venerdì 8 agosto 2014

Nasce nologo, marchio internazionale per il consumo etico-sostenibile

Novità assoluta per la distribuzione italiana e internazionale, NOLOGO nasce per soddisfare l'esigenza dei consumatori per beni di largo consumo di qualità e sostenibili il cui acquisto abbia un impatto diretto su progetti di solidarietà sociale.
NOLOGO è un marchio, utilizzabile come brand o sigillo di garanzia internazionale, registrato in 33 paesi utilizzabile su oltre 200 prodotti/mercati per un totale di 2.500 referenze in settori che vanno dalla cosmesi alla pulizia della casa, dai prodotti ortofrutticoli e ittici ai prodotti per la cancelleria.
Si rivolge alle aziende produttrici che si riconoscono nella filosofia NOLOGO e vogliono valorizzare i propri prodotti impegnandosi a sottoporsi ad un processo di attestazione rilasciata da SGS Italia SpA, ente di certificazione internazionale, che verifica la coerenza comportamentale e il rispetto dei valori NOLOGO e della legislazione vigente in ogni singolo paese.
L'Attestazione conferma al Consumatore che i prodotti NOLOGO sono realizzati da aziende che adottano un comportamento socialmente responsabile sia nella governance che nella realizzazione dei prodotti, rispettano i valori NOLOGO, sostengono le iniziative promosse dal programma di solidarietà sociale NOLOGO.
Il network NOLOGO offre al consumatore la garanzia di usufruire di categorie di prodotto differenti, fornite da aziende diverse ma legate dalla stessa filosofia; offre alle aziende notorietà e visibilità nei confronti di un segmento di clienti in forte crescita; consente ad Associazioni, Onlus e Enti No Profit di finanziarsi in maniera svincolata da una specifica categoria di prodotto.
Sostenere il sociale è stato sin da subito il primo obiettivo dell'ideatore della firma NOLOGO, Americo Casci Magnani – amministratore unico di Key Solution: "Legare il mondo dell'industria al sociale è la sfida dei prossimi anni. Questi due settori, che oggi sembrano così distanti, devono sempre più diventare comunicanti. I consumatori giocheranno un ruolo decisivo in questo cambiamento. NOLOGO identifica per il consumatore finale questa filosofia dove profitto e solidarietà vanno di pari passo ed ha la forza di avere una visibilità internazionale paragonabile a quella dei principali brand".
L'idea di Key Solution, che lega la vendita dei prodotti a marchio NOLOGO all'investimento di quota parte dei proventi in progetti di solidarietà sociale, non ha tardato a trovare l'interesse di SGS Italia SpA, leader mondiale nei servizi di verifica, ispezione e certificazione d'impresa.
"Oggi i consumatori sono sempre più consapevoli dell'impatto che le loro scelte hanno nelle decisioni delle Imprese. La domanda di comportamenti etico sostenibili sembra non trovare ancora una adeguata offerta sul mercato; questo apre importanti spazi di dialogo per le aziende che vogliano cogliere questo "richiamo" da parte dei consumatori. Riteniamo che sia nell'interesse delle Imprese rispondere al meglio a queste esigenze. Il progetto NOLOGO ci ha positivamente colpito per la sua visione globale e per le sue potenzialità in tal senso e pertanto abbiamo deciso di partecipare fornendo i nostri servizi e le nostre competenze" spiega Laura Ligi di SGS Italia.
NOLOGO si presenta così come una firma capace di comunicare al consumatore finale una continuità qualitativa e di valori dei propri acquisti. Ogni anno Key Solution realizzerà e pubblicherà il Report Annuo di Solidarietà Internazionale con l'elenco di tutte le iniziative realizzate grazie alla sensibilità delle aziende del circuito NOLOGO.
L'impegno sociale non sarà però unidirezionale da parte delle aziende aderenti: tutte le società coinvolte nel progetto e dunque anche Key Solution e SGS Italia stesse si impegnano contrattualmente a finanziare, con parte dei proventi derivati dalle licenze, le attività di solidarietà sociale promosse.
 
 

giovedì 7 agosto 2014

Impianti più efficienti grazie ai Big Data

Il centro Ricerca Enel di Pisa è leader da decenni nella fluidodinamica computazionale, un settore di studi che ha consentito di migliorare l'efficienza degli impianti di La Spezia, Fusina e Larderello

L'utilizzo dei Big Data rappresenta una delle frontiere più avanzate nello sviluppo delle aziende e dei processi produttivi, ma la raccolta e l'utilizzo di enormi moli di informazioni nel settore industriale non è una novità.
Enel, in particolare, è da anni leader nella fluidodinamica computazionale (o Computational fluid dynamics, CFD), un sistema di calcolo utilizzato in numerosi settori industriali, dall'edilizia alla produzione di automobili sino agli studi ambientali.
Un campo di studi in grado di migliorare anche efficienza, performance e impatto ambientale delle centrali elettriche, e che per questo è anche tra le eccellenze della Ricerca Enel: il centro della ricerca Enel di Pisa è infatti leader da decenni negli studi CFD.
Un'eccellenza che ha trovato riconoscimento nel premio consegnato a Enel in occasione dell'Ansys user meeting 2014, evento internazionale che raccoglie le industrie che utilizzano la CFD, durante il quale sono stati presentati, tra l'altro, i modelli elaborati dal Centro di Ricerca di Pisa per migliorare l'efficienza dell'impianto termoelettrico di
La Spezia, di quello alimentato al 100% da idrogeno di Fusina e dei pozzi geotermici di Enel Green Power a Larderello.
Attraverso l'utilizzo di algoritmi numerici, implementati all'interno di software complessi e calcolatori capaci di realizzare quantità elevate di operazioni in contemporanea, i modelli CFD utilizzati dalla ricerca Enel permettono di prevedere il comportamento dei fluidi e di utilizzare al meglio le fonti energetiche, rendendo sempre più efficienti le prestazioni di impianti termoelettrici e rinnovabili e individuando nuove soluzioni da applicare a pozzi geotermici, condotti dei fumi di centrali a carbone o sistemi di combustione delle turbine a gas.

www.enel.it

 

mercoledì 6 agosto 2014

Whirlpool EMEA: fatturato elettrodomestici a incasso a livelli pre-crisi

Ricavi per 400 milioni di euro nei primi sei mesi del 2014 (+8% anno su anno)

Built-in strategico per l'azienda che cresce a ritmi doppi rispetto al mercato

 

Whirlpool EMEA chiude il primo semestre 2014 con un fatturato di 400 milioni di euro per gli elettrodomestici a incasso registrando così una crescita dell'8% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente.

«L'incasso rappresenta oggi il 35% del mercato dei grandi elettrodomestici a volume», commenta Marco Balliano, manager, food preparation e Built-in di Whirlpool EMEA. «Anche per questo, è un segmento strategico per Whirlpool EMEA soprattutto se cresciamo a velocità doppia rispetto al mercato, come confermano gli ultimi dati: nell'ultimo anno, infatti, il built-in è cresciuto del 4% contro, appunto, l'8% di Whirlpool».

Tuttavia, si tratta di un'area dove continuare a investire grazie alla presenza di margini ancora inesplorati. Per questo, con il piano iniziato nel 2013, Whirlpool avrà investito 280 milioni di euro entro il 2016 per la creazione del primo polo di eccellenza dell'incasso in Europa a Cassinetta di Biandronno.

«Un rilancio che ha messo al centro l'Italia -sottolinea Balliano- perché invece di delocalizzare la produzione in paesi con un costo del lavoro più basso Whirlpool ha deciso di investire dove si sono consolidate competenze e know-how decisivi»

Con i numeri del primo semestre 2014 Whirlpool torna a livelli pre crisi per quanto riguarda le vendite di elettrodomestici built-in in Europa, Medio Oriente e Africa, ma molti cambiamenti sono avvenuti in questi anni nelle dinamiche di mercato.

«Il dato più evidente è che la crescita è trainata dalle fasce di prezzo alta e bassa, mentre si contrae la fascia intermedia –spiega Balliano–. I consumatori accettano di spendere di più se ricercano prodotti specifici con funzionalità e design sofisticati, mentre tendono a risparmiare se non sono interessati a particolari caratteristiche».

Le preferenze dei consumatori disposti a spendere si orientano quindi sui piani a cottura a induzione, sui forni a vapore e con funzioni di pulizia (pirolitici e hydroclean), sulle cappe "d'arredo" e sui forni a microonde a incasso. «Si tratta di prodotti ad alto contenuto di design, qualità, prestazioni e innovazione, tutti pensati, sviluppati e prodotti nell'hub built-in di Cassinetta», conclude Balliano.

Da segnalare, fra le performance nei diversi canali di vendita, la crescita del retail, con le grandi catene sempre più strutturate per trattare anche gli elettrodomestici a incasso, e dove rimangono ampi spazi di miglioramento.

La strategia di Whirlpool per il mercato built-in prevede, fra le altre cose, di crescere nella fascia premium ampliando l'offerta di prodotto e l'espansione geografica, puntando alla product leadership per quanto riguarda tecnologia, design e innovazione. Il progetto Whirlpool Selling Way raccoglie e coordina le iniziative di go-to-market  in modo da garantire approccio omogeneo e vincente in ambito commerciale in tutti i paesi; ne fanno parte training, merchandising ed eventi di presentazione. È continua la ricerca di miglioramento nei servizi al trade e al consumatore e una grande importanza riveste la digital strategy per comunicare al consumatore, in un connubio perfetto tra online e in-store execution.

 

 

www.whirlpoolcorp.com

www.whirlpool.it