come sull'eccellenza operativa delle nostre fabbriche e sulla vicinanza al mercato delle nostre persone. Tra gli altri fattori di successo va citata la nostra capacità di servire efficacemente i mercati internazionali testimoniata da un'importante crescita della quota di export. Importanti ordini, tra cui quello in Tunisia nel settore dell'oil & gas per la realizzazione dell'impianto di trattamento gas di Nawara, consolidano ulteriormente la nostra presenza all'estero.
Oltre all'oil and gas, tra i settori trainanti del 2014 si segnala la robotica, che ha registrato un vero e proprio record di vendite di robot industriali, l'efficienza energetica, che ha segnato un incremento sull'ordinato del 28% rispetto all'anno precedente, il comparto dell'energia e l'automazione, sia nei contesti infrastrutturali che in quelli dell'industria e delle utility". Anche il business del service, che rappresenta il 12% dell'ordinato, con un incremento del 5,4% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, ha dato un significativo contributo al risultato di fine anno confermando il valore della nostra base installata e la focalizzazione delle imprese nostre clienti nell'ottimizzazione degli asset produttivi e dei processi esistenti. ABB continua ad investire, innovare e creare valore in Italia. Lo testimoniano l'integrazione di PowerOne, il secondo produttore al mondo di inverter fotovoltaici, l'acquisizione del ramo d'azienda strumentazione industriale dell'italiana Terman '90 S.r.l., azienda ad alto contenuto tecnologico riconosciuta dai costruttori di trasformatori di tutto il mondo che progetta e produce dispositivi di rilevamento termico, e l'inaugurazione  a settembre della nuova sede di Bergamo nella quale si realizzano attività di ricerca e sviluppo di soluzioni per la bassa tensione esportate poi in tutto il mondo. L'innovazione rimane uno degli elementi fondamentali del nostro DNA. Lo testimoniano gli investimenti in Ricerca e Sviluppo realizzati nel nostro Paese che nel 2014 hanno rappresentato il 3,2% del fatturato e un record di brevetti depositati, 39 rispetto la media di 30 degli ultimi 5 anni (vedere scheda delle innovazioni tecnologiche). Proprio l'innovazione sarà al centro della nostra partecipazione a EXPO2015, alla quale parteciperemo in veste di Sponsor Ufficiale Automation and Robotics grazie all'integrazione di nostre soluzioni robotizzate all'interno del Future Food District.
Il nostro impegno nei confronti delle comunità in cui operiamo si è concretizzato attraverso iniziative volte a favorire la formazione dei giovani in Italia e il loro accesso al mondo del lavoro. Oltre al rinnovo dell'accordo di collaborazione con la Facoltà di ingegneria dell'Università di Genova, abbiamo aderito alla costituzione di nuovi Istituti Tecnici Superiori a Milano, Bergamo, Genova e Savona finalizzati alla formazione di giovani diplomati per la specializzazione nei campi della meccatronica, delle TLC e dell'efficienza energetica.
In quest'ottica, abbiamo proseguito la partnership strategica con Junior Achievement, associazione con la quale stiamo perseguendo obiettivi di Corporate Social Responsibility per promuovere l'educazione imprenditoriale nelle scuole e di cui, a fine 2014 abbiamo assunto la Presidenza. Il progetto Ecopreneur, al quale partecipiamo attivamente da tempo, è stato insignito del Premio per l'Innovazione 2014, il più importante riconoscimento dedicato all'innovazione Made in Italy istituito dal Governo italiano.
 

Fairtrade a Biofach porta in scena i consumi sostenibili

Stand istituzionale e più di 100 operatori certificati presenti alla fiera internazionale del bio di Norimberga

Anche quest'anno le buone pratiche del sistema internazionale del commercio equo Fairtrade vanno in scena a Biofach, la fiera internazionale del biologico in programma a Norimberga dall'11 al 14 febbraio: appuntamento nella Hall 7 – stand 732 per scoprire cosa sta dietro al marchio etico più conosciuto al mondo. Non solo equo. Un prezzo stabile che assicura ai produttori agricoli di Asia, Africa e America Latina la copertura di tutti i costi di produzione, ma anche un margine di guadagno aggiuntivo per avviare progetti sanitari, di formazione e di emancipazione per i lavoratori e le comunità locali: ecco due principi cardine garantiti dalla certificazione del commercio equo. Ma Fairtrade prevede anche standard specifici per il rispetto dell'ambiente e programmi per contrastare i cambiamenti climatici, assicurando alle aziende che scelgono il marchio uno strumento per valorizzare il proprio business. Più di 100 espositori. Dalla frutta fresca alle bevande, dai cereali al cotone, senza dimenticare i tradizionali caffè, cioccolato e tè: sono un centinaio gli espositori Fairtrade presenti in fiera. Arrivano da tutto il mondo e portano la testimonianza di filiere e prodotti realizzati con un alto valore aggiunto: solo in Italia circa il 50% del valore del venduto dei prodotti è rappresentato dai prodotti bio (dato 2013). Tra le aziende italiane segnaliamo: Alce Nero (Hall 6 / 6-230); Almaverde Bio Italia srl (Hall 4 / 4-515); Baum (Hall 4 / 4-240); Brio (Hall 6 / 6-145a); Caffè Gioia (Hall 4 / 4-261); Caffè Haiti Roma (Hall 4 / 4-651); Caffè Molinari (Hall 4 / 4-407); Caffè Paranà (Hall 4 / 4-651); Caracol e Punto Equo (Hall 4 / 4-118); Conapi (Hall 6 / 6-133); Fratelli Damiano & C. (Hall 1 / 1-403); Icam (Hall 4 / 4-641); Natura Nuova (Hall 4 / 4-545); Schreyögg caffè (Hall 7 / 7-355c); Torrefazione Caffè Michele Battista (Hall 4 / 4-221c).

 

Informazioni:

 

Fairtrade Italia - Monica Falezza

Tel. 340-9832227

stampa@fairtradeitalia.it

martedì 10 febbraio 2015

Renusol presenta il nuovo morsetto universale per sistemi di montaggio fotovoltaici

Alla fiera Ecobuild il produttore di sistemi di supporto Renusol presenta la prima soluzione universale per fissare moduli fotovoltaici impiegabile sia come morsetto intermedio che come morsetto terminale. Per passare da una funzione all'altra, basta ruotare di 90° la testa del morsetto con una mano. In questo modo serve un solo componente invece di due morsetti diversi. La progettazione, l'ordinazione dei materiali e il montaggio diventano molto più semplici per gli installatori, che potranno risparmiare tempo e denaro. Il nuovo morsetto RS1 è regolabile in altezza ed è quindi idoneo per tutti i moduli solari con cornice comunemente in commercio.
"Sul mercato vi sono un'infinità di morsetti per il fissaggio dei moduli fotovoltaici, che spesso si possono usare solo con un tipo di modulo. Per semplificare il più possibile il lavoro degli installatori e in generale degli operatori del settore, abbiamo sviluppato un morsetto compatibile con ogni sistema. Uno per tutti. Siamo orgogliosi di essere i primi ad averlo realizzato", spiega Felix Janssen, Product Manager alla Renusol. "Abbiamo proposto il nuovo morsetto ad alcuni clienti che si sono mostrati entusiasti. Anche perché questo sistema permette di modificare la configurazione all'ultimo momento direttamente in cantiere. Se dovessero servire più morsetti terminali o intermedi del previsto, non occorre ordinare nuovo materiale, basta ruotare di 90° la testa del morsetto RS1".
Munito di una vite regolabile in altezza, il morsetto universale RS1 è idoneo per tutti i moduli con cornice di spessore da 30 a 50 millimetri. Per il posizionamento e il fissaggio del morsetto nella guida di montaggio basta una mano, un grande vantaggio per gli installatori che operano su tetti ripidi.
"Anche in termini di gestione del magazzino il morsetto RS1 permette di abbattere i costi. I venditori e i progettisti devono procurare solo un tipo di morsetto, compatibile con ogni progetto e design indipendentemente dal modulo solare".
Il morsetto RS1 ha già ottenuto la certificazione MCS e TÜV e verrà presentato al pubblico per la prima volta alla fiera Ecobuild di Londra dal 3 al 5 marzo 2015.

Stand alla fiera Ecobuild: S3170

Maggiori informazioni sul morsetto universale RS1:
www.ultimateclamp.com

www.renusol.com/it

 

lunedì 9 febbraio 2015

Tradedoubler acquisisce Adnologies

Tradedoubler, leader nell'area del performance marketing, annuncia l'acquisizione di Adnologies, azienda tedesca specializzata nella pubblicità data-driven, attraverso la quale Tradedoubler potrà accedere a tecnologie che ampliano e completano la sua offerta, in linea con la nuova strategia annunciata nel novembre scorso.

I prodotti e le tecnologie Adnologies coprono la catena del valore nell'ambito della pubblicità data-driven: un advertising server, una piattaforma demand-side (DSP), una piattaforma di gestione dei dati (DMP), un servizio di data exchange (DX), una piattaforma supply-side (SSP), un display dinamico e un tool per la creazione di contenuti video. Matthias Stadelmeyer, CEO di Tradedoubler, ha dichiarato: "Sono felice di annunciare l'acquisizione di Adnologies, azienda che ha un portafoglio prodotti perfettamente complementare al nostro. E' un passaggio fondamentale per lo sviluppo della strategia che abbiamo recentemente annunciato, e che ci consentirà di diventare il leader per la capacità di far conseguire risultati sempre più brillanti ai nostri clienti, attraverso traffico, tecnologia e competenza". "Sono entusiasta di unire le nostre forze a quelle di Tradedoubler, e di contribuire a realizzare la loro nuova, ambiziosa strategia," ha sottolineato Andreas Schwibbe, Managing Director di Adnologies: "Il nostro portafoglio di tecnologie data-driven è stato sviluppato per consentire agli utilizzatori di prendere decisioni più efficaci, sotto il profilo sia strategico sia tattico. Sono certo che la nostra offerta si integrerà perfettamente con le tecnologie, la competenza e l'esperienza di Tradedoubler". L'acquisizione fa seguito a un trimestre denso di impegni per Tradedoubler, con il lancio di ADAPT, il nuovo tool di business intelligence che consente ai digital marketer di accedere rapidamente ai dati basati su KPI di cui hanno bisogno per prendere decisioni vincenti.

 
 

Le eccellenze venete approdano alla Leopolda di Firenze in occasione di Taste 2015

La Casearia Carpenedo e Fraccaro Spumadoro, due aziende espressione dell'eccellenza veneta, saranno presenti a Taste Firenze 2015, il salone dedicato al buon gusto italiano, in scena alla stazione Leopolda dal 7 al 9 marzo 2015.

Le migliori realtà del food, provenienti da ogni regione d'Italia, si danno appuntamento anche quest'anno negli spazi della Stazione Leopolda di Firenze in occasione di Taste 10, proponendo le loro novità agli operatori internazionali del settore nonché al vasto pubblico di appassionati. Tra le oltre 300 eccellenze tutte italiane, accuratamente selezionate dal Gastronauta Davide Paolini, anche La Casearia Carpenedo e Fraccaro Spumadoro, due aziende venete che dal 7 al 9 marzo proporranno in degustazione i loro migliori prodotti all'interno di uno dei più importanti salotti dell'alta gastronomia, che nell'edizione 2014 ha visto la partecipazione di 15.000 visitatori da tutto il mondo, nonché 4.600 buyer e operatori del settore.
A rappresentare l'artigianalità veneta, il Gastronauta ha selezionato l'azienda Fraccaro Spumadoro di Castelfranco Veneto (TV), dal 1932 leader nella produzione artigianale di dolci da forno, che a Firenze presenterà una linea di prodotti dedicati alla Pasqua, tra cui la Veneziana, tipico dolce della tradizione veneta, realizzata dall'azienda castellana solo con ingredienti selezionati come farina a km0, lievito madre e burro fresco proveniente da allevamenti italiani. In degustazione anche la Colomba all'Amarena e quella al Pistacchio, specialità dolciarie artigianali senza tempo, confezionate in eleganti scatole di cartone riciclabile al 100%.
Un'altra perla del territorio veneto selezionata da Paolini e che approderà con il meglio della produzione italiana alla Leopolda il prossimo 7 marzo, è La Casearia Carpenedo, vera eccellenza artigiana che da più di cinquant'anni si dedica all'arte di affinare formaggi. Presente a Taste dal 2009, quest'anno presenterà il Blu'61, un formaggio erborinato dal sapore aromatico ed intenso affinato nel vino Raboso Passito, impreziosito da mirtilli rossi che ne ricoprono la superficie, vero fiore all'occhiello della produzione della Casearia Carpenedo e vincitore della medaglia di bronzo al World Cheese Awards di Londra; il Vento d'Estate un formaggio vaccino a pasta dura, immerso per mesi nel fieno di montagna all'interno di pregiate botti di rovere; ed il Toma Blu, un erborinato prodotto con latte vaccino pastorizzato, affinato in barrique con erbe aromatiche, dall'intenso profumo d'alpeggio e dalla piacevole piccantezza, medaglia d'argento al World Cheese Awards 2014 di Londra.


www.fraccarospumadoro.it
www.lacasearia.com

venerdì 30 gennaio 2015

Artigianato del futuro: nuovi scenari per il lavoro artigianale nell'era digitale

Secondo una recente analisi compiuta da Il Sole 24 Ore il numero d'imprese italiane che utilizza l'e-commerce è allarmante: solo il 5% circa vende online, contro la media europea del 15%, nello specifico il 22% in Germania, il 19% nel Regno Unito e l'11% in Spagna. L'innovazione digitale è trasversale a tutti i settori e anche il mondo manifatturiero si sta rafforzando per promuovere una crescita economica intelligente. Proprio per questo motivo Apidonne di Apindustria Verona con il supporto del Comune di Bovolone e di Banca Veronese, organizzano il meeting "Artigianato futuro: nuovi scenari per il lavoro artigianale nell'era digitale" martedì 3 febbraio, dal le ore 17.30 alle 20.00, presso la sala convegni dell'Istituto tecnico Giorgi, in piazzale Aldo Moro a Bovolone (VR).
L'evento sarà il primo appuntamento di una serie d'incontri legati al mondo dell'artigianato e del saper fare nell'era digitale. In Italia un'azienda su quattro non possiede il sito web e tre su quattro non utilizzano i social network per promuovere beni e servizi. Ci sono margini di miglioramento e molte possibilità di crescita visto che i 20 principali operatori fanno il 60% del venduto in Italia, mentre i consumatori sono circa 16 milioni di persone e se consideriamo che in Italia ci sono 22 milioni di famiglie possiamo constatare che la domanda c'è.
"Essere all'avanguardia significa anche sfruttare al meglio le competenze tecnologiche per creare valore", afferma Marina Scavini, Presidente di Apidonne.
La conferenza, che avrà come obiettivo l'inizio di un percorso unitario verso il progresso, vedrà la partecipazione di numerosi protagonisti de l panorama veronese. Tra le varie personalità presenti, porteranno la propria esperienza l'architetto falegname Filippo Olioso di "Rabatto, autoproduzione di oggetti", l'imprenditrice Francesca Iseppato dei biscotti biologici artigianali "Le Furezze", l'artista del cartone Massimo Marchiori, Riccardo Bertagnoli dell'azienda di artigianato digitale "Plumake", Roberto Altobel socio dell'attività "Atmosphera Artigiani d'Interni", Nicola Gastaldo e Federica Collato dell'impresa sociale "Reverse" e Stefania Milo, Presidente Nazionale CNA giovani. Modera Lucio Salgaro, giornalista di Telearena.
Gli strumenti tecnologici si aprono così al mondo manifatturiero, dando vita ad una nuova filosofia in grado di rivoluzionare i processi di vendita, generando nuovi modelli di business.

HEAD TENNIS lancia le nuove corde ibride GRAVITY per un controllo perfetto e massimo spin

In ogni partita di tennis ogni singolo colpo può cambiare il risultato finale e ogni millimetro può fare la differenza tra vittoria e sconfitta.  Per questo è fondamentale avere il massimo controllo in ogni colpo. Con il lancio di GRAVITY™, HEAD propone una corda completamente nuova che garantisce massimo spin e controllo perfetto della traiettoria.

Il segreto delle corde ibride GRAVITY™, che le distingue dalle altre, è la combinazione unica tra le corde verticali a sezione triangolare e corde orizzontali sottili e arrotondate. Al contatto con la palla, le corde verticali a sezione triangolare, massimizzano la presa della palla mentre le corde orizzontali, sottili e arrotondate, consentono un riallineamento più rapido. Questo per  accelerare la rotazione della palla, aggiunge un tocco unico e un controllo perfetto.

Le speciali corde GRAVITY™ rappresentano un prodotto innovativo ideato dalle approfondite ricerche condotte da HEAD, con lo scopo di fornire ad ogni giocatore le corde più adatte al proprio stile di gioco e permettergli di ottenere il massimo rendimento in ogni colpo. La vasta gamma di corde HEAD possiede tutti i requisiti richiesti dai giocatori: dalla potenza al controllo fino al comfort. Esse sono state studiate per i giocatori di club intermedi ma

anche per i giocatori professionisti. La più recente evoluzione di corde HEAD – le corde ibride GRAVITY™ – sarà disponibile è già disponibile presso i rivenditori selezionati.

 

www.head.com/tennis

American Airlines Group annuncia risultati finanziari record per il quarto trimestre e per tutto il 2014

Il quarto trimestre 2014, escludendo oneri speciali netti, ha registrato un profitto netto record di 1,1 miliardi di dollari, che rappresenta un incremento del 153% rispetto al quarto trimestre 2013. Il profitto del 2014, esclusi oneri netti speciali, ha registrato un record di 4,2 miliardi di dollari, che rappresenta un incremento del 115% rispetto al 2013.
Il programma di riacquisto di 1 miliardo di dollari di azioni annunciato dalla compagnia, è stato completato con un anno di anticipo rispetto alla scadenza. Autorizzato un ulteriore programma di riacquisto di azioni per un valore di 2 miliardi di dollari da completarsi entro la fine del 2016
È stato annunciato un dividendo di 0,10 dollari per azione da pagare il 23 febbraio 2015 agli azionisti registrati a partire dal 9 febbraio 2015.
American Airlines Group ha annunciato per il quarto trimestre 2014 un profitto netto record su base GAAP pari a 597 milioni di dollari, paragonato ad una perdita netta GAAP nel quarto trimestre 2013 pari a 2 miliardi di dollari, che include i risultati di US Airways solo per il periodo che va dalla firma della fusione il 9 dicembre 2013 fino al 31 dicembre 2013.
Se si considera tutto il 2014, il profitto netto su base GAAP è stato di 2,9 miliardi di dollari, paragonato ad una perdita netta GAAP di 1,8 miliardi di dollari per AMR Corporation, che include i risultati di US Airways solo per il periodo che va dalla firma della fusione il 9 dicembre 2013 fino al 31 dicembre 2013.
La compagnia ritiene sia maggiormente esaustivo un confronto dei risultati anno su anno tra American Airlines e US Airways, esclusi oneri speciali, su base combinata, il che equivale ad una formula non-GAAP che combina i risultati di AMR Corporation e US Airways Group.
Su questa base, il profitto netto del quarto trimestre 2014, esclusi oneri speciali netti, è stato un risultato record pari a 1,1 miliardi di dollari, o un utile diluito di 1,52 dollari per azione. Questo risultato rappresenta una crescita del 153% sul profitto netto combinato non-GAAP di 346 milioni di dollari, esclusi oneri speciali netti, realizzato nello stesso periodo del 2013. La compagnia ha ottenuto un margine a monte delle tasse nel quarto trimestre 2014, esclusi oneri speciali netti, pari al 10,6%.
Se si considera tutto il 2014 la compagnia ha ottenuto, esclusi oneri speciali netti, un profitto record di 4,2 miliardi di dollari, o un utile diluito di 5,70 dollari per azione. Questo risultato rappresenta una crescita del 115% sul profitto netto combinato non-GAAP di 1,9 miliardi di dollari, esclusi oneri speciali netti.
"I risultati record del 2014 segnano un fantastico primo anno dalla firma della fusione. Questi risultati non sarebbero stati possibili senza la dedizione delle oltre 100.000 persone che compongono il nostro team" , ha dichiarato Doug Parker, Chairman e CEO di American Airlines Group. "Tutti insieme hanno svolto un ottimo lavoro nel prendersi cura dei nostri clienti e nel riportare American Airlines al livello di più grande compagnia aerea del mondo. Il processo di fusione di due grandi compagnie aeree richiede grandi sforzi anche per l'anno che verrà. I risultati ottenuti fino ad oggi, unitamente alle nostre prospettive economiche, ci danno la certezza che anche il 2015 sarà un anno eccezionale per American Airlines".
 
 
 

mercoledì 28 gennaio 2015

Whirlpool: Alessandro Magnoni nominato Senior Director EMEA Communication and Government Relations

Alessandro Magnoni, dallo scorso 7 gennaio, è il nuovo Senior Director della Funzione Comunicazione e Relazioni Governative del Gruppo Whirlpool per la regione EMEA (Europe, Middle East and Africa) dove si occuperà di sviluppare gli aspetti relativi alla Corporate Identity, alle Relazioni con i Media, alla Comunicazione Interna e alle Relazioni Istituzionali e Governative.

Magnoni arriva in Whirlpool da Coca-Cola HBC Italia, una delle principali realtà del FMCG, dove ricopriva il ruolo di Public Affairs & Communication Director.

Romano, 47 anni, giornalista, dopo la Laurea in giurisprudenza inizia la sua esperienza professionale in Procter & Gamble.

In P&G, rimane diversi anni con incarichi di crescente responsabilità fino alla nomina, nel 1996, di Senior Communication Manager.

Nell'aprile del 1998, si trasferisce a Milano per entrare a far parte di The Coca-Cola Company con la qualifica di Capo Ufficio Stampa e Responsabile Relazione con i Consumatori per l'Italia.

Dal 2001 fino al 2005 è Responsabile della Comunicazione di Nestlè Italia nelle sue diverse articolazioni. per poi passare in Coca-Cola HBC Italia nel 2006.

Alessandro Magnoni ha maturato una solida esperienza sia nella comunicazione corporate che di prodotto, così come nell'area delle relazioni governative e dei rapporti istituzionali.

Si è occupato anche di corporate social responsibility, crisis management, comunicazione interna ed eventi.

Magnoni riporterà a Kathy Nelson, Vice Presidente Risorse Umane e il suo team è composto da Pierre Ley (Media Relations), Roberta Vanetti (Interactive Communications, Education & Social) e Claire Jones (Comunicazione Interna).

 

www.whirlpoolcorp.com

www.whirlpool.it

 

lunedì 26 gennaio 2015

RistorExpo 2015, "Rallegrare il Pianeta"

Se nel 2015 l'Esposizione Universale di Milano richiamerà l'attenzione globale sull'ambizioso claim "Nutrire il pianeta – Energia per la vita", la 18^ edizione di RistorExpo, il Salone di Erba dedicato alla ristorazione professionale, punta con decisione sul marchio "Rallegrare il pianeta", nell'intento di intercettare i nuovi flussi del gusto e di far intravedere ai suoi visitatori i possibili orizzonti dell'enogastronomia italiana. A RistorExpo 2015, che si svolgerà da domenica 15 a mercoledì 18 febbraio, l'esperienza della tavola recupera il profondo significato dell'"hospitalitas", ovvero il valore dell'ospitalità vissuta come legame sacro e inviolabile fra chi la concede e chi la riceve; la mera gratificazione sensoriale e il piacere fine a se stesso lasciano dunque il posto ad una dimensione più sociale e conviviale del desco, a cui è riconosciuto il potere di avvicinare i commensali e di trasformare il cibo per il corpo in nutrimento per lo spirito. «Fin dalla nascita di RistorExpo, abbiamo seguito un percorso logico e consequenziale, che ci ha portati ad affrontare, nelle diciotto edizioni del Salone, il cibo in tutte le sue sfaccettature – dichiara Giovanni Ciceri, Presidente del centro espositivo Lariofiere -. Da "Il cibo e la mente" a "Il cibo e le parole", con un focus sulle tradizioni enogastronomiche e sulla cucina peruviana, dal ruolo del bistrot come nuovo modello di ristorazione a "In cibo veritas" dello scorso anno, in cui il cibo è stato valorizzato in se stesso, come verità. Nell'anno di Expo, abbiamo voluto approfondire la dimensione conviviale dell'esperienza culinaria, scegliendo come claim "Rallegrare il pianeta"». Forte della consolidata collaborazione di Confcommercio Como e Lecco e di una partecipazione di pubblico che, nella scorsa edizione, ha superato i 20.000 visitatori, l'85% dei quali operatori di settore, RistorExpo aprirà i battenti domenica 15 febbraio alle 10.00, con lo spettacolo di Carmelo Chiaramonte e Noris Cunaccia "La cucina dell'allegria", un monologo sibillino che si concentrerà sulle forme private dell'arte culinaria, tra piatti materni, filiali, paterni e cuochi innamorati del sorriso dei loro commensali. «Il luogo e le stagioni della lezione teorica danzeranno intorno al Mediterraneo, tra ricette raccontate e immagini che spiegheranno a fondo i motivi fisici e neurologici che ci rendono felici nel convivio gastronomico - dichiara Carmelo Chiaramonte, "cuciniere errante" -. Dalla cucina epicurea alle dissertazioni di Brillat Savarin, Isabel Allende e Manuel Vasquez Montalban; dalla cucina paterna di Massimo Bottura e Massimiliano Alajmo alle ricette del corteggiamento. Infine, gli scherzi gastronomici, la Cucina Futurista e le ricette popolari di un'Italia in estinzione ricca di dolci e pani di fidanzamento». Numerosi corsi di formazione, workshop, stage di cucina e concorsi pensati ad hoc per i professionisti della ristorazione e per la stampa specializzata animeranno anche quest'anno i quattro giorni della manifestazione, durante la quale non mancheranno le sorprese: fra i grandi nomi di RistorExpo 2015 spicca quello di Bruno Barbieri, chef pluristellato di fama internazionale e giudice di Masterchef Italia. Accanto alla gastronomia d'eccellenza troverà spazio, per il secondo anno consecutivo, WineExpo, la sezione di RistorExpo dedicata alle proposte enologiche di numerose aziende vitivinicole provenienti da tutte le regioni d'Italia e dall'estero: attraverso un iter sensoriale e conoscitivo, che includerà momenti di degustazione e di approfondimento sugli abbinamenti più adatti a ciascun vino, i visitatori saranno partecipi della valorizzazione delle diverse realtà territoriali. Negli stand predisposti sarà possibile conoscere l'offerta del Consorzio di Tutela Vini Valtellina e del Consorzio IGT Terre Lariane, entrambi partner della 18^ edizione di RistorExpo.

 

 

 

Siglata la partnership Expo-Franciacorta

Berlucchi: occasione irripetibile per valorizzare il territorio

 

Il Franciacorta è l'official sparkling wine di Expo: un successo per i vignaioli lombardi del DOCG che nasce dal Disciplinare produttivo più severo del mondo nella sua tipologia.

Entusiasmo in casa Berlucchi all'annuncio della partnership: "Con oltre 20 milioni di presenze attese, sarà un'occasione unica per valorizzare il nostro bel territorio", dice Cristina Ziliani, responsabile della comunicazione della casa di Borgonato, "la Franciacorta è un luogo straordinario, dove i vignaioli sanno unirsi perché sia la loro terra in primis ad acquisire notorietà in Italia e nel mondo".

Continua Cristina Ziliani: "Mio padre Franco, l'enologo che nel 1961 creò il primo Franciacorta, ha sempre creduto nell'enoturismo, e sin dagli Anni Settanta apriva le cantine per visite guidate e degustazioni: l'itinerario includeva palazzo Lana Berlucchi, dimora Seicentesca di fondazione tardo medievale e nobile residenza di Guido Berlucchi. Attualmente riceviamo 12mila ospiti all'anno, di cui 15 per cento dall'estero: il nostro obiettivo, in questo semestre irripetibile, è di ampliare notevolmente le opportunità di visita, offrendo ai nostri ospiti un'esperienza emozionante grazie al gimmick dell'epopea dei fondatori, che con il loro coraggio hanno modificato il destino del territorio".

Oltre alle aperture speciali, la storica griffe di Franciacorta sarà protagonista in alcune iniziative dentro e fuori Expo: a rappresentarla, tre Berlucchi '61, i Franciacorta che ricordano nel nome l'anno di nascita del primo Franciacorta.

 

www.berlucchi.it

 

Ingenico Italia ha ottenuto la Certificazione ISO 22301:2012

Ingenico Italia lavora nel rispetto delle più stringenti regole sulla continuità operativa per migliorare le performance e garantire l'efficienza e la qualità dei servizi forniti

 

Ingenico Italia, leader nei sistemi di pagamento elettronico, ha ottenuto la Certificazione ISO 22301:2012, standard internazionale per la gestione della continuità operativa: l'ente certificatore IMQ (Istituto Italiano Marchio di Qualità) ha omologato le attività, i servizi, i processi e le strutture di Ingenico organizzati come dal documento operativo Sistema di Gestione per la Continuità Operativa (SGCO)

La Certificazione ISO 22301:2012 è stata definita per verificare l'efficacia e l'efficienza del modello di gestione in qualsiasi tipologia di Organizzazione e per validare la continuità operativa del proprio business, ovvero la capacità di continuare a svolgere le proprie attività e tutti i processi gestionali, dalla fornitura dei prodotti all'erogazioni di servizi, mantenendo un elevato livello di qualità anche a seguito di eventuali eventi catastrofici o episodi di crisi.

Oltre ad attestare la continuità operativa, tale Certificazione qualifica anche tutte le attività che Ingenico svolge: collaudo dei terminali, installazione, manutenzione e riparazione di apparecchiature elettroniche (inclusi i POS, i registratori di cassa e i misuratori fiscali) e prevede che l'organizzazione sia dotata di efficaci servizi di Help desk, gestione software, riconfigurazione e customizzazione di apparecchiature elettroniche, la gestione della logistica, l'erogazione dei servizi di pagamento mediante POS (incluse fidelizzazione e servizi privativi), sia fissi che in mobilità. Tutte attività che Ingenico svolge per conto dei propri Clienti.

La Certificazione ISO 22301:2012 rappresenta oggi un requisito fondamentale per chi opera in realtà economiche nazionali ed internazionali, in ambito bancario, finanziario e della Pubblica Amministrazione, dovendo garantire la continuità del servizio 7/7gg 24h.

Ingenico è fiera di potere affermare che i servizi erogati, i propri processi e le strutture a supporto hanno ottenuto tale Certificazione: si possono, così, garantire ai Clienti servizi di eccellenza, con la massima attenzione agli standard di qualità nei processi operativi in essere durante l'intero ciclo di vita dei prodotti.

Per ottenere tale risultato, Ingenico ha definito e messo in atto un insieme di misure (strutture organizzative, processi interni, sistemi informativi, procedure operative e di controllo,…) che consentono, in ogni momento e anche in casi di emergenza, di soddisfare gli obiettivi di Livello di Servizio e Continuità definiti negli standard richiesti dai Clienti.

"Per soddisfare al meglio i bisogni dei Clienti, un'azienda come Ingenico deve avere sempre presenti gli obiettivi di Livello di Servizio e di Continuità Operativa – ha commentato Luciano Cavazzana, Amministratore Delegato di Ingenico Italia & Eastern Europe – Il Sistema di Gestione della Continuità Operativa (SGCO), valutato e certificato da una terza parte indipendente e che prevede anche verifiche periodiche per consentirne la continua validazione, dà ad Ingenico un significativo vantaggio competitivo. La Certificazione ottenuta vuole essere una tangibile garanzia di qualità per tutti i Clienti, dimostrando come Ingenico sia un fornitore della massima affidabilità, che può mantenere nel tempo lo stesso livello di eccellenza".

 

www.ingenico.it

 

 

 

La dieta vegetariana conquista il freezer: da Bofrost i nuovi prodotti alternativa alla carne

Il colosso dei surgelati punta sulle linee dedicate a chi segue regimi dietetici veg o vuole provare un'alimentazione diversa dal solito.
Specialità a base di soia e verdure e gelati vegetali hanno una clientela sempre più ampia.

 

 

Crescono vegetariani e vegani in Italia. Secondo il rapporto Eurispes 2014, si tratta del 7,1% della popolazione: circa 4,2 milioni di persone, contro 3 milioni e 720mila del 2013. Tra gli intervistati, spiega Eurispes, il 6,5% degli intervistati si è dichiarato vegetariano (l'anno precedente erano il 4,9%) e lo 0,6% vegano (in lieve calo, nel 2013 erano l'1,1%).

Un piccolo popolo che al quale oggi anche le più grandi realtà del settore alimentare guardano con interesse. È il caso di Bofrost, la più importante azienda italiana della vendita diretta di specialità surgelate, che serve oltre un milione di famiglie nel nostro Paese. MyLife, la linea di specialità Bofrost a base di soia e verdure, è dedicata a chi segue una dieta vegetariana e vegana, ed è apprezzata anche da chi sceglie di ridurre il consumo di carne o, semplicemente, vuole provare un'alimentazione diversa dal solito. Spiega Enrico Marcuzzi, Marketing Manager di Bofrost: «Ascoltiamo attentamente i nostri clienti e questo ci stimola alla ricerca continua di nuove alternative da proporre, sulla base naturalmente anche delle numerose richieste che ogni giorno arrivano al nostro Servizio Clienti 803030».

La linea Mylife, lanciata nella primavera del 2014 per andare incontro alle richieste sempre più frequenti di clienti che volevano adottare uno stile alimentare alternativo, è in continua crescita. Attualmente ben il 9% dei clienti Bofrost consuma prodotti Mylife, ed è a due cifre la crescita, nei volume di vendita, dei prodotti di questa linea speciale.

Il segreto del successo di Bofrost sta nel creare ricette originali e appetitose, che uniscono al gusto e alla qualità la comodità del surgelato consegnato a domicilio, semplice da conservare e poi cucinare. Le indicazioni sul catalogo, consultabile anche online e sui dispositivi mobili, sono semplici e chiare, così che si possa capire subito se un prodotto è adatto anche a chi segue una dieta vegana.

Un grande successo di Bofrost nel 2014 è stato il Burger di tofu e spinaci, ricco di proteine e di fibre e adatto anche ai vegani. La linea MyLife include anche Burger alla soia, Cotolette in versione vegetale a base di farina di soia, Triangolini di verdure e un Ragù 100% vegetale preparato con tanti ortaggi diversi, farina di soia e olio extravergine d'oliva, porzionato e adatto a un'alimentazione vegana.

Senza dimenticare il dessert, grazie alla linea di gelati vegetali Fior di Soia, preparati senza latte e derivati del latte.

Ordinare con Bofrost è semplicissimo: basta chiamare il numero 803030 o collegarsi a www.bofrost.it e un incaricato bofrost concorderà il momento della consegna gratuita dei prodotti, con pagamento al ricevimento della spesa.

 

 

www.bofrost.it

sabato 17 gennaio 2015

AGRICOLTURA BIOLOGICA, EVOLUZIONE DA NICCHIA A COMPARTO: INTERVISTA AL PRESIDENTE DEL CONSORZIO MARCHE BIOLOGICHE

AGRICOLTURA BIOLOGICA: EVOLUZIONE DA NICCHIA A COMPARTO

COME INTERPRETARE DA PROTAGONISTI QUESTA FASE DI CRESCITA E CARATTERIZZAZIONE

LE RISPOSTE DEL CONSORZIO MARCHE BIOLOGICHE IN UN'INTERVISTA AL SUO PRESIDENTE, FRANCESCO TORRIANI

 
 

L'agricoltura biologica non è più una nicchia di settore ma un vero e proprio comparto che si sta imponendo sia sul mercato interno sia in un contesto più internazionale. La filiera marchigiana biologica individua dunque nuove opportunità di crescita, ma anche delle criticità che si potrebbero incontrare nell'implementazione di un modello agricolo votato a una produzione ecosostenibile, orientato alla qualità, rispettoso delle comunità coinvolte. Come ad esempio: eccessivi tecnicismi legati alla certificazione, il problema della sovracompensazione tra "greening" previsto dalla  PAC e la misura dell'agricoltura biologica prevista dal PSR. Affrontiamole con il presidente del Consorzio Marche Biologiche per fare il punto sulla delicata fase di evoluzione del comparto agricolo e delineare, se possibile, le strade da percorrere e i vicoli ciechi da evitare.

Il Consorzio Marche Biologiche da tempo percorre la strada della costruzioni di reti tra aziende agricole e cooperative, promuovendo l'approccio di filiera. Ora che l'agricoltura biologica si impone come vero e proprio comparto quali sono i valori guida che inseguirete? 

 

Nella nostra Regione ci sono delle realtà storiche importanti le quali, seppur con delle differenze, hanno visto nello strumento della cooperazione il modello organizzativo più idoneo per affrontare la gestione della trasformazione e commercializzazione delle produzioni biologiche a partire dai cerali. Per cui è  evidente che alcune parole d'ordine proposte dalla nuova PAC e dal nuovo PSR, come "fare rete", "fare sistema", "fare filiera" non sono di per sé nuove per il nostro comparto produttivo. Questo non vuol dire, però, che non ci siano ancora equivoci e criticità da affrontare, ma che la strada è già stata intrapresa con determinazione.

 

 

Il futuro pone la discriminante: crescere come sistema produttivo cooperativo di filiera oppure ritagliarsi una propria nicchia senza avere obiettivi di crescita produttiva, della serie "vendiamo quello che produciamo e se non ci basta andiamo a comprarlo sul mercato"?

 

E' evidente che, per quello che abbiamo già fatto con le nostre cooperative e che stiamo facendo nell'ambito del progetto di filiera, stiamo interpretando l'obiettivo della crescita di sistema, con delle caratteristiche ben precise:

- una crescita che sappia coinvolgere tutti gli attori della filiera, dalla produzione alla trasformazione

- una crescita che interessi i diversi aspetti produttivi: dagli  investimenti strutturali alla qualità delle produzioni, dall'assistenza tecnica all'innovazione di processo e di prodotto, dalla tracciabilità, certificazione alla promozione e ovviamente il mercato finale.

Ci potrebbero essere altre strade? Certo….crescere nella commercializzazione senza preoccuparci più di tanto della produzione o comunque di quello che sta a monte. Ma è questa la nostra mission? Direi proprio di no.

 

I vostri obiettivi consortili sono in linea con i propositi della politica agricola comunitaria?

In generale i tre obiettivi strategici di lungo periodo della Pac sono in linea con il nostro approccio cooperativistico e di filiera, infatti mirano all'aumento della competitività dell'agricoltura, alla gestione sostenibile delle risorse naturali, alla mitigazione degli effetti dei cambiamenti climatici e allo sviluppo equilibrato delle zone rurali. Tali obiettivi trovano nell'agricoltura biologica una modalità strategica di adozione, particolarmente in liea con le esigenze dei consumatori.

 

Anche i numeri sembrano darvi ragione: il 2014 si è chiuso con indici più che positivi per la filiera biologica marchigiana..

Si, in effetti l'anno si è chiuso con notevoli incrementi di fatturato per le imprese agrobiologiche aderenti al Consorzio Marche Biologiche, associati a un aumento dei volumi di esportazione verso i paesi nordeuropei, l'Estremo Oriente e la Nuova Zelanda. Questo perché la filiera biologica marchigiana negli ultimi anni ha condotto una serie di investimenti relativi all'innovazione di prodotto e di processo.  La focalizzazione su prodotti ad elevato valore aggiunto (derivati dalla lavorazione di cereali in particolare di quelli antichi), insieme alla diffusione di una cultura improntata alla genuinità alimentare e alla sostenibilità ambientale hanno premiato gli sforzi delle 5 cooperative agrobiologiche e degli oltre 300 agricoltori biologici associati al Consorzio Marche Biologiche. Ne sono dimostrazione l'ottimo risultato registrato da Gino Girolomoni Cooperativa Agricola, che ha raggiunto a fine 2014 un incremento medio di fatturato del 20% con punte del 50% registrate nel mercato italiano rispetto l'anno precedente. Segno positivo anche per La Terra e Cielo Cooperativa Agricola, con un incremento di vendite del 10% sul mercato italiano e del 15% sul mercato estero. Terra Bio Soc. Coop. conferma l'andamento e fa registrare un importante aumento delle vendite sul mercato interno pari al 25% e un consolidamento delle posizioni sul mercato tedesco che rimane la principale destinazione dell'export.

 

 

Il modello agricolo che volete incentivare sembrerebbe quindi già inserito a pieno titolo negli obiettivi della PAC e dei nuovi PSR, ovvero un modello agricolo ecosostenibile, orientato al mercato dei prodotti agroalimentari di qualità, rispettoso delle comunità e delle risorse umane che lo generano. Ma avete individuato delle criticità che possono rappresentare un ostacolo all'implementazione di tali modelli agricoli?

 

Certo, alcune di queste criticità sono di ordine burocratico. Non sarebbe la prima volta. Come ad esempio il problema della sovracompensazione tra il "greening" previsto dalla PAC e la misura dell'agricoltura biologica prevista dal PSR. Poi c'è la questione dell'entità premi ad ettaro previsti dal PSR per chi fa agricoltura biologica: questi dovrebbero essere significativi, tenuto conto anche dei maggiori  costi  di produzione, compreso il costo per il controllo e la certificazione.

Anche la promozione rappresenta un altro aspetto cruciale: nei nuovi bandi va chiarito se debba essere di fatto una sorta di informazione oppure se si possa effettuare una vera e propria promozione commerciale.

Un'ultima riflessione va ai numerosi  meccanismi coercitivi e burocratici che (purtroppo) di fatto rendono molto difficile la gestione e allontanano le imprese (contratto di filiera, garanzie fideiussorie, ecc.) dall'approccio di filiera, che rimane ovviamente strategico e che quindi meriterebbe di essere  promosso alleggerendolo il più possibili dagli aspetti burocratici

 

Quali sono dunque le vostre proposte per sostenere la crescita del comparto, senza diluire gli aspetti qualitativi delle produzioni biologiche e combattere in maniera più efficace le frodi?

 

A questo proposito la Commissione Europea ha di recente proposto un nuovo regolamento europeo per l'agricoltura biologica. Tuttavia, la proposta del nuovo regolamento non sempre centrano gli obiettivi prefissati, che quindi rimangono condivisibili sul piano teorico, ma che operativamente andrebbero raggiunti con maggior "laicità" entrando nel merito delle singole questioni, trovando le opportune soluzioni tecniche legate principalmente alla certificazione. Il classico esempio è la deroga sulle sementi, che permette di usare le sementi non biologiche, qualora non si trovino sul mercato le sementi certificate bio. La si elimina o ci si propone di migliorare la sua gestione? Sul piano teorico andrebbe eliminata, ma all'atto pratico va perseguita la scelta di migliorare la sua gestione.

Sempre restando sul dibattito circa il nuovo regolamento comunitario per l'agricoltura biologica, riteniamo che andrebbe "circoscritto" il raggio di influenza di questo regolamento. Infatti, come già abbiamo avuto modo di ribadire in altre occasioni, la certificazione è  fondamentale per il nostro comparto, tale da costituire un aspetto strategico per il nostro modello di agricoltura, ma noi del Consorzio Marche Biologiche percorriamo un modello che tuttavia non si esaurisce con la certificazione, va oltre. Occorre riprendere, con rinnovata responsabilità, gli obiettivi "iniziali" dei "pionieri" dell'agricoltura biologica, che non erano certo quelli di rimanere "incartati" sui tecnicismi legati alla certificazione, ma di proporre un nuovo modello di sviluppo, alternativo (come si diceva allora) al modello industriale e convenzionale che negli '70 andava per la maggiore. Ora nel contesto socio economico attuale, dove quel modello produttivo ed economico ha manifestato tutta la sua precarietà, impegnarci a costruire un modello agricolo ecologicamente sostenibile, che sappia fare rete e sistema con la comunità locale con l'obiettivo di produrre prodotti e servizi di qualità, sembra davvero la strada da percorrere con coraggio e determinazione.

 

 

www.conmarchebio.it