venerdì 28 giugno 2013

Stelvio Kontek rafforza la presenza in Europa

Stelvio Kontek, principale fornitore di soluzioni per la connessione, rafforza la propria presenza in Europa: la sussidiaria Sofidis diventa dal primo Luglio a tutti gli effetti Stelvio Kontek France e coprirà i mercati di lingua francese. Sofidis, con sede nei pressi di Parigi, è riconosciuta in Francia come punto di riferimento competente in due aree in particolare: i connettori per circuito stampato e la commutazione interfaccia uomo-macchina. Durante gli ultimi 25 anni l'azienda ha acquisito e sviluppato una particolare esperienza combinando il ruolo di distributore e di supporto agli OEM offrendo servizi e prodotti industriali. Con il cambio di denominazione sociale in Stelvio Kontek France il team di ingegneri dell'azienda sono ancora di più in diretto contatto con la casa madre sono così in grado di proporre ai propri clienti soluzioni allo stato dell'arte, potendo contare sulla forte cultura industriale e l'ampia gamma di prodotti di Stelvio Kontek.
Vincent Parenti, Presidente di Stelvio Kontek France, commenta: "Questo cambio rappresenta per noi una nuova sfida in un momento storico difficile, la sinergia tra la nostra competenza sul mercato francese e la forte verticalizzazione di Stelvio Kontek ci permetteranno di offrire soluzioni adeguate e competitive, nonché supporto tecnico commerciale".
Stelvio Kontek continua quindi con il piano di sviluppo commerciale iniziato nel 2010 con l'apertura dell'ufficio a Hong Kong, per essere sempre più vicini ai propri clienti.
 

giovedì 27 giugno 2013

La tecnologia di ABB per migliorare la qualità dell'energia in Sardegna

Soluzioni per la regolazione rapida della tensione per una trasmissione stabile e affidabile dell'energia

 

ABB, Gruppo leader nelle tecnologie per l'energia e l'automazione, fornirà una soluzione con compensatori sincroni da installare presso la stazione elettrica di Codrongianos nella Sardegna settentrionale. L'ordine, assegnato da Terna, l'operatore di rete leader in Italia, è stato aggiudicato in associazione temporanea d'impresa con Ansaldo Energia. La soluzione chiavi in mano comprende la progettazione, la fornitura, la messa in servizio e le attività di manutenzione e ha un valore di circa 20 milioni di dollari. Lo scopo di fornitura ABB comprende i trasformatori, i quadri di bassa e media tensione, i sezionatori, i sistemi di avviamento ed eccitazione, i cavi ed altre apparecchiature ausiliarie. ABB fornirà inoltre i sistemi di protezione e controllo e le soluzioni di monitoraggio e diagnostica dell'impianto. La messa in servizio  è prevista nel 2014. "Questa soluzione con compensatori sincroni è stata progettata per aumentare l'affidabilità, l'efficienza e la sicurezza funzionale del sistema elettrico" ha commentato Brice Koch, responsabile della divisione Power Systems di ABB. "La soluzione rappresenta un ulteriore esempio di come l'utilizzo di tecnologie ABB migliori la disponibilità e la qualità dell'energia consentendo la realizzazione di reti sempre più flessibili, affidabili, efficienti e intelligenti". Un compensatore sincrono è un generatore non collegato alla turbina. È progettato per regolare rapidamente i parametri energetici della rete di trasmissione, generando o assorbendo energia reattiva secondo necessità, regolando la tensione e migliorando il fattore energetico. L'impianto comprenderà due sistemi, ciascuno costituito da un compensatore sincrono da 250 MVA, il  sistema di eccitazione e avviamento di tipo statico con raffreddamento, un trasformatore elevatore da 330 MVA per la connessione alla rete a 380 kV, un interruttore di media tensione e tutti i sistemi ausiliari di protezione, comando, controllo e monitoraggio. Terna è stato il primo operatore indipendente di rete in Europa e vanta la sesta rete più ampia al mondo con oltre 63.500 km di linee elettriche.

 

www.abb.com

mercoledì 26 giugno 2013

Premio dei Premi per l'Innovazione 2013 conferito ad ABB

Il premio è stato consegnato dal Ministro Maria Chiara Carrozza in occasione della "Giornata Nazionale per l'Innovazione"

ABB, Gruppo leader nelle tecnologie per l'energia e l'automazione, è tra i vincitori dell'edizione 2013 del Premio dei Premi per l'Innovazione. Il prestigioso riconoscimento è stato consegnato dal Ministro dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca Maria Chiara Carrozza nel corso della celebrazione della Giornata Nazionale per l'Innovazione tenutasi oggi presso il Consiglio Nazionale delle Ricerche. Nell'ambito della giornata, il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha incontrato le aziende insignite del Premio Nazionale dell'innovazione. Giunto alla sua quinta edizione, il Premio dei Premi è istituito con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri presso la Fondazione Cotec, per concessione del Presidente della Repubblica Italiana, con l'intento di sostenere la capacità innovativa e creativa del nostro Paese nei settori chiave dell'economia, contribuendo all'aumento di competitività del sistema Paese. ABB è stata premiata per  il suo "ABB Energy Efficiency Award" giunto alla sua 5° edizione e che ogni anno premia le imprese italiane virtuose che investono con successo nell'innovazione tecnologica per migliorare la loro efficienza energetica e l'impatto ambientale delle loro attività produttive. Oltre alle Imprese, ricevono l'Award anche due giovani neo-laureati che abbiano sviluppato le loro tesi sull'innovazione in ambito efficienza energetica, tema che ha assunto un ruolo chiave e strategico all'interno della Strategia Energetica Nazionale. Dalla sua nascita nel 2008, l'ABB Energy Efficiency Award è stato assegnato a 20 realtà italiane in rappresentanza di grandi,  piccole e medie imprese che operano nel settore manifatturiero, delle industrie di processo, nel terziario, nei trasporti e nel comparto delle utility. Oltre a realtà imprenditoriali, tra queste compaiono anche istituzioni scolastiche, sanitarie e comunali. "Siamo estremamente orgogliosi che Confindustria abbia selezionato il nostro ABB Energy Efficiency Award nell'ambito dell'iniziativa "Premio dei Premi" e siamo certi che questo prestigioso riconoscimento diventerà per noi un ulteriore stimolo a continuare a creare valore aggiunto per l'Impresa Italiana grazie all'innovazione tecnologica" ha dichiarato Eliana Baruffi, Corporate Communications Manager di ABB Italia, ritirando il premio.

ABB (www.abb.it) è leader nelle tecnologie per l'energia e l'automazione che consentono alle utility e alle industrie di migliorare le loro performance, riducendo al contempo l'impatto ambientale. Le società del Gruppo ABB operano in oltre 100 paesi e impiegano circa 145.000 dipendenti.

lunedì 24 giugno 2013

ANIMA sgr ottimizza costi e tempi dei processi aziendali con la nuova infrastruttura Oracle

ANIMA sgr - primo operatore italiano indipendente nel settore del risparmio gestito con un patrimonio complessivo gestito di oltre 40 miliardi di euro - ha ottenuto un abbattimento del 50% dei costi e del 30% dei tempi dei processi aziendali grazie alle soluzioni Oracle Enterprise Edition per la gestione delle applicazioni custom Middleware e Business Intelligence relative alla valorizzazione dei fondi con la revisione completa delle modalità operative da e verso le banche depositarie e alla nuova architettura Oracle Real Application Clusters per gestire il carico delle richieste tra i server. E' stata adottata inoltre la soluzione Oracle Active Data Guard per replicare il database in caso di disaster recovery ed evitare un eventuale perdita di dati e sono stati installati 2 nuovi server Oracle Sun Fire X4270 M2 a supporto di Oracle Database per garantire la massima disponibilità e continuità dei sistemi per la gestione dei fondi 24/7. Il progetto è stato realizzato dalla società D&T Database & Technology - Gold Partner italiano di Oracle - che ha seguito il cliente dalla fase iniziale di valutazione degli obiettivi, fino all'analisi del business e all'implementazione effettiva della soluzione. Quest'ultima si è sviluppata in particolare in 2 fasi principali: durante la prima, durata 4 mesi, la società si è concentrata sugli aspetti di scalabilità, performance e garanzia di high availability, riorganizzando il controllo degli accessi ai diversi dati, seguendo normative ispettive interne e cercando di rimanere aderenti allo standard COBIT e strutturando le attività di fast recovery. Nella seconda fase del progetto invece, l'attenzione è stata rivolta alla Business Continuity attraverso la realizzazione di un sistema remoto per assicurare la replica dell'ambiente di produzione e di un sistema di gestione e monitoraggio centralizzato attraverso Oracle Enterprise Manager. Nata alla fine del 2011 dalla fusione tra ANIMA sgr e Prima sgr, la scelta della società è stata di utilizzare Oracle come database unico accentrando le attività business critical. Inoltre, in accordo con la normativa italiana, la società verifica le attività del fondo e pubblica la valorizzazione del patrimonio quotidianamente: per questo motivo si è deciso di implementare una soluzione in grado di garantire il funzionamento dei sistemi h24/7 e una business continuity in caso di disaster recovery. "Utilizzo Oracle da tantissimi anni e quando mi è stato chiesto di scegliere la soluzione migliore in ANIMA Sgr, non ho avuto dubbi. Per performance, flessibilità e affidabilità – ha sottolineato Cristiano Ziletti, Application Development Manager & Database Manager di ANIMA sgr - le soluzioni di Oracle non hanno eguali, pertanto sono le più indicate per quelle società, come ANIMA, dove velocità, sicurezza e garanzia sono fattori indispensabili. D&T Database & Technology ci supporta continuamente, anche dopo la messa in produzione del sistema - ha aggiunto - per migliorare e perfezionare sempre i nostri strumenti". "In considerazione degli obiettivi di crescita della società è stato fondamentale dotare l'infrastruttura di una soluzione scalabile e dinamica - ha dichiarato Sergio Mior, Amministratore Delegato di D&T Database & Technology - in grado di accogliere volumi sempre più grandi di flussi di dati e di fondi. La nuova infrastruttura risponde alle esigenze di Business Continuity e Disaster Recovery definiti come obiettivi primari dal cliente, realizzando nel contempo l'ottimizzazione dei costi e dei tempi di elaborazione dei processi aziendali".
 

venerdì 21 giugno 2013

Scazzosi, BCC: «Basta con gli abusi, il concordato deve garantire tutti»

"Auspico che l'intervento del Governo sia efficace per ridare al concordato le finalità sue proprie che avevano ispirato il legislatore con la sua introduzione. Se così non fosse allora occorrerà domandarsi quale sia la reale funzione di tale strumento, che dovrebbe garantire un equilibrio tra gli interessi dell'imprenditore in crisi e gli altri attori, ossia i lavoratori, i fornitori e i creditori in generale". Così Roberto Scazzosi, presidente della Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate, ha concluso il suo intervento in apertura del convegno "Crisi d'impresa - Nuove procedure concordatarie per uscire dalla crisi. Luci e ombre", che si è tenuto oggi nella sala Don Besana della sede Bcc a Busto Garolfo. Il saluto di Scazzosi si è soffermato sulle novità introdotte sul concordato fallimentare dal decreto "Fare"; una serie di garanzie tese a frenare gli abusi che hanno risposto alle richieste venute da più parti, dalla magistratura alla stessa Confindustria, ma un problema che anche la Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate, come banca locale, aveva in più occasioni denunciato. Scazzosi, all'inizio del 2013, aveva lanciato un allarme per il numero crescente dei concordati, denunciando un utilizzo improprio degli stessi, e questo soprattutto con l'introduzione del concordato in bianco da parte del Governo Monti nel 2012. Il presidente della Bcc aveva allora auspicato un intervento del legislatore per modificare la legge e tutelare a tutti i soggetti economici coinvolti nella procedura. "L'intervento correttivo portato dal decreto dell'Esecutivo pone più controlli sui concordati e per stessa ammissione del ministro della Giustizia "riprende le finalità che ne hanno ispirato l'introduzione", ha ricordato Scazzosi.
Nei tre tribunali di riferimento per l'operatività della Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate il ricorso alle procedure concordatarie dal 2007 al 2012 è in media triplicato dal 2007 al 2012, passando da 472 casi a 1212 a Milano, da 36 a 113 a Busto Arsizio (Varese) e da 36 a 120 a Varese.

Conad in crescita

Conad cresce (+7,3%) e investe nello sviluppo 240 milioni di euro.
"In un anno difficile per i bilanci delle famiglie e per i consumi, scesi del 4,3 per cento a fine 2012 (fonte: Istat), Conad registra dati in controtendenza rispetto al mercato e chiude il bilancio con risultati positivi, resi possibili soprattutto dall'impegno dei nostri soci imprenditori. Preoccupa, però, il consistente calo dei consumi e il più che probabile aumento dell'Iva, che penalizzerà in modo pesante le famiglie italiane e le tariffe – costi di energia, trasporti, materie prime… – con una crescita incontrollata dei prezzi", annota il direttore generale di Conad Francesco Pugliese commentando i dati di bilancio. "Riteniamo inaccettabile l'idea che si possa pensare di contenere la spesa pubblica semplicemente aumentando le tasse e innalzando di un altro punto percentuale l'Iva. Il rilancio dell'economia e dei consumi impone, prima di tutto, di rendere più razionale ed efficiente la spesa pubblica, che, con i suoi 800 miliardi di euro, vale il 50 per cento del Pil nazionale e sottrae risorse all'attività economica privata". Il giro d'affari ha raggiunto i 10,907 miliardi di euro, in crescita di 747 milioni rispetto al 2011 (+7,3 per cento), realizzato con 2.828 soci imprenditori e 3.067 punti di vendita – presenti in 108 delle 110 province italiane – per 1.722.332 mq, una superficie superiore di 158.171 mq a quella dell'anno precedente. Grazie alle nuove aperture, la quota di mercato è cresciuta di 0,7 punti percentuali, attestandosi all'11,3 per cento (fonte: Guida Nielsen Largo Consumo) e avvicinando sempre più il leader assoluto del mercato. Conad dà lavoro a 46.120 addetti tra punti di vendita, cooperative, consorzio e centri di distribuzione, senza considerare l'indotto. La produttività dei punti di vendita è stata superiore alla media di mercato (5.400 euro/mq/anno) e si è attestata a 6.150 euro, pur con una dimensione media più piccola, 575 mq di superficie di vendita, rispetto ad altre catene della moderna distribuzione (fonte: Guida Nielsen Largo Consumo).
Conad ha rafforzato la propria leadership nei supermercati con il 17,9 per cento di quota e nel libero servizio con 14,6 per cento, in crescita costante negli ultimi anni (fonte: guida Nielsen Largo Consumo). Migliorata anche la solidità patrimoniale: nel 2012 il patrimonio netto consolidato ammonta a 1,8 miliardi di euro, in crescita di 150 milioni rispetto all'esercizio precedente, ed è alla base dei progetti di sviluppo per il futuro. Per l'anno in corso sono in programma nuove aperture per 91 mila mq con un investimento di 240 milioni di euro e la creazione di oltre 2.200 nuovi posti di lavoro.
 

Rete Imprese Italia su aumento IVA: pmi al collasso, no aumento tasse e ridurre IMU

Necessario trovare risorse in azione più incisiva di spending review

La drammaticità della situazione, evidente a tutti e confermata dai dati, impone al Governo l'urgenza di varare misure che diano risposte immediate a famiglie e imprese che ormai sono allo stremo. Misure che dovrebbero produrre immediatamente segnali di un'inversione di tendenza rispetto alle politiche del rigore e dell'austerità del passato e quindi creare le condizioni di una ripresa dell'economia, sul tipo di quelle adottate con la conferma dei bonus sulle ristrutturazioni e il risparmio energetico. Viceversa, nonostante gli intendimenti e le dichiarazioni di tutti i partiti che sostengono il Governo, si conferma, di fatto, in queste ore il ricorso alla leva fiscale attraverso l'aumento dell'Iva dal 1° luglio, dimenticando i gravi effetti negativi che questa misura produrrebbe sull'economia reale: ulteriore contrazione dei consumi, chiusure di imprese e un impatto sui prezzi tra luglio e agosto tra lo 0,3%-0,4%, il cosiddetto "effetto scalino". Le imprese del terziario di mercato e dell'artigianato, che vivono prevalentemente di domanda interna e che scontano gli effetti di un livello record di pressione fiscale, di una stretta creditizia senza precedenti, di una burocrazia asfissiante, complicata e costosa, anche per ottenere il pagamento dei crediti dalle pubbliche amministrazioni, non sono più nella condizione di sopportare ulteriori aumenti di tasse. Rete Imprese Italia ritiene, quindi, una scelta ineludibile quella di cancellare definitivamente l'aumento dell'Iva e di escludere dall'imposizione tutti gli immobili strumentali all'attività d'impresa e chiede al Governo di trovare le risorse necessarie attraverso una più coraggiosa e incisiva azione di spending review.

www.confcommercio.it

 

 

giovedì 20 giugno 2013

ABB si aggiudica un ordine del valore di 100 milioni di dollari per un impianto oil and gas in Algeria

ABB, Gruppo leader nelle tecnologie per l'energia e l'automazione, si è aggiudicata un contratto EPC (ingegneria, approvvigionamento e costruzione) per la realizzazione di una nuova stazione di pompaggio di GPL (gas di petrolio liquefatto) nel distretto di Hassi Messaoud per incrementare la capacità del gasdotto LR1 in Algeria. Il contratto è stato assegnato da Sonatrach, l'ente oil and gas algerino, e ha un valore di 100 milioni di dollari. L'ordine è stato registrato nel quarto trimestre del 2012. La nuova stazione di pompaggio è parte di un progetto di espansione che prevede l'aggiunta di un secondo gasdotto tra Haoud El Hamra e Hassi R'Mel al fine di aumentare la capacità di trasporto di GPL da 4,5 milioni a 11 milioni di tonnellate all'anno. Hassi R'Mel è il più grande giacimento di gas dell'Algeria e centro principale della rete di trasporto del gas naturale del paese. Da Hassi R'Mel il gas è trasportato tramite gasdotto ai terminali sulla costa mediterranea per l'esportazione in Europa, o per la trasformazione in gas naturale liquefatto. ABB è responsabile delle attività di progettazione, ingegneria, approvvigionamento, messa in servizio e avviamento, le attività saranno realizzate e coordinate dal Centro di Eccellenza EPC di ABB SpA in Italia, mentre i lavori di costruzione e installazione saranno eseguiti da Sarpi, una joint venture paritetica di proprietà di ABB e Sonatrach. ABB fornirà inoltre una stazione di pompaggio di GPL completa, incluse tutte apparecchiature elettriche, meccaniche e piping. La fornitura comprende un'ampia gamma di prodotti e sistemi ABB per l'automazione e l'energia, tra cui interruttori, trasformatori, motori, sistemi di azionamento a velocità variabile, strumentazione, sistemi di controllo distribuito e di sicurezza, così come un sistema di controllo, supervisione e acquisizione dati (SCADA) per il nuovo gasdotto che avrà una lunghezza di 400 chilometri. Il completamento dell'impianto è previsto entro marzo 2015. "Questo contratto riconferma le capacità di ABB di realizzare progetti EPC nel settore oil and gas e rafforza ancora una volta il nostro rapporto con Sonatrach in Algeria," ha dichiarato Enrico Di Maria, responsabile della divisione Process Automation di ABB in Italia e nella Regione Mediterranea. "La continua collaborazione indica che stiamo andando nella giusta direzione, combinando le nuove tecnologie con le competenze locali per rendere i nostri clienti sempre più competitivi". ABB ha realizzato con successo numerosi impianti oil and gas in Algeria. Tra gli altri contratti EPC in corso nel paese si ricordano: il progetto di El Merk, del valore di 650 milioni di dollari, uno dei più grossi impianti EPC nella storia di ABB; il progetto per l'eliminazione delle emissioni gassose in atmosfera a Haoud Berkaoui e il progetto per la realizzazione dei centri di trattamento e distribuzione del gas a Menzel Ledjmet East nel bacino di Berkine. ABB (www.abb.com) è leader nelle tecnologie per l'energia e l'automazione che consentono alle utility e alle industrie di migliorare le loro performance, riducendo al contempo l'impatto ambientale. Le società del Gruppo ABB operano in oltre 100 paesi e impiegano circa 145.000 dipendenti.
 

Politiche di remunerazione verso una maggiore trasparenza

I risultati del Say on Pay nel 2012 lasciano ben sperare per il futuro.
Il dissenso emerso genererà una reazione tra le società quotate e nelle prossime stagioni assembleari i risultati lo confermeranno.

Con l'introduzione nel TUF dell'art. 123-ter è stato stabilito che le società debbano predisporre ogni anno una relazione sulla remunerazione. La relazione, approvata dal consiglio di amministrazione, è sottoposta, per quanto riguarda la prima sezione contenente la politica della società in materia di remunerazione dei componenti degli organi di amministrazione, dei direttori generali e dei dirigenti con responsabilità strategiche, nonché le procedure utilizzate per l'adozione e l'attuazione di tale politica, al voto dell'assemblea di approvazione del bilancio. Il 2012 è stato il primo anno in cui le politiche di remunerazione sono state sottoposte al voto degli azionisti e i risultati hanno dimostrato che l'Italia non è fanalino di coda in Europa. Anzi. Sotto diversi punti di vista la stagione assembleare del 2012 ha confermato la qualità del sistema di corporate governance del nostro paese, pur rimanendo irrisolte delle criticità. "Il sistema di corporate governance italiano credo sia tra i migliori al mondo" ha affermato subito Massimo Menchini, direttore corporate governance di Assogestioni, nel corso del suo intervento al Salone del Risparmio 2013, durante l'evento 'Il voto sulla politica in materia di remunerazione. Risultati ottenuti e risultati sperati…' che ha riunito gli interventi di Carmine Di Noia, vicedirettore generale di Assonime, Stefano Marini, Ceo corporate advisory, South Europe & Latin America di Georgeson, Massimo Belcredi, Ordinario di Finanza aziendale all'Università Cattolica del Sacro Cuore - Consigliere di amministrazione di ERG e Arca SGR, e Luigi Zingales, consigliere di amministrazione in Telecom Italia - Robert C. Mc Cormack Professor of Entrepreneurship and Finance - University of Chicago Booth School of Business. Durante la conferenza il livello informativo delle società italiane è stato elogiato da tutti i relatori che non hanno però omesso le criticità, sia dei risultati emersi nel primo anno di voto sulla politica in materia di remunerazione, sia del sistema di corporate governance in generale. Secondo Marini, ad esempio, è importante segnalare che nel 2012, se "si esclude il peso degli azionisti di maggioranza che in molte realtà italiane vizia i risultati dei voti, è evidente come un terzo degli investitori, soprattutto nei casi in cui si registra una forte presenza di istituzionali, abbia espresso un voto negativo alle politiche di remunerazione presentate". Voto che, ricordiamolo, non è vincolante ma comunque serve per esprimere un dissenso su un aspetto oggi considerato molto delicato. "Un dissenso che si è concentrato" ha continuato Marini "sull'impossibilità di ottenere la restituzione degli incentivi versati in caso di obiettivi aziendali non raggiunti, sulle metriche relative agli incentivi di breve periodo e, soprattutto, sulle indennità di fine rapporto". Vietato però pensare che l'Italia abbia ricevuto una bocciatura da parte degli investitori istituzionali. Come ha ricordato nel corso dell'evento Belcredi, non dobbiamo dimenticare che il 2012 era il primo anno e, se confrontiamo i risultati dei voti con gli altri paesi europei, "l'Italia è perfettamente in linea con gli altri mercati. Inoltre è dimostrato che il dissenso emerso al primo anno tende con il tempo a ridursi. Anche perché, è vero che il voto non è vincolante, ma una reazione la genera sempre, inevitabilmente". Una reazione che non determinerà una riduzione dei compensi, né uno spostamento del potere decisionale, ma piuttosto un "aumento della trasparenza", ha concluso Belcredi. Quest'ultimo è un elemento importante anche per Luigi Zingales che, pur ammettendo che l'Italia in termini di corporate governance sulla carta non ha nulla da invidiare ad altri paesi, ha ricordato come il nostro paese sia purtroppo noto per "le regole meravigliose", ma anche per "un'applicazione delle regole che lascia sempre un po' a desiderare". Per questo Zingales ha invitato tutti a tenere ben presente che il voto sulle politiche di remunerazione non risolve problemi come il conflitto di interesse oggi esistente quando il ceo è anche l'azionista di maggioranza. E non può risolvere il difficile compito di chi deve stabilire il livello di remunerazione di un ceo, sul quale incide anche la volatilità elevata dei mercati. "Il Say on Pay (così viene chiamato in inglese il voto sulle politiche di remunerazione, ndr) è dal mio punto di vista una forma di disclosure che deve essere sempre più semplice e sempre più comprensibile a tutti", ha affermato Zingales, che non dimentica il rischio che alcuni hanno più volte evidenziato nel dibattere sul say on pay: più aumenta la disclosure sulla remunerazione, più aumentano i vincoli, più i manager di qualità sceglieranno vie diverse. Ma Zingales, come anche gli altri relatori, condividono il pensiero espresso all'inizio dell'evento da Di Noia: "In Italia abbiamo una quantità di informazioni in materia di governance e di remunerazione molto abbondante. Abbiamo un sistema complesso di regole e di autodisciplina che sicuramente è molto interessante", la sua adeguata applicazione permetterà a tutti gli azionisti, in primis quelli istituzionali, di essere soggetti attivi nella valutazione delle politiche sulla remunerazione. E magari, aggiungiamo noi, eliminare quelle distorsioni ricordate da Zingales, come, ad esempio, la proliferazione dei ruoli manageriali nelle società quotate e quindi dei soggetti remunerati molto.
 
 

martedì 18 giugno 2013

Antica Focacceria San Francesco: tutta colpa della birra

Sarà il primo evento che la Focacceria di Palermo ospita dopo la riapertura dello scorso 28 maggio ed è organizzato in collaborazione con la libreria La Feltrinelli, a pochi minuti da piazza San Francesco d'Assisi.

Teo Musso, mastrobirraio noto per avere aperto, 17 anni fa, uno dei primi birrifici artigianali italiani, sarà all'Antica Focacceria San Francesco il prossimo 18 giugno alle 20.30, dopo avere presentato il suo libro "Baladin. La birra artigianale. E' tutta colpa di Teo" in libreria, dove l'incontro con i suoi lettori è fissato per le 18.00.

Al pubblico della Focacceria racconterà come dal 1996 a oggi sono nati in Italia oltre 500 birrifici artigianali, sparsi nelle varie regioni.

Inoltre, tutti coloro che avranno acquistato il libro parteciperanno gratuitamente a una degustazione di birre che lo stesso Musso proporrà in abbinamento alle più tipiche specialità della Focacceria. Per tutti gli altri, l'aperitivo rinforzato ha un costo di 10 euro, comprese la degustazione delle varie birre.

"Ho creato le mie birre con l'idea di poterle abbinare al cibo" dice Musso "e con la voglia di far vivere un'esperienza gustativa dove la birra esalti i sapori del cibo e non li copra. Adoro la delicatezza decisa della focaccia palermitana che abbinerei alla Super dalle note maltate, di frutta secca e mandorla".

Oltre ad avere dato vita a un vero e proprio fenomeno economico e di costume, Teo Musso ha creato una platea di autentici appassionati che sono, in buona parte, suoi fan personali. I due incontri che lo vedranno protagonista martedì prossimo sono il primo frutto della collaborazione tra le librerie La Feltrinelli e i locali Antica Focacceria San Francesco, che da qualche mese fanno capo alla stessa holding.
 
Ufficio Stampa
Antica Focacceria San Francesco
www.afsf.it

L'innovazione energetica al centro della visione di ABB

ABB, Gruppo leader nelle tecnologie per l'energia e l'automazione, partecipa alla presentazione del Rapporto I-Com sull'innovazione energetica che si tiene oggi a Roma presso Palazzo Colonna alla presenza dei principali protagonisti del settore.

Nell'ambito del Rapporto redatto dall'Istituto della Competitività, ABB Italia ha illustrato la propria attività di ricerca e sviluppo indirizzata all'innovazione tecnologica in ambito energetico attraverso lo sviluppo di alcune eccellenze che hanno valorizzato a livello globale la leadership tecnologica del team italiano di ABB e che nell'ambito dei mercati globali cui l'intero Gruppo ABB ha accesso, trovano applicazione internazionale. Gli investimenti annuali in ricerca e sviluppo di ABB Italia sono allineati a quelli globali e rappresentano circa il 2% del fatturato e producono una registrazione media annuale di 27 brevetti esclusivamente nel nostro Paese. Tra le eccellenze messe in luce nel rapporto ha un posto di rilievo il progetto "Piattaforma per gli Audit energetici" realizzato da ABB Italia, che ha come centro focale l'efficienza energetica e come obiettivo quello di sviluppare, promuovere e realizzare strumenti e processi innovativi nonché concreti a supporto delle decisioni in questa direzione da parte di industrie, utilities, grandi infrastrutture e terziario, mettendo a frutto l'esperienza e la capacità consulenziale del proprio personale. Questi strumenti, in particolare, si concretizzano in una piattaforma online che consente la realizzazione di audit energetici scalabili in funzione della complessità delle realtà che vanno ad analizzare. Sempre nati dai centri di ricerca di ABB Italia sono anche i nuovi moduli di alta tensione PASS M0S, moduli prefabbricati, pre-testati in fabbrica, trasportabili completamente assemblati e senza necessità di ripetizione delle prove in alta tensione in sito. I moduli PASS, acronimo di "Plug And Switch System", sono il frutto del grande lavoro di ricerca e sviluppo nell'alta tensione che contraddistingue ABB e sono un prodotto che unisce innovazione e continuità. La caratteristica principale di tutta la famiglia PASS è il design compatto e modulare che li  rende perfettamente integrabili con i sistemi di smart grid. Grazie all'integrazione di tutte queste funzioni  il PASS equivale a un montante completo di alta tensione. ABB Italia sviluppa anche attività in partenariato con università e imprese del territorio. Un esempio di eccellenza che porta la tecnologia italiana nel mondo è rappresentata dai prodotti di bassa tensione: è recente il lancio di EMAX2 , il primo interruttore di bassa tensione al mondo con funzioni integrate di power management per la gestione dell'energia e la comunicazione nelle smart grid, nato dalla collaborazione tra il nostro centro di ricerca di Bergamo e l'Università di Bergamo. Un'innovazione che può portare a risparmi di energia pari al consumo elettrico di 1,4 milioni di famiglie europee. Sul fronte della collaborazione con le imprese del settore energetico è da segnalare la fornitura di ABB Italia a Enel Distribuzione di un sistema sperimentale di immagazzinamento dell'energia elettrica volto a studiarne i benefici all'interno della rete di distribuzione. Il sistema sarà integrato nella cabina primaria di distribuzione situata in Contrada Dirillo nella provincia di Ragusa, nella Sicilia meridionale, avrà una potenza nominale di 2 MW e sarà in grado di erogare potenza fino a 30 minuti. Il sistema di controllo consente il monitoraggio locale e da remoto dell'installazione dal centro di controllo di rete Enel. Il convertitore trasforma la corrente alternata utilizzata in rete in corrente continua necessaria alle batterie, e viceversa. L'infrastruttura contribuirà al mantenimento della stabilità della rete attraverso soluzioni quali la regolazione di frequenza, migliorando al contempo la qualità dell'energia e fornendo energia per far fronte ai picchi della domanda. "La Strategia Energetica Nazionale (SEN) attribuisce all'efficienza energetica un ruolo prioritario grazie anche al fatto che questo tema presenta un rilevante aspetto di trasversalità che la rende applicabile con  successo nella piccola, media e grande impresa, sia nel privato che nel pubblico. Si tratta di un vero e proprio  fattore abilitante funzionale al rilancio della competitività e della produttività nell'impresa italiana" afferma il responsabile del team Energy Efficiency di ABB Italia Luca Zanella. "Stante quindi il carattere strategico che l'efficienza energetica assume nell'ambito dell'innovazione energetica, ABB Italia si pone come azienda qualificata che opera sul mercato producendo e fornendo tecnologie, soluzioni e servizi alle imprese e guardando  al  cliente a tutto tondo, non puntando esclusivamente su  aspetti di carattere tecnologico ma anche su aree di intervento che portano all'ottimizzazione dei processi prendendo in considerazione l'affidabilità, la manutenzione e l'implementazione di sistemi di gestione dell'energia.

 

Vincenzo Tassinari lascia la presidenza di Coop Italia

Vincenzo Tassinari lascerà l'incarico di presidente del Consiglio di Gestione di Coop Italia: ad avere fatto lo scoop è il sito della rivista "BusinessPeople".
Secondo la fonte, la decisione del presidente troverà conferma solo fra una settimana quando si svolgerà l'Assemblea di Coop Italia.
Vincenzo Tassinari, classe 1949, ha assunto la carica nel 1988 e dunque è al timone del maggiore gruppo distributivo italiano da ben 25 anni.
Dal 2005, è anche presidente di Centrale Italiana, la centrale di marketing nata dall'alleanza tra Coop, Despar, Sigma e Il Gigante.
Alla base della decisione ci sarebbero attriti fra lo stesso presidente (che avrebbe voluto una maggiore centralizzazione delle decisioni) e le singole Coop che ultimamente sembrano volere condurre strategie sempre più autonome, sia in fatto di marketing che di gestione di alcune emergenze occupazionali.
Sempre secondo la rivista "BusinessPeople", sarebbe già pronta la successione: Marco Pedroni, presidente di Coop Consumatori Nordest è il nome indicato, ma lo stesso Pedroni starebbe ancora meditando la decisione.
Il compito del prossimo leader sarebbe quello di ricondurre Coop Italia al suo ruolo originario di centrale di acquisto.
 

lunedì 17 giugno 2013

Alce Nero e Unione Italiana Ristoratori: una partnership tutta bio

L'accordo punta ad esaltare i sapori, la qualità e le proprietà nutrizionali dei principali prodotti Alce Nero, protagonisti di ricette esclusive appositamente realizzate da Igles Corelli e altri chef UIR.

Alce Nero, lo storico marchio di oltre mille soci agricoltori biologici in Italia e nel Mondo, annuncia di aver siglato un accordo all'insegna della cucina con ingredienti biologici buoni, sani e puliti con UIR. Al centro della collaborazione: la valorizzazione degli alimenti biologici Alce Nero, che nascono da un'agricoltura che rispetta la terra, l'ambiente e l'uomo. I prodotti Alce Nero non solo nutrono con gusto, ma sono anche realizzati con precise scelte sugli ingredienti, evitando ogni tipo di conservante, edulcorante, sostanza chimica che mascheri il sapore, oli saturi come quello di palma o addensanti come la pectina. Nata nel 1971, l'Unione Italiana Ristoratori è l'Associazione leader in Italia nella promozione della cucina italiana di qualità. La filosofia della ristorazione UIR si basa, principalmente, sulla valorizzazione dei prodotti del territorio di appartenenza di ogni associato. La scelta delle migliori materie prime, unitamente alla creatività dei cuochi, è fondamentale nella creazione di piatti che siano espressione della grande cucina che la UIR rappresenta. 
Dieci nuove video ricette d'autore realizzate all'insegna delle "quattro stagioni dei sapori", curate dall'estro creativo del celebre Igles Corelli, dal giovane ma già affermato Alessandro Deho' e dall'estroso e geniale Fabrizio Barontini, saranno presto disponibili sul sito alcenero.com.

"Abbiamo deciso di siglare questa collaborazione con l'Unione Italiana Ristoratori non solo per esaltare l'arte della buona cucina biologica e per offrire nuovi suggerimenti ai nostri fruitori ma anche per valorizzare il gusto e la bontà del nostro biologico", ha commentato  Nicoletta Maffini, Responsabile marketing Alce Nero e Mielizia SpA. "Questa partnership ci permetterà inoltre di avvicinarci ad un settore per noi di sicuro interesse che speriamo possa portare a nuove collaborazioni commerciali".

Infine, i prodotti Alce Nero saranno i protagonisti del menù della Serata di Gala UIR al Casinò di Campione d'Italia.

www.alcenero.com 

Il successo nella comunicazione di crisi KitchenAid sui social media

La case history da manuale dell'ottobre 2012 durante il dibattito per le Presidenziali USA è stata ricordata da Giuseppe Geneletti di Whirlpool al Social Business forum di Milano: «Per gestire una crisi inattesa sui social media l'azienda deve "mettersi in ascolto"
definendo le responsabilità, allineando i messaggi, monitorando le reazioni e coordinando le risposte»


Cosa c'è di più inaspettato ed esplosivo di un dipendente che twitta dal login aziendale un insulto al presidente degli USA nel bel mezzo di un confronto elettorale? La gestione della comunicazione di crisi sui social media che ha coinvolto KitchenAid, marchio di Whirlpool, il 3 ottobre 2012 è il caso portato da Giuseppe Geneletti, director Communications and learning Whirlpool EMEA, nel suo intervento al Social business forum in corso a Milano. Trattando il tema "Managing the unexpected: social crisis control", Geneletti ha mostrato un breve video che sintetizza la successione rapidissima di eventi seguente al tweet di insulti postato da un dipendente del team Twitter di KitchenAid nei confronti di Barack Obama, impegnato in un confronto con il candidato sfidante alle Presidenziali Mitt Romney trasmesso dall'emittente NBC. Il dipendente credeva di trovarsi sul login personale di Twitter; soltanto quando il tweet è stato pubblicato è stato chiaro che il login era quello dell'azienda. Ed era anche impossibile rimediare, infatti, benchè se ne fosse accorto subito provando a eliminarlo, in brevissimo tempo i retweet erano diventati 24mila e aumentavano a ritmo esponenziale mettendo a repentaglio la reputazione dell'azienda. «È stata una pronta assunzione di responsabilità, quella del capo di KitchenAid Cynthia Soledad, a ribaltare una situazione che stava precipitando -ricorda Geneletti-: in un tweet ha chiesto scusa al presidente Obama e alla sua famiglia, si è assunta, come vertice dell'azienda, tutta la responsabilità dell'accaduto». Soledad ha poi utilizzato anche Facebook per creare contatti con i giornalisti che seguivano l'evento mettendosi a loro disposizione per chiarire l'accaduto. In poche ore l'emergenza è rientrata con molti tweet che hanno espresso apprezzamento per la presa di posizione di KitchenAid. «Il caso estremo di questa comunicazione di crisi originata da un evento imprevisto sui social media dimostra tutte le potenzialità e i rischi di questi strumenti, e l'importanza di una strategia ben strutturata per rispondere a ogni evenienza -prosegue Geneletti-. Per questo un'azienda si deve attrezzare innanzitutto con un atteggiamento di "social listening" costante, definendo le responsabilità, allineando i messaggi, monitorando le reazioni e coordinando le risposte; in una parola mettendosi in gioco. Si tratta di una vera e propria strategia aziendale, che si serve di strumenti avanzati di social listening. Si è così creato un modello olistico di social business che, oltre a essere di supporto in caso di comunicazione di crisi, permette una conoscenza più approfondita dei propri consumatori, quindi consente di rispondere al meglio alle loro esigenze». Whirlpool EMEA ha realizzato un manuale con specifici protocolli da seguire in caso di comunicazione di crisi provocata da messaggi negativi o lamentele dei consumatori sui social media; protocolli graduati sulla base dell'indice di rischio e che arriva a coinvolgere livelli diversi dell'organizzazione con l'attivazione di procedure ad hoc. «Essere presenti sui social media per un'azienda significa formare i dipendenti che ne faranno uso -conclude Geneletti-; per questo Whirlpool EMEA ha dato vita da oltre un anno alla Digital School, un programma che coinvolge diverse funzioni, dal marketing alla finanza alle risorse umane per creare una struttura di competenze che possa sfruttare al meglio le potenzialità offerte dai new media».

www.whirlpoolcorp.com
www.whirlpool.it

venerdì 7 giugno 2013

Il sistema di controllo Symphony Plus di ABB installato su impianti per oltre 25.000 MW in due anni dal lancio

ABB, gruppo leader nelle tecnologie per l'energia e l'automazione, ha annunciato che a due anni dal lancio dei sistemi di controllo Symphony™ Plus, si è aggiudicata ordini per nuovi impianti che produrranno oltre 25.000 megawatts (MW) di energia elettrica, l'equivalente della potenza installata in paesi come l'Olanda o la Malesia o l'Egitto. Nello stesso periodo numerosi altri impianti sono stati ammodernati con soluzioni Symphony Plus per garantirne la costante evoluzione. "La risposta del mercato al Symphony Plus è stata estremamente incoraggiante fin da subito" ha commentato Massimo Danieli, responsabile del business della Power Generation, parte della divisione Power Systems di ABB. "Una tappa fondamentale in un lasso temporale così ridotto rappresenta un grande incoraggiamento circa la fiducia che i nostri clienti ripongono in Symphony Plus, e ci sprona a rinnovare l'impegno di salvaguardare i loro investimenti." Tra i recenti progetti Symphony Plus acquisiti: l'impianto supercritico a carbone a 700 MW di Xiaoting in Cina; Metka, il più grande e strategicamente rilevante impianto di produzione della Giordania con una capacità di 885 MW; l'impianto Grazia Deledda Sulcis a 590 MW di Enel in Italia; l'unità 1 Avedore di Dong Energy a 250 MW in Danimarca e il progetto solare Arlington Valley a 125 MW in Arizona, uno degli impianti fotovoltaici più grandi degli Stati Uniti; le due unità a 33 MW dell'impianto idroelettrico Vinh Son in Vietnam. ABB ha lanciato sul mercato il sistema di controllo distribuito (DCS) Symphony Plus nell'aprile 2011 come ultimo nato nella serie "Harmony" e "Melody". Con oltre 6.500 sistemi installati in oltre tre decadi – due terzi dei quali nei settori dell'energia e dell'acqua – la famiglia Symphony rappresenta una delle più vaste basi installate di DCS al mondo. Symphony Plus è stato progettato per soddisfare un ampio spettro di configurazioni di impianto e la flessibilità e la scalabilità che lo contraddistinguono ne consentono l'applicazione sia per impianti di piccole dimensioni con configurazioni prive di server, che per grandi impianti configurati in modalità multisistema e multiserver. Symphony Plus supporta l'integrazione senza soluzione di continuità di dispositivi di campo, sistemi di automazione di processo e di turbina, soluzioni elettriche e SCADA (Supervisory Control and Data Acquisition), così come sistemi di manutenzione il tutto fornendo un ambiente di controllo sicuro e affidabile. Il portafoglio di offerta Symphony Plus si è recentemente arricchito di nuove caratteristiche e funzionalità per applicazioni geograficamente distribuite come gli impianti fotovoltaici, le stazioni idroelettriche e le reti di distribuzione dell'acqua. Le nuove funzionalità vengono incontro alla necessità di integrare grandi quantità di diverse piccole unità modulari, come gli inseguitori solari, le unità remote o i sensori delle reti di distribuzione dell'acqua, in una gerarchia operativa comune, fornendo al contempo migliore visibilità e controllo per tutto l'impianto o la rete. Symphony Plus ha rappresentato la riconferma dell'investimento di ABB nella piattaforma che si basa su un approccio di "evoluzione senza obsolescenza" per l'introduzione di nuove tecnologie con benefici potenziati, proteggendo al contempo l'investimento a lungo termine dei clienti e assicurandone piena compatibilità con le installazioni preesistenti. Grazie a questo approccio i clienti sono in grado di bilanciare obiettivi quali la disponibilità delle risorse, l'affidabilità operativa e l'efficienza produttiva con l'estensione delle aspettative di vita delle risorse stesse, la riduzione delle emissioni e la conformità alle leggi.

 
ABB (www.abb.it) è leader nelle tecnologie per l'energia e l'automazione che consentono alle utility e alle industrie di migliorare le loro performance, riducendo al contempo l'impatto ambientale. Le società del Gruppo ABB operano in oltre 100 Paesi e impiegano circa 145.000 dipendenti.

martedì 4 giugno 2013

Assocalzaturifici: etichettatura di origine obbligatoria al Parlamento Europeo

Continua in sede europea l'iter del regolamento relativo alla sicurezza dei prodotti che contiene anche l'obbligo di indicazione d'origine. Lo scorso 29 maggio si è svolta l'audizione della Commissione per il Mercato Interno e la Tutela del Consumatore (IMCO) al Parlamento Europeo a Bruxelles, alla quale hanno partecipato, su invito del Presidente della Commissione Malcolm Harbour (ECR), anche i rappresentanti di Assocalzaturifici, il presidente Cleto Sagripanti e il direttore generale Fabio Aromatici. Continua quindi il processo di discussione e di confronto sul testo del regolamento sulla sicurezza dei prodotti destinati ai consumatori, di cui è relatrice l'europarlamentare danese, Christel Schaldemose (S&D), contraria però all'introduzione dell'art. 7 sull'obbligatorietà dell'indicazione di origine. Il voto della Commissione Europea sulla proposta di regolamento è in programma per il prossimo 17 ottobre. "In questi mesi si gioca una partita decisiva – afferma Cleto Sagripanti presidente di Assocalzaturificie siamo sicuri che le discussioni e il confronto faranno emergere l'importanza strategica di una misura fondamentale per difendere la nostra manifattura e tutelare il consumatore. Non possiamo perdere questo treno e continueremo con tutte le nostre energie il pressing sul Governo perché appoggi questa battaglia, che ci vede schierati a fianco di tutti i nostri europarlamentari, di qualsiasi provenienza politica: un segno che non si tratta di una battaglia di facciata o ideologica, ma di un punto sul quale convergono gli interessi di tutte le nostre aziende e di tutti i consumatori". L'art. 7 prevede, in particolare, per i fabbricanti e gli importatori l'obbligo di apporre sui prodotti, sull'imballaggio o su un documento di accompagnamento un'indicazione del paese d'origine. L'etichettatura obbligatoria entrerebbe quindi nella legislazione comunitaria attraverso l'approvazione del pacchetto legislativo sulla sicurezza dei prodotti destinati ai consumatori e la vigilanza del mercato. Il dibattito coinvolge i principali stake-holder: all'audizione hanno partecipato, oltre ad Assocalzaturifici, le organizzazioni europee interessate al regolamento e diversi parlamentari delle commissioni che lavorano al testo, tra cui Sergio Cofferati (S&D), Raffaele Baldassarre (PPE), che supportano questa battaglia sostenendo la necessità di rafforzare il controllo sulle filiere produttive, in particolare a fronte di tragedie come quella del Rana Plaza a Dhaka in Bangladesh, che denunciano situazioni di lavoro gravissime, e di persistenti condizioni di dumping economico, logiche di sfruttamento del lavoro minorile e degrado socio-ambientale, che costituiscono di per se stesse la leva competitiva di molti sistemi industriali rispetto a quello europeo. L'etichetta di origine rappresenta quindi uno strumento di trasparenza politica con cui garantire una corretta informazione al consumatore europeo, rendendo inoltre l'area Ue in una posizione equamente competitiva rispetto ai grandi player internazionali come USA, Cina e Giappone, che applicano da tempo l'obbligo di indicazione di origine sui prodotti di consumo. Analogo importante contributo a favore è stato dato dall'industria europea del mobile, con cui, a livello nazionale, Assocalzaturifici è da sempre allineata. "Rimane inconcepibile la posizione contraria all'indicazione di origine obbligatoria da parte dell'ente in rappresentanza dei consumatori europei, BEUC - prosegue il presidente Sagripanti - che continua strumentalmente ad esprimersi contro l'art. 7, una norma che ha invece l'obiettivo di migliorare la trasparenza dei prodotti nei confronti del consumatore, senza aggravi sostanziali di costi per imprese e clientela. Analoga la posizione di EuroCommerce, l'organizzazione che rappresenta retailer e distributori a livello europeo, che non ha addotto particolari ragioni se non quella dei costi per le aziende. Business Europe, federazione che raccoglie le associazioni degli imprenditori europei, mantiene una posizione di standby, laddove la maggioranza dei suoi membri non ha una posizione favorevole, appartenendo a quei Paesi che, con l'eccezione della Germania, da tempo non hanno più una filiera produttiva nazionale forte: Regno Unito, Danimarca, Svezia, Belgio, Olanda, Repubblica Ceca". Il dibattito sarà quindi assolutamente acceso fino a ottobre. Assocalzaturifici ha seguito in prima linea dall'inizio tutta la vicenda, facendo pressioni per sbloccare la situazione in sede di Commissione Europea, soprattutto dopo che il Parlamento Europeo aveva già espresso parere ampiamente positivo. Infatti dopo lo stralcio della proposta di un Regolamento Europeo di etichettatura di origine obbligatoria per i prodotti importati nella UE dai Paesi Terzi dall'agenda legislativa della Commissione (avvenuto nell'ottobre 2012 su decisione del Commissario Europeo al Commercio Estero, Karel De Gucht, per presunta incompatibilità con il quadro normativo del WTO sulle barriere tariffarie), il dossier è stato reintrodotto su un'altra base giuridica dall'On Antonio Tajani, Commissario Europeo all'Industria, all'interno del pacchetto legislativo sulla sicurezza dei prodotti al consumo e la vigilanza del mercato interno nel febbraio 2013. "La nostra Associazione continuerà nei prossimi mesi a monitorare e a fare lobby con azioni forti insieme a Confindustria e alla sua rappresentanza a Bruxelles sul Governo Italiano, sulle rappresentanze degli altri Paesi Europei e all'Europarlamento – conclude il presidente Sagripanti. Stiamo studiando strategie di comunicazione forti, da condividere con altre associazioni di categoria, e proporremo momenti di discussione di grande visibilità, ad esempio in occasione di theMICAM a Milano il prossimo settembre. Siamo consapevoli che il cammino è difficile e che attualmente chi difende in Europa la trasparenza e la sicurezza del consumatore si trova in minoranza. Andremo avanti con realismo fino a trasformare il dossier in un vero e proprio caso politico, laddove non fosse approvato in questo pacchetto legislativo".
 

Fuoriporta, idee per un week end diverso: Napoleone e i Viaggi nel Tempo a Savona

CartOrange, in collaborazione con la Provincia di Savona, attraverso Bonesprit progetto finanziato nell'ambito del Programma Italia Francia Marittimo 2007/2013, ha creato i tour che ripercorrono le orme del grande condottiero. Tra rievocazioni storiche, antichi borghi e splendidi paesaggi, pacchetti pronti o su misura per tutti i gusti,
da vivere insieme agli esperti

Sei nuovi itinerari storici nel Savonese per rivivere le gesta di Napoleone agli albori della sua ascesa come condottiero e per scoprire un territorio ricco di bellezze artistiche e paesaggistiche, oltre che di sapori. Sono il frutto del lavoro di CartOrange, tour operator specializzato in itinerari culturali e maggiore azienda italiana di Consulenti di viaggio, scelta dalla Provincia di Savona come partner per valorizzare il patrimonio napoleonico nell'ambito del progetto Bonesprit, l'iniziativa transfrontaliera nata per valorizzare il patrimonio napoleonico in Francia e Italia. «La volontà era quella di abbinare alla ricerca storica una proposta turistica per tutte le tasche e tutti i gusti, per singoli e gruppi, in modo da attirare visitatori da lontano ma anche per far vedere con occhi nuovi agli abitanti del posto i luoghi in cui vivono» spiega Gianpaolo Romano, amministratore delegato di CartOrange.
A spiegare come si è proceduto è Silvia Romagnoli, consulente scientifica per l'elaborazione degli itinerari turistici del progetto: «Una équipe di storici che ha raccolto e sistematizzato la documentazione sui movimenti di Napoleone in Liguria, facendo luce su aspetti ancora poco conosciuti di quelle vicende, mentre una squadra di esperti di turismo ha individuato i percorsi, le strutture ricettive, le attrattive artistiche e naturali che completano gli itinerari per renderli dei veri e propri "pacchetti" da uno o due giorni, già predefiniti o personalizzabili».
Le proposte CartOrange fanno parte della linea "Viaggi nel Tempo", tour culturali che hanno la particolarità di svolgersi sotto la guida di uno storico, che tiene tra l'altro lezioni preparatorie prima della partenza. L'effetto "macchina del tempo" è garantito anche dalla possibilità di assistere, su richiesta, a minuziose e coinvolgenti rievocazioni storiche con costumi e attrezzature d'epoca.
«Ho creduto moltissimo in Bonesprit, un progetto internazionale che ha valorizzato il patrimonio napoleonico presente sul nostro territorio e che ci ha permesso di riscoprire ed approfondire momenti storici fondamentali per il Paese - afferma il presidente della Provincia di Savona, Angelo Vaccarezza -. Gli itinerari napoleonici nel savonese presentati da CartOrange sono quindi una felice occasione per rileggere con attenzione un periodo che ha profondamente segnato la storia e la cultura ligure e, al contempo, offrono l'opportunità di fruire della nostra bellissima costa e nel nostro suggestivo entroterra in tutte le stagioni dell'anno».

Gli itinerari napoleonici - «Nel territorio del Savonese l'Armata d'Italia, impegnata contro austriaci e piemontesi, assunse a partire dal 1795 sempre più importanza, grazie alla perizia dei suoi comandanti, ai quali ben presto si aggiunge un giovanissimo Napoleone -spiega Silvia Romagnoli- Proprio qui furono poste le basi per la futura Campagna d'Italia che avrebbe cambiato per sempre l'assetto geopolitico europeo e portato nel nostro paese le idee rivoluzionarie. Nella Liguria occidentale si sperimentarono quelle tattiche di guerra fulminea che fecero di Napoleone il più grande generale della storia». Incontro con l'Armata di'Italia è una giornata da trascorrere sulle alture di Poggio Balestrino per scoprire le strategie di guerra e la vita quotidiana dei soldati dell'Armée d'Italie. La Battaglia di Loano 1795 ricostruisce in due giorni un evento che mise le basi del predominio dei francesi, e si svolge fra Albenga, Toirano, Zuccarello, Castelvecchio di Rocca Barbena, Bardineto e Loano. Sui sentieri di battaglia è l'itinerario escursionistico di due giorni nell'area del Poggio Grande che segue le tracce del fronte francese fra panorami mozzafiato. La Battaglia di Cosseria racconta le gesta eroiche dell'armata di Napoleone fra Millesimo, il borgo di Cosseria e il Castello del Carretto. Napoleone e la Val Bormida porta i visitatori tra i campi di battaglia di Millesimo, Cosseria, Altare, Carcare, Monte Negino, il Colle di Cadibona e Savona. Sui sentieri delle prime battaglie napoleoniche è un itinerario escursionistico di due giorni che rievoca le battaglie di Montenotte e Dego, sulle vie percorse dai soldati di Napoleone, con tappe a Carcare, Altare e nel Parco dell'Adelasia.

Le pubblicazioni - Le prime battaglie del generale Bonaparte comandante l'Armata d'Italia e La battaglia di Loano 1795 sono le due pubblicazioni gratuite, realizzate da CartOrange con il contributo e la collaborazione della Provincia di Savona, nell'ambito del progetto Bonesprit. I curatori sono Lorenza Simonetti e Alessandra Gambaro per la Provincia e Silvia Romagnoli per CartOrange. I due opuscoli raccolgono itinerari, mappe, dettagli storici e schede turistiche per le località interessate e saranno disponibili gratuitamente, insieme a cartine e flyer, in tutti gli uffici turistici della provincia di Savona. Si possono inoltre richiedere contattando un Consulente di Viaggio CartOrange attraverso il sito www.cartorange.com e il sito www.napoleoncities.eu

Viaggi su misura - I pacchetti CartOrange comprendono una lezione introduttiva al viaggio e uno storico CartOrange al seguito. Prezzi a partire da 100 euro, con un supplemento se si desidera assistere a una rievocazione storica. Contattando un Consulente di Viaggio CartOrange è possibile personalizzare i pacchetti per durata, percorsi e attività collaterali come escursioni in bicicletta, a cavallo, con le racchette da neve o in parapendio.

www.cartorange.com