mercoledì 30 aprile 2014

Whirlpool, nel triennio 2010-2013 crescono produttività, sicurezza sul lavoro, qualità del prodotto e soddisfazione del cliente

Integrazione delle produzioni, coinvolgimento del personale e formazione: nasce così in Italia
il primo polo europeo dell'elettrodomestico da incasso

Migliore qualità dei prodotti. Maggiore puntualità di consegna. Incremento dei tassi di produttività. Infortuni dimezzati. E non solo: integrazione delle produzioni, coinvolgimento e responsabilizzazione degli impiegati assieme a un programma mirato di formazione per trasformare Cassinetta di Biandronno nel primo polo europeo dell'elettromestico da incasso. È quanto emerge dai dati di una ricerca, condotta da una società di consulenza esterna, che ha analizzato il primo trienno di applicazione (2010-2013) del Whirlpool Productions System negli stabilimenti dell'area EMEA della multinazionale leader nella produzione e commercializzazione di elettrodomestici. In particolare, la ricerca ha mostrato come a migliorare siano state non solo le condizioni di lavoro, ma anche la qualità finale del prodotto con lo 0,65% di chiamate per assistenza registrate nel 2013 contro lo 0,85% del 2010. Migliora anche la puntualità delle consegne, mentre diminuisce il valore delle giacenze in magazzino del 12%. Più in generale viene confermato anche il miglioramento del livello di produttività che, solo nel corso dell'ultimo anno, ha registrato un +4%. Proprio grazie all'applicazione del Whirlpool Production System è stato inoltre possibile integrare le produzioni di Cassinetta di Biandronno, una trasformazione indispensabile che consente allo stabilimento italiano di assumere il ruolo strategico di hub degli elettrodomestici a incasso per tutta la regione EMEA e all'azienda di investire in Italia 280 milioni di euro entro il 2016. «Investiamo nel presente per costruire il nostro futuro -ha dichiarato Davide Castiglioni, Amministratore Delegato Whirlpool Europe. In particolare la filosofia lean alla base del Whirlpool Production System, è nata qualche anno fa proprio nel manufacturing con l'obiettivo di eliminare gli sprechi, abbattere i costi, migliorare la qualità del prodotto e la gestione delle scorte, per estendersi poi a tutti i rami dell'attività aziendale». Il Whirlpool Production System, infatti, coinvolge ogni fase del processo aziendale ed è un sistema basato sull'empowerment cioè sulla maggiore responsabilizzazione del lavoratore al quale venono attribuiti margini più ampi di iniziativa e, dunque, occasioni di crescita professionale. Infatti, oltre al miglioramento degli indici di engagement del personale nel corso dell'ultimo triennio (81/100 del 2013 contro il 64/100 del 2010), «abbiamo erogato 42mila ore di formazione agli oltre 3mila dipendenti che, nella regione EMEA, sono in forza al manufacturing», ha concluso Castiglioni.

www.whirlpoolcorp.com
www.whirlpool.it

La tua vita è nomade o tetris? Da Whirlpool un elettrodomestico per ogni stile di vita

Nell'hub di Cassinetta di Biandronno (VA) si analizzano le abitudini, i consumi e le esperienze quotidiane degli europei per sviluppare prodotti in grado di soddisfare i nuovi bisogni.
Alessandro Finetto, Senior Director Global consumer design Whirlpool: «Gli elettrodomestici devono essere semplici, intuitivi e flessibili per portare reali benefici nella nostra vita»

Carica di personalità, nomade, iperconnessa, organizzata come una partita di Tetris, rispettosa dell'ambiente, orientata all'efficienza e alla praticità. La vita dei consumatori europei presenta tutte queste caratteristiche: sei tendenze che emergono con forza dalla ricerca condotta da Whirlpool, con l'istituto di ricerca Memethic Lab, nei primi mesi del 2014 in Italia, Francia, Gran Bretagna, Repubblica Ceca e Russia.
Sono sei tendenze - stili di vita chiamati "Inspired by me life", "Nomadic life", "Shared life", "Tetris life", "Conscious life" e "Seamless life"- che rispondono a una serie di bisogni non solo di tipo funzionale, ma anche individuale, sociale ed emozionale, e che trovano la propria massima espressione nel contesto della casa, lo scenario dove si rilevano tutti i cambiamenti economici, tecnologici e culturali più importanti.
È a partire da studi come questo che Whirlpool porta avanti la sua missione, spiega Alessandro Finetto, Senior Director Global consumer design Whirlpool: «Si tratta di trasformare gli spazi fisici in spazi relazionali, attraverso oggetti simbolo che siano espressione degli stili di vita contemporanei. Nel polo Whirlpool di Cassinetta di Biandronno, hub built-in della regione EMEA ma anche centro di ricerca e sviluppo, le competenze di tecnici, ingegneri, esperti di design e usabilità, coadiuvate dai contributi degli specialisti di marketing e brand, si mettono insieme per creare gli elettrodomestici intelligenti capaci di soddisfare i nuovi bisogni». Ecco quindi che il frigorifero diventa così elegante da poter stare nel living, lavatrice e asciugatrice si parlano per scegliere il programma più adatto, il forno suggerisce le ricette sulla base del cibo che si desidera consumare.
Il tutto all'insegna della connettività che tiene in collegamento costante le persone e gli oggetti in modo semplice e intuitivo. Il risultato? «Quale che sia lo stile di vita che adottiamo -spiega ancora Finetto-, esiste un elettrodomestico Whirlpool in grado di soddisfarlo in modo perfetto».
Ed ecco qualche esempio.

Lo stile "Inspired by me", scelto dalle persone che tendono a conferire la propria personalità e il proprio gusto all'ambiente in cui vivono, integra elementi che, tradizionalmente, non hanno mai dialogato, come gli elettrodomestici e il living. Per armonizzarli Whirlpool propone la collezione Atelier, che consiste in pannellature creative applicate su frigoriferi e congelatori Side by Side XXL firmate da Jannelli & Volpi, e la nuova gamma "Natural Colours", una palette glamour e naturale per forno e microonde Ambient, piani a induzione e glass on gas e cappe in vetro della linea Art Gallery.

"Nomadic" è la vita di chi è sempre in movimento e avverte la necessità di essere multitasking, in ogni momento della giornata. Queste persone prediligono oggetti e complementi portatili e versatili, adattabili a ogni esperienza di vita, senza vincoli spazio-temporali. Ne è un esempio il piano di cottura a induzione 6° Senso, comandabile da remoto tramite l'apposita App 6° Senso Live Technology. Così una volta impostata la funzione di cottura che si desidera, per esempio la bollitura, l'elettrodomestico attiva in autonomia anche la cappa all'intensità adatta e avvisa con un alert quando la pentola arriva a ebollizione.

La voglia di condividere le proprie esperienze in modo social porta sempre più persone a vivere una "Shared life", e questa tendenza impatta anche sulla casa, vissuta come luogo per ritrovarsi e socializzare. La cucina ne è il punto focale e così Whirlpool ha incluso nell'App 6° Senso Live Technology anche delle funzioni avanzate per il Forno 6° Senso a induzione. Non solo l'utente può impostare e programmare l'elettrodomestico, selezionando il grado di cottura e ricevendo un alert quando il piatto è pronto, ma l'App suggerisce anche le ricette per i vari tipi di cibo e il forno esegue automaticamente i parametri suggeriti. E per soddisfare il Masterchef che c'è in ogni cuoco casalingo, con l'App si possono condividere sulla community Whirlpool le foto e le ricette più riuscite, che saranno pubblicate insieme ai parametri di cottura usati.

La "Tetris life" è quella che sperimentiamo tutti quando cerchiamo di incastrare i nostri tanti impegni personali, sociali e professionali. Richiede una flessibilità che si manifesta anche nell'ambiente domestico con soluzioni modulari e convertibili. Questo approccio si ritrova anche nella lavastoviglie Whirlpool 6° Senso Power Clean, che oltre a regolare in autonomia quantità di acqua, temperatura e durata del ciclo di lavaggio, grazie al design degli scomparti interni garantisce anche la massima flessibilità di carico e, grazie alla tecnologia PowerDry, permette di avere stoviglie pulite e asciutte in soli 60 minuti.

Comportamenti sostenibili, consapevoli e rispettosi dell'ambiente caratterizzano uno stile di vita sempre più diffuso, "Conscious life". L'imperativo è "non sprecare" e trova applicazione nell'ambiente domestico grazie a scelte eco-friendly all'insegna del risparmio energetico e della naturalità, ricercata in ogni elemento, dai materiali agli elettrodomestici. La conservazione del cibo è un aspetto cruciale per il consumatore consapevole, perciò la tecnologia 6° Senso Fresh Control mantiene nel frigorifero la giusta umidità assicurando una freschezza che dura fino a 4 volte più a lungo rispetto ai frigoriferi normali. A ciò si aggiungono il cassetto Activo° regolato attorno a 0°C per alimenti che richiedono cure particolari, la tecnologia Shock Freeze che permette di congelare gli alimenti 3 volte più velocemente e il sistema Stop Frost che consente di sbrinare il freezer in un minuto senza doverlo svuotare né spegnere, con risparmio di tempo, cibo ed energia.

Una "Seamless life" è il desiderio di coloro che ricercano efficienza, semplicità e praticità in ogni momento della giornata. L'ecosistema domestico dev'essere fluido, senza impedimenti, per ottimizzare spazio e tempo. Così la lavatrice è attivabile e programmabile da remoto con l'App 6° Senso Live Technology e sa individuare il ciclo ideale di lavaggio per un trattamento personalizzato dei capi. Anche l'asciugatrice è connessa e, in base alle impostazioni usate per la lavatrice, seleziona da sé il ciclo di asciugatura migliore. Tutto è selezionabile e controllabile da remoto in tempo reale e anche eventuali problemi sono prontamente segnalati dall'App con un alert.

«Trait d'union tra tutte le tendenze è un bisogno trasversale e sempre più importante -afferma Marco Balliano, general manager Food preparation & buil-in Whirlpool EMEA-, che è quello della connettività. Il team cross-funzionale dell'hub Whirlpool di Cassinetta di Biandronno lavora su questo tema da oltre tre anni per lanciare nel 2015 quattro categorie di elettrodomestici intelligenti (lavatrice, asciugatrice, frigorifero e lavastoviglie) che integrano la tecnologia wi-fi e la nuvola, quindi l'utilizzo delle app. Anche questo, del resto, è uno stile di vita sempre più diffuso e che ci sembra determinante far nostro per concepire gli elettrodomestici di un futuro ormai molto prossimo».

www.whirlpoolcorp.com
www.whirlpool.it

martedì 22 aprile 2014

Vendita diretta: le aziende associate Univendita rappresentano il 44% del settore in Italia

Oggi il centro studi Avedisco, cioè l'altra associazione di categoria del nostro mondo della vendita diretta a domicilio, ha diffuso i dati stimati del settore in Italia, indicando il fatturato complessivo delle aziende italiane in 2.780 milioni di euro.
Ne consegue che Univendita, con le sue 12 aziende associate, che nel 2013 hanno fatturato complessivamente 1 miliardo e 220 milioni di euro, rappresenta il 43,9% del settore.
Avedisco, le cui 34 aziende associate hanno realizzato un fatturato di 822 milioni di euro, invece, è rappresentativa del 29,6% del mercato della vendita diretta in Italia.
Le 78 aziende italiane (stima Avedisco) non rappresentate da una delle due associazioni di categoria, invece, complessivamente hanno realizzato un fatturato nel 2013 pari a 738 milioni di euro, ovvero il 26,5% del giro di affari italiano.
Stando alle stime diffuse, il fatturato medio delle aziende della vendita diretta sarebbe pari a 22,4 milioni di euro. È invece di 101,7 milioni di euro il fatturato medio delle aziende associate Univendita, che rappresentano l'eccellenza della vendita diretta in Italia.

Ciro Sinatra, 52 anni, è il presidente di Univendita, la maggior associazione di categoria che riunisce le aziende di eccellenza operanti nel campo della vendita diretta a domicilio. Le imprese associate a Univendita contano oltre 71mila collaboratori in tutta Italia e hanno realizzato nel 2013 un fatturato complessivo di 1 miliardo e 220 milioni di euro, segnando un + 3,5% rispetto al 2012 e in crescita del 30% circa dal 2009 al 2013.

 

L'Europa premia la tecnologia italiana antispreco che recupera ogni anno 18mila km di imballaggi

Grazie alla tecnica brevettata da Rotoprint Sovrastampa le aziende risparmiano e viene salvaguardato l'ambiente.
Per questo l'azienda di Lainate (MI) ha ricevuto l'Alufoil Trophy 2014 nella categoria "Resource Efficiency"


Riciclare al 100% gli imballaggi obsoleti o difettati sovrastampandoli, ottenendo materiale da riutilizzare come fosse nuovo. È questa la specialità di Rotoprint Sovrastampa, azienda di Lainate (MI) che oggi viene premiata dalla European Aluminium Foil Association, la più importante associazione europea di aziende legate alle tecnologie per la lavorazione dell'alluminio, con l'Alufoil Trophy 2014 per la categoria "Resource Efficiency", cioè per il contributo dato ai clienti sul fronte del risparmio e della sostenibilità ambientale. Il premio verrà ritirato durante la fiera tedesca Interpack che si terrà a Düsseldorf dall'8 al 14 aprile.
«Aver vinto questo premio per l'uso efficiente delle risorse è molto importante per noi -commenta Giovanni Luca Arici, titolare dell'azienda assieme al padre e fondatore di Rotoprint Sovrastampa Gian Carlo- perché valorizza l'obiettivo più importante della sovrastampa e il significato di uno dei nostri slogan: "Riusa, Riduci, Ricicla". Inoltre questo riconoscimento ci permetterà di far conoscere la nostra tecnologia di sovrastampa, che parla ancora a un mercato di nicchia, in tutta Europa».
Il metodo di Rotoprint Sovrastampa consente di correggere errori, modificare grafiche e testi o addirittura cambiare completamente volto a un materiale per imballaggio. Per le aziende si tratta di un problema cha comporta alti costi in termini di stoccaggio e smaltimento dei materiali obsoleti o difettati, oltre che di produzione di nuovi imballaggi.
Il lavoro premiato dalla EAFA, in particolare, è un perfetto esempio di ciò che fa Rotoprint Sovrastampa. «Il cliente -spiega sempre Arici- aveva lanciato un nuovo sapore, albicocca, per la sua linea di frutta al cucchiaio, e aveva in magazzino un grosso stock di alluminio in bobina già stampato con un motivo di fragole per i coperchi delle vaschette. Così, si è rivolto a noi per trasformarli completamente, sovrastampandoli, in materiale rispondente alle sue nuove esigenze».
«È un risultato fantastico -ha commentato Marc Caul, technical manager per il packaging per Tesco e membro della giuria di EAFA- Normalmente quando parliamo di uso efficiente delle risorse immaginiamo una semplice riduzione dei materiali usati, ma qui si tratta di un riciclo al 100% per un materiale che sarebbe stato del tutto scartato, e quindi il premio è pienamente meritato».
Anche gli effetti sull'ambiente sono impressionanti. Basti pensare che senza Rotoprint Sovrastampa, in quasi quarant'anni di attività, sarebbero stati mandati in discarica o all'inceneritore più di 750.000 Km, pari a quasi un viaggio di andata e ritorno dalla Terra alla Luna.
Molti i premi vinti per questo motivo da Rotoprint nel corso degli anni. L'americana FPA - Flexible Packaging Association ha conferito all'azienda il Silver Flexible Packaging Achievement nel 2013 nella sezione "Environmental & Sustainability Achievement Award"; la GAA - Gravure Association of America nel 2012 ha premiato l'azienda di Lainate con il Golden Cylinder nella categoria Technical Innovation; nello stesso anno il Corriere della Sera ha riconosciuto all'azienda di Lainate il Sette Green Awards; l'E.R.A (European Rotogravure Association) ha premiato Rotoprint Sovrastampa con l'Innovation Award 2011; nello stesso anno l'associazione Americana PLGA Global ha conferito una menzione d'onore all'ultima edizione dei Print Quality Awards. Già nel 1993 il procedimento brevettato della sovrastampa aveva vinto l'Oscar dell'Imballaggio (conferito dall'Istituto Italiano Imballaggio).

www.rotoprint.com

Il microcredito come risposta ai bisogni emergenti

Tre soggetti danno vita ad un progetto sperimentale per sostenere nuove povertà e necessità urgenti. Un esempio già preso a modello dalla Provincia di Milano. A Busto Garolfo Comune, Banca di Credito Cooperativo e Caritas fanno rete. Al via anche la nuova carta sociale comunale ricaricabile per l'erogazione dei sussidi.

Per rispondere ai bisogni occorre fare rete. Comune di Busto Garolfo, Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate e Caritas parrocchiale hanno siglato una convenzione per dare vita al nuovo progetto sperimentale di microcredito in aiuto alle famiglie in difficoltà. L'obiettivo è sostenere la crescita socio-economica di famiglie a rischio di povertà o in stato di forte disagio sociale ed economico con dei piccoli prestiti mirati a risolvere emergenze contingenti.
La filosofia alla base è quella della responsabilità condivisa. O meglio, «dell'aiutarsi a vicenda», sottolinea il presidente della Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate, Roberto Scazzosi. «Come realtà locale e come realtà di credito cooperativo abbiamo fatto della mutualità e dell'aiutarsi a crescere i nostri principi cardine. Sta infatti scritto nella nostra Carta dei Valori che "obiettivo del Credito Cooperativo è produrre utilità e vantaggi, è creare valore economico, sociale e culturale a beneficio dei soci e della comunità locale e "fabbricare" fiducia"; lungo questa linea ci siamo mossi facendo nostra l'iniziativa del Comune».
Il progetto sperimentale di microcredito si inserisce nella collaborazione avviata tre anni fa tra gli stessi tre soggetti con l'iniziativa "Lavori in corso" per creare occasioni di occupazione attraverso lavori socialmente utili. Osserva il sindaco di Busto Garolfo, Angelo Pirazzini: «Il microcredito vuole essere una risposta ai bisogni caratterizzati da straordinarietà, essenzialità e sostenibilità. Ovvero, esigenze temporanee e improvvise che riguardano bisogni primari - ad esempio pagamento dell'affitto o di utenze, spese mediche - a patto che ci siano le condizioni per una restituzione del prestito. Si vuole stimolare l'autonomia, la responsabilità, le capacità di chi riceve il finanziamento, mettendolo nella condizione di realizzare il proprio progetto di vita ». In altri termini, «parliamo di educazione assistenziale», aggiunge don Ambrogio Colombo parroco di Busto Garolfo e presidente della Caritas. «Viene posta una rete a sostegno delle nuove povertà nell'ottica di dare delle risposte, ma anche di creare un volano di crescita. Il concetto dell'aiuto è propedeutico a quello dell'educazione e della crescita affinché chi oggi viene aiutato possa un domani aiutare altri». Il progetto sembra già destinato a fare scuola. Come afferma l'assessore alle Politiche sociali della Provincia di Milano, Massimo Pagani: «La capacità dei soggetti del territorio di fare rete è fondamentale per dare risposte concrete alle necessità di una fetta sempre maggiore di cittadini. La condivisione di risorse e competenze tra enti pubblici e privati, Terzo settore e soggetti ecclesiali é un metodo di lavoro che la Provincia ha sempre promosso, forte anche dei suoi compiti di coordinamento territoriale. L'assessorato provinciale alle Politiche sociali sta progettando interventi di sostegno al reddito similari, seppur su scala più vasta, a quello realizzato a Busto Garolfo, che certamente rappresenterà un modello di riferimento».
Il progetto sperimentale di microcredito prevede l'erogazione di importi fino a 1.500-2.000 euro da restituire in massimo due anni; ogni richiesta sarà vagliata dai Servizi sociali del Comune e dalla Caritas e inserita in un progetto personalizzato con obiettivi e impegni. Sono previsti attività di monitoraggio e accompagnamento del beneficiario del prestito da parte dei Servizi sociali e della Caritas.
Accanto a questa iniziativa, l'amministrazione comunale, con la Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate, lancia anche una nuova card per l'erogazione dei sussidi comunali. Non più dei buoni, ma una carta di credito prepagata, meno riconoscibile e che potrebbe essere anche impiegata in differenti negozi. «L'intento è intervenire con uno strumento più agevole per sostenere le famiglie bisognose, coinvolgendo tutti gli esercizi pubblici del paese», spiega l'assessore ai Servizi sociali di Busto Garolfo, Vittorio Castoldi. «Auspichiamo una collaborazione da parte dei commercianti con l'applicazione di uno sconto del 5% (come già avviene per la social card) sugli acquisti effettuati con la carta sociale comunale». L'uso della card permetterebbe di verificare l'effettiva spesa ma anche alleggerire il lavoro burocratico degli uffici.

Cambio di proprietà per Garmont

Il marchio veneto leader nel segmento della calzatura outdoor è stato acquisito dal Gruppo Bressan.

Creata una nuova società, Garmont International Srl, che avrà l'obiettivo di rendere il brand ancora più competitivo sia in Italia che all'estero. 

 

Cambio di proprietà per Garmont, marchio veneto leader nel segmento delle calzature per l'escursionismo e altre attività all'aperto. Il Gruppo Bressan, di Pierangelo Bressan, ha infatti siglato un accordo che prevede l'acquisizione del marchio italiano la cui gestione viene affidata alla nuova società Garmont International Srl. 
Pierangelo Bressan, titolare dell'azienda Prisma 2 Srl (specializzata nel design e nello sviluppo di abbigliamento outdoor) e presidente di Pedarco Srl (depositaria dell'innovativo sistema Pedarco® per l'automatizzazione dei cavalcavia pedonali) è anche cofondatore e azionista di VeNetWork SpA, importante network di circa 50 imprenditori veneti che si è posto come mission la promozione della cultura d'impresa attraverso il finanziamento di attività imprenditoriali con particolare attenzione al territorio e all'occupazione. Bressan è inoltre cofondatore e azionista di VeNetronic Srl, network con le stesse finalità di VeNetwork ma operativo prevalentemente nel settore dell'elettronica e della gestione dell'energia tramite altre sub-holding alla stessa collegata.
La nuova azienda, cessionaria del brand, manterrà la sede operativa a Volpago del Montello, in provincia di Treviso, avvalendosi delle professionalità già presenti nella gestione precedente. Un chiaro segnale, quello lanciato dalla nuova proprietà, di radicamento e fedeltà a un territorio che ha visto nascere e affermarsi uno dei marchi italiani più famosi al mondo nell'ambito della calzatura outdoor, a cui si unisce la volontà di mantenere posti di lavoro in una regione già profondamente segnata dalla crisi.
"
Sono orgoglioso di rilevare un brand dal potenziale notevole, leader di mercato e particolarmente ricco di storia - ha dichiarato Pierangelo Bressan, presidente di Garmont International Srl -. Il nostro principale obiettivo sarà quello di rafforzare ulteriormente la leadership di Garmont rendendolo ancora più competitivo in un mercato in continuo cambiamento, ma anche di rafforzare i nostri servizi per meglio incontrare le necessità del cliente."
Garmont International Srl dunque continuerà a impegnarsi per offrire al mercato una gamma completa di calzature destinata agli appassionati dell'outdoor, proponendo modelli altamente performanti e sempre all'insegna dell'alta qualità e tecnicità, con l'obiettivo di migliorare continuamente l'esperienza dell'utente finale, in termini di comfort e funzione.
Fondato nel 1964, Garmont è un marchio leader nella produzione di calzature da montagna e altre attività outdoor, distribuito a livello mondiale in oltre 40 paesi. Da sempre sinonimo di qualità e innovazione tecnologica, il brand ha fatto della ricerca costante dei materiali e di nuove soluzioni il proprio tratto distintivo, assicurando nel contempo artigianalità e cura del dettaglio che da sempre contraddistinguono tutte le calzature Garmont.

www.garmont.com

EIRE, fiera internazionale del Real Estate: Tourism for Italy

La rigenerazione del patrimonio pubblico italiano per lo sviluppo turismo sarà uno dei temi di punta di EIRE la fiera internazionale del Real estate, a Fieramilanocity dal 24 al 26 giugno.
Con "Tourism for Italy" compagnie alberghiere e professionisti del settore illustreranno i migliori progetti di sviluppo e di riconversione e verranno presentate le principali iniziative di ristrutturazione per realizzare in Italia, strutture ricettive in linea con la nuova tendenza del turismo di lusso. "Tourism for Italy" non sarà solo uno spazio espositivo ma sarà predisposta un'area dedicata alla presentazione delle migliori opportunità d'investimento destinate a iniziative immobiliari turistiche. Tra queste, per esempio, le formule moderne dell' "albergo diffuso" e del "resort integrato": il primo, grazie al recupero dell'esistente, mira a conciliare la vacanza con la riscoperta di borghi inesplorati (15.000 in Italia); il secondo coniuga, invece, l'esigenza turistica tradizionale con l'organizzazione di eventi paralleli e la valorizzazione del patrimonio naturalistico.
"L'Italia, che dispone di ben 49 siti catalogati dall'Unesco nella celebre "World Heritage List", deve ripartire dai suoi asset storici, naturali e antropologici - ha dichiarato il presidente di Ge.Fi. - Gestione Fiere Spa, Antonio Intiglietta -. In quest'ottica, il mondo del real estate italiano fornirà il proprio contributo rilanciando, con forza, il tema della rigenerazione".

Tecnosicurezza: «Le aziende italiane sono a rischio: cellulari e social i più esposti»

In un evento organizzato a Mogliano Veneto (TV) da beanTech e Dell SonicWall è stata tracciata l'anatomia dei rischi e delle soluzioni.

Avete memorizzato il pin della carta di credito sul cellulare? Usate sempre la stessa password, che magari è il nome di vostro figlio?Pensate che un buon firewall unito a un buon antivirus metta il vostro computer al riparo dai pericoli? Attenzione, siete dei bersagli facili per gli attacchi informatici. E il fatto di essere in buona compagnia, non è certo una consolazione. È quanto emerso dall'incontro che si è svolto giovedì 27 marzo a Mogliano Veneto (TV) dal titolo "Sicurezza informatica secondo Dell SonicWall".
I professionisti di beanTech, azienda friulana specializzata in soluzioni IT, insieme con Dell SonicWall, azienda leader a livello mondiale per le soluzioni di protezione di dati e rete, hanno tracciato l'anatomia degli attacchi informatici più frequenti e delle soluzioni per difendersi. Ne emerge un quadro a tinte fosche, in cui prevale la scarsa conoscenza della portata del problema e dei rischi che si corrono, soprattutto a livello aziendale. «Lo spionaggio industriale è molto diffuso, anche tra le PMI italiane, e spesso si è vittima di attacchi senza nemmeno saperlo - argomenta Daniele Berini, sales specialist di beanTech -. Ci siamo imbattuti in un'azienda che perdeva sempre i bandi di gara, in quanto una concorrente faceva offerte più basse di pochi euro: abbiamo scoperto che erano riusciti a entrare nel sistema aziendale in modo da vedere l'offerta in anteprima e tarare la loro di conseguenza».
Oggi, soprattutto per le piccole e medie imprese, il rischio di essere oggetto di un attacco informatico è molto più di un'ipotesi: «Quasi tutte le aziende hanno molti "punti scoperti" che possono essere presi di mira dai cyber criminali: di solito tali aziende investono in soluzioni che, quasi sempre, sono slegate tra loro o che non riescono a tenere il passo delle nuove minacce - dice Cristiano Cafferata, team leader Dell Security Italia -. Facciamo l'esempio di una casa: è come avere l'allarme sulle porte, ma non sulle finestre. Molte aziende, ad esempio, hanno un buon firewall, ma non sanno che, se anche l'email non è protetta, può far entrare dei sistemi che lo "aggirano". Senza contare che, sia gli attacchi, sia le soluzioni, sono in costante mutamento. La proposta di Dell è la Connected Security per far lavorare in sinergia i vari dispositivi di sicurezza, mantenendoli sempre aggiornati. Uniscono ad esempio il firewall con l'antispam con l'identificazione dell'utente, in modo da non lasciare punti scoperti».
Secondo i dati Dell, il 79% delle aziende che l'anno scorso hanno avuto incidenti informatici hanno avuto un impatto finanziario o sulla reputazione. Oggi il 75% degli attacchi ha delle motivazioni economiche e non ha un target specifico. E poi ci sono le nuove frontiere degli attacchi informatici: il 29% degli attacchi viaggia sui social (e-mail, telefonini e social network).
«Le vulnerabilità non risolte e la perdita di dati sono ancora argomenti caldi in tema di sicurezza, ma ciò che rende la loro risoluzione ancora più difficoltosa è dato dalla diversità dei dispositivi su cui si fruiscono le informazioni - aggiunge Claudia Parodi, channel account manager di Dell SonicWall -. Gli smartphone sono uno dei fronti più esposti agli attacchi per diversi motivi: sono molto più diffusi dei computer ed è quindi normale che diventino dei bersagli; non sono stati creati con il concetto della sicurezza ed infine, in quanto spesso utilizzati attraverso il BYOD - Bring Your Own Device (ossia la possibilità di usare i propri dispositivi per accedere alle informazioni aziendali e alle loro applicazioni), sono esposti a notevoli rischi. Senza considerare che basta banalmente perdere il telefono per perdere i dati. Anche aziendali».
Le soluzioni esistono, basta affidarsi ad esperti: «Oggi ci sono gli MDM, Mobile Device management, software che nascono per il controllo e che permettono di dividere in due il disco dello smartphone, una parte per i dati aziendali e una per quelli personale. In questo modo l'azienda può cifrare la parte che la riguarda, anche quando vengono esportati su cloud o su Dropbox, può cancellare i dati in caso di furto/perdita o geolocalizzarli» conclude Cafferata.
All'incontro organizzato da beanTech e Dell SonicWall hanno partecipato 34 IT manager delle più importanti aziende della zona confermando l'attualità del tema e l'interesse verso le soluzioni informatiche più evolute, capaci di far fronte ai rischi odierni, ma anche di evolversi con l'evoluzione di essi.

www.beantech.it